Sconto in fattura e spese tecniche, come funziona?

9 Aprile 2021 | Incentivi

Asseverazioni, attestazioni, visti di conformità, progettazione e altri oneri professionali, sono spese sostenibili con lo sconto in fattura?

Da tempo hai iniziato a valutare degli interventi di ammodernamento per il tuo immobile, richiedendo preventivi e sopralluoghi tecnici, ma l’investimento necessario ti ha sempre portato a rinunciare.

Tuttavia, l’annuncio del Decreto-Legge 34/2020 ti ha fatto riconsiderare l’idea perché a queste condizioni, realizzare i lavori è più che conveniente che mai.

La norma ha infatti previsto il potenziamento dell’agevolazione fiscale fino al 110% per gli interventi di efficienza energetica e di messa in sicurezza antisismica, prevendendo inoltre, la possibilità di godere di ben tre opzioni fiscali: detrazione fiscale, cessione del credito d’imposta e sconto in fattura.

Quest’ultima rappresenta un’occasione particolarmente ghiotta perché ti permetterebbe di realizzare l’intervento godendo subito di un sostanzioso sconto in fattura, o addirittura, spesa spendere nulla.

C’è ancora un aspetto, però, che ti fa pensare: spesso l’operazione viene sostenuta attraverso un General Contractor, ma temi che questa modalità possa farti perdere il controllo della situazione. Le ditte in subappalto che individueranno per l’esecuzione dei lavori saranno affidabili? Tutti i soggetti coinvolti saranno in grado di garantire i risultati promessi? I costi stimati potrebbero essere gonfiati per far ricavare un ulteriore guadagno al General Contractor?

Queste preoccupazioni potrebbero essere evitate scegliendo personalmente i professionisti da coinvolgere, ma in questo caso tutte le spese tecniche per le varie prestazioni professionali rientrerebbero nel beneficio fiscale dello sconto in fattura?

La risposta è sì.

Per scoprire quali spese tecniche sono agevolate e in che modo, continua la lettura di questo articolo.

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Cos’è lo sconto in fattura?

Lo sconto in fattura è esplicato all’interno dell’articolo121 del Decreto Rilancio 34/2020.

Questo prevede in alternativa alla detrazione, la possibilità per il contribuente di optare “per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto fino a un importo massimo pari al corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari”.

Il contribuente può scegliere dunque tra tre strade ugualmente percorribili, ognuna con i suoi pro e i suoi contro: detrazione fiscale, cessione del credito d’imposta o appunto, lo sconto in fattura.

Le ultime due offrono un grande vantaggio che la semplice detrazione fiscale è incapace di offrire: la possibilità per il contribuente di godere subito del beneficio fiscale senza dover attendere dieci lunghi anni.

Questo è possibile perché l’impresa che fornisce l’intervento si fa carico di anticipare al beneficiario, il contributo necessario per coprire le spese, avente diritto all’agevolazione fiscale. L’impresa a sua volta recupera il contributo anticipato sotto forma di credito d’imposta per un importo pari alla detrazione spettante, con facoltà di successiva cessione a terzi.

Occorre precisare che lo sconto in fattura per il contribuente comporta solo benefici, ma per il fornitore dell’intervento, talvolta, può rappresentare un immediato problema di liquidità, pertanto potrebbero rifiutarsi di fornire il servizio di sconto in fattura.

Dunque, consigliamo di verificare anticipatamente la disponibilità del fornitore a tal proposito.

Sconto in fattura per le spese tecniche, come funziona?

Come abbiamo visto, per realizzare gli interventi godendo dello sconto in fattura ci sono due modalità: affidarsi ad un General Contractor oppure ad uno o più professionisti (a seconda dell’entità del lavoro).

In entrambi i casi è possibile godere del beneficio anche per le spese tecniche relative alle varie prestazioni professionali, come confermato dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 229/E/2009, ma vediamo adesso come funziona e quali requisiti occorre osservare.

Queste come detto, sono ammesse all’agevolazione fiscale ma per altre spese tecniche esistono solo delle indicazioni generali e per questo occorre fare molta attenzione.

Per questo guarderemo adesso i requisiti specifici per usufruire dello sconto in fattura per i vari casi specifici in relazione alle spese tecniche.

Sconto in fattura per le spese tecniche per l’Ecobonus

I lavori incentivati dall’Ecobonus e quindi volti all’incremento dell’efficientamento energetico, per godere dello sconto in fattura anche per le spese tecniche, devono rispettare i massimali di spesa.

Infatti, ogni voce di spesa, che sia la prestazione del tecnico oppure dell’ingegnere, deve rispettare il massimale di costo previsto per il singolo intervento.

Inoltre, con i nuovi aggiornamenti pubblicati da ENEA, viene chiesto al tecnico incaricato di seguire questo tipo di lavori viene chiesto di predisporre i seguenti documenti:

  • l’attestato di prestazione energetica ante e post;
  • l’asseverazione;
  • Computo metrico;
  • la scheda informativa relativa agli interventi realizzati, redatta secondo lo schema riportato nell’allegato E o F del decreto attuativo.

Entro 90 giorni dall’ultimazione dei lavori va poi, il professionista incaricato dovrà inviare la comunicazione ad ENEA per formare il credito d’imposta nel proprio cassetto fiscale (cedibile poi a banche, istituti finanziari ecc).

Sconto in fattura per le spese tecniche del Superbonus 110%

Come per l’Ecobonus, tra le spese tecniche agevolabili per il Superbonus 110% con lo sconto in fattura, ci sono le varie attestazioni, la conformità e la progettazione ed esecuzione di prestazioni professionali.

L’Agenzia delle Entrate ha comunque sottolineato che tali spese sono agevolate solo se rientrano nei massimali di spesa.

Sconto in fattura per le spese tecniche per il bonus ristrutturazioni

Per quanto concerne i costi tecnici relativi alle ristrutturazioni edilizie la guida dell’Agenzia delle Entrate ricorda che sono agevolate al 50% le spese per:

  • la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse;
  • prestazioni professionali richieste dal tipo di intervento;
  • la messa in regola degli edifici ai sensi del D. M. 37/2008 ex legge 46/90 (impianti elettrici) e delle norme Unicig per gli impianti a metano (legge 1083/71);
  • la relazione di conformità alle leggi vigenti dei lavori eseguiti e degli impianti installati;
  • perizie e sopralluoghi

Quindi, ad esempio, è possibile godere del beneficio fiscale sia per le prestazioni progettuali che per la direzione dei lavori.

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  • SILVANO MECARELLI ha detto:

    Domanda: se il mio cliente decide di non procedere a sal e quindi si paga tutti i lavori e alla fine andrà un banca a cedere il suo credito io come professionista posso fare una fattura in acconto (durante i lavori) e applicargli lo sconto in fattura? Quali sono gli adempimenti? Essendo in regime forfettario come é la procedura?

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Silvano.
      Si può fare lo sconto in fattura come professionista.
      Le procedure sono le solite, un po’ complesse, comprese asseverazioni e visto di conformità. (è complesso illustrarle qui)
      Per quanto concerne il suo regime di forfettario, lo può bypassare cedendo a Banche o Poste il credito (trattengono il 10%).
      Nel contempo, se il suo cliente fa da solo, autofinanziandosi per il resto dei lavori e cedendo il credito alla banca, forse sarebbe più semplice facesse così anche per le sue competenze di professionista.

  • Domenico ha detto:

    Se il professionista ha bisogno di far eseguire indagini strumentali sulla struttura, indagini eseguite da aziende specializzate, queste rientrano nelle spese per le quali si ha il beneficio fiscale?

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Domenico. Si riferisce al Superbonus11% o al Bonus Casa 50%. Per il 2° sono del parere di si in qualsiasi caso, trattandosi di ristrutturazioni.
      Per il 1° caso, se si tratta di Sismabonus sono orientato per il si, inglobandolo nelle spese tecniche accessorie. Se non è sisma bonus credo che siano escluse dalle spese ammesse.

  • remo ha detto:

    Buon pomeriggio,
    se il professionista non addebita l’iva alla EsCo che fa da General Contractor, la EsCo nell’emettere la fattura, con sconto in fattura, al committente, proprietario dell’immobile,
    deve addebitare l’iva sulle spese tecniche?
    Grazie anticipatamente.

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Remo …
      Questo è un quesito più da commercialista, anche perché in materia le opinioni sono molte. Le diamo il nostro parere, poco autorevole.
      Nel caso di specie il professionista emette fattura senza IVA perché, forse, è un forfettario, altrimenti avrebbe esposto l’IVA al 22%.
      Al contrario, la ESCo per i suoi lavori (Servizi, forniture, lavori etc, compreso le spese tecniche) emette una fattura che è soggetta a IVA (10% o 22% a seconda dei casi).

  • Dominicus ha detto:

    Per quello che ho letto nell’articolo mi pare di capire nel caso di Bonus Ristrutturazione che al mio cliente, per la mia prestazione professionale di progettista e d.l., potrò emettere la fattura con sconto in fattura (ed anche se io sono in regime forfettario). Successivamente io potrò cedere il credito trasmessomi alla Banca. In definitiva farò come analogamente farà l’Impresa che esegue i lavori. Giusto?

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buona sera Domenico. Si più o meno …
      L’unico dubbio è sul fatto se il regime di forfettario possa incidere, ma non credo

  • Marcello ha detto:

    Buonasera sto eseguendo dei lavori per il bonus facciate le parcelle del professionista come possono essere comprese nello sconto in fattura del 90%? O è il condomino che deve cedere il credito per la parte quota professionista?
    La parte dei lavori è l’impresa che fa la fattura scontata ma per la parte del professionista? Non tutti fanno lo sconto in fattura
    Grazie

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Marcello
      Si per la parte del professionista, le possibilità sono:
      1° Il professionista fa lo sconto in fattura e acquisisce lui il credito;
      2° Il Condominio può fare la pratica di Credito d’imposta e successiva cessione alla banca

  • Carmelo ha detto:

    Buongiorno. Sei io, in qualità di tecnico, volessi eseguire lo sconto in fattura per un lavoro di sismabonus 110%, come dovrei procedere? Come faccio ad acquisire il credito (maggiorato del 10%)? Qual è la procedura? Grazie anticipatamente

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Carmelo
      Se vuole fornire anche il servizio dello sconto in fattura, può farlo limitatamente alle sue prestazioni e competenze. La procedura è un po’ complessa, deve comprendere l’asseverazione del tecnico ( ritengo possa farla anche lei) e la conformità fiscale del Commercialista.
      La maggiorazione del 10% le viene nel modello dell’AdE.

  • Giuseppe ha detto:

    buongiorno, vorrei acquistare delle pompe di calore con lo sconto del 50% in fattura, il costo delle stesse risulta essere intorno alle 1800 euro, ma il venditore mi applica delle spese di gestione pratica intorno alle 700 euro quindi il preventivo sale a 2560 euro, poi mi applica lo sconto del 50% e dovrei pagare 1300 euro circa, alla fine dei giochi il mio risparmio arriva a mala appena al 32%, ma è tutto regolare?
    grazie della risposta
    saluti

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buona sera Giuseppe.
      Applicare lo sconto in fattura comporta oneri economici e maggiori rischi, ne elenco alcuni:
      1° Tecnico-amministrativi per istruire la pratica, con raccolta e verifica di tutti i dati;
      2° Istruttoria della pratica su portale ENEA;
      3° Pratica di acquisizione del Credito di Imposta e cessione dal Beneficiario (Lei) all’Impiantista;
      4° il Credito è compensabile in 10 anni, dal 2° anno all’11° dopo la conclusione dei lavori;
      L’impiantista ha la possibilità di cederlo a terzi, con il costo netto del 17%-25%.
      Qualche finanziaria si è proposta a noi di RiESCo, ci ha chiesto anche il 28%;
      (Se fa ricerche in internet ne trova di molti tipi)
      Infine ci metta anche l’accollo del rischio di fare errori.
      Capisce che se l’impiantista le fattura 1.800€ e non pensa a nulla tutto ciò non lo riguarda.
      In più, per piccoli crediti, le spese fisse incidono molto e 700 € ci stanno tutte.
      Comunque se le ingloba nel prezzo, a Lei costano solo il 50% …
      Purtroppo la burocrazia e la finanza hanno i loro costi e il proverbio dice: non tutto ciò che brilla è oro

  • ELISA CORRADI ha detto:

    Mi è capitata tra le mani una parcella di un professionista (non forfettario) quindi soggetto a ritenuta d’acconto che ha fatto la parcella cosi :
    imponibile 10000
    sconto 9000
    diff 1000
    cassa 50
    iva 231
    totale da pagare € 1281
    mi sembra sbagliata l’impostazione !!

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Elisa.
      Sconto 9.000 € a che cosa è riferito: allo sconto del Superbonus 110%, del 65% o ad altri sconti?
      Se fosse uno sconto extra incentivi, ma solo uno sconto a titolo personale, allora la fattura può andar bene.
      Al contrariose è lo sconto di un incentivo, che lui si accolla come cessione del Credito di Imposta, allora l’IVA andrebbe applicata sull’intero imponibile, così come la cassa, e sul totale calcolare il Credito di Imposta (110%, 65% o 50% che sia) e detrarre questo dal pagamento.
      Così come esposto, infatti, lui sconta sia l’IVA sia la Cassa, di cui è solo sostituto di imposta e non titolare

  • Pamela ha detto:

    Buonasera,
    Sto acquistando gli infissi con detrazione al 50%.
    Abbiamo chiesto sconto in fattura e giustamente viene applicato al prezzo iniziale una maggiorazione del 20%.
    È corretto che venga applicato all’imponibile totale e non alla metà dell imponibile dato che lo sconto/cessione è dell’importo del 50%?

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buona sera Pamela, leggo ora il suo commento, mi scuso del ritardo.
      Oltre che il costo finanziario della cessione del credito, ci sono anche oneri tecnici-amministrativi e finanziari ….

  • tiziana sgargi ha detto:

    Buongiorno,
    vorrei sapere quale sarebbe la percentuale che verrebbe calcolata e applicata dal fornitore/impresa sulla sua fattura in caso di sconto in fattura su lavoro al 90% del bonus facciate e quale la percentuale che verrebbe applicata dal general contractor per la cessione del credito in merito a lavori 110% superbonus.
    esempio: per il 90% = costo lavoro 100.000 meno 10.000= 90.000 quale percentuale applica il fornitore per scontare 90.000?
    – per il 110%= costo lavoro 100.000 + 10.000= 110.000 quale percentualeapplica il general contractor per anticipare 110.000?
    Grazie Tiziana

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Tiziana …
      Che dire le offerte e proposte da Imprese, General Contractor etc, sono le più varie ed è difficile dire se ce ne è una giusta.
      Poi chissà se si trova chi farebbe quella giusta, perché la grande richiesta ha fatto lievitare tutti i costi (pensi che il costo del nolo ponteggi è triplicato) ed è difficile trovare chi fa i lavori.

      Le faccio alcuni conti facendo da soli, senza sconto in fattura.
      1° Importo Lavori (a SAL/fine lavori) da pagare = 100.000 €
      2° Credito Imposta 90% da acquisire = 90.000€ nel Cassetto Fiscale Agenzia delle Entrate
      3° Cessione del Credito (costo medio 20%) Recupero = 80.000 €
      Costo effettivo: 100.000-80.000 = 20.000 €
      Considerato che per fare da sola i lavori devono essere pagati tutti entro il 31/12/2021 termine del 90% (poi passa al 60%).

      Più convenienti offerte per lavori a 160-180.000 €, con lo sconto in fattura del 90% e pagare solo 16-18.000 €?

  • Andrea ha detto:

    Buonasera, sto eseguendo dei lavori di ristrutturazione previa demolizione per i quale, l’azienda costruttrice mi applica lo sconto in fattura. Le spese tecniche (geometra e ingegnere) le sostengo separatamente. Mi sorge un dubbio: considerando che per i soli lavori edili supero i massimali del 110%…per semplificarmi i conti posso dire all’impresa di sfruttare tutti i massimali previsti escludendo le spese tecniche? Oppure una parte del bonus da uscire dovrà obbligatoriamente essere costituito da spese tecniche? Grazie mille

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Andrea.
      Non ci è mai capitato questo caso. Leggendo la norma siamo del parere che, se paga lei il tecnico e non ne chiede lo sconto, l’impresa può sfruttare Lei tutto il bonus.

  • Paolo ha detto:

    Egregio,
    per sfruttare lo sconto in fattura del 90%, il geom. forfettario potrebbe fatturare le sue prestazioni all’impresa che esegue i lavori, fatturando sempre e comunque al condominio la parte inerente la sicurezza sul lavoro?
    Grazie mille e buona giornata.

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Paolo.
      Certo, l’impresa può inglobare le competenze del geometra o come anticipo costi o come lavoro addebitato a lei .

  • Alessandro ha detto:

    Buongiorno una domanda..La ditta che sta effettuando i lavori ha accettato lo sconto in fattura ma sul contratto vuole addebitare a me le spese che successivamente dovrà sostenere per la cessione del credito alla banca… È giusto così? O le spese restano a suo carico? Grazie

    • RiESCo Srl ha detto:

      Lo sconto in fattura è una forma di cessione del credito, valida come parte del pagamento. Nei fatti è un pagamento dilazionato in 10 annualità, dalla 2^ alla 11^, come tale vi gravano dei costi finanziari.
      In più, il pagamento con il credito del Bonus, comporta anche oneri burocratici, rischio intrinseco e di procedure etc, che ne diminuisce sensibilmente il valore.
      A conferma di ciò, la stessa legge, all’art. 119 del Superbonus 110% prevede esplicitamente che, a fronte del prezzo di 100, alla ditta che applica lo sconto in fattura di 100 è riconosciuto il maggior credito di 110% perché recuperato in 5 anni, proprio per compensare oneri e costi finanziari, di procedura, di rischio etc in 5 anni.
      Se il Credito dello sconto in fattura è riconosciuto in 10 anni, ovvio che vale meno del valore nominale, dal 20% al 30% in meno. Per la ditta ci sono tre soluzioni, allora:
      1^ Addebitare al Cliente, a parte tali maggior oneri (come hanno fatto con Lei;
      2^ Scontarle il Credito ad un valore reale inferiore al valore nominale (come fanno le banche)
      3^ Aumentare l’importo fatturato, omnicomprensivo, e fare lo sconto al valore nominale (come fanno in molti)

  • antonio ha detto:

    buongiorno, sono amministratore di condominio, volevo sapere, il compenso che generalmente l’amministratore prende per la gestione straodinaria dovuta alle opere, nonchè in qualità di responsabile dei lavori, può rientrare tra le spese sostenute dalla general contractor ? e quindi posso fatturare a general contractor ?
    specifico che parlo del bonus facciata 90%.
    grazie

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Antonio.
      La risposta non è esaustiva perché la norma e la guida dell’Agenzia delle Entrate non sono precise in merito. La guida AdE, a pag 10 dice che sono detraibili anche “le spese per l’acquisto dei materiali, la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse, richieste dal tipo di lavori (per esempio, l’effettuazione di perizie e sopralluoghi, il rilascio dell’attestato di prestazione energetica)” e nulla dice in merito al compenso dell’Amministratore anche quale responsabile dei lavori, anzi sembra escluderlo. Anche il riferimento al Superbonus non aiuta, perché lo esclude categoricamente, come le spese di coordinamento.
      E’ un’opinione la mia.

  • Roberto ha detto:

    Buongiorno,
    Sto effettuando opere con bonus facciate al 90%. La ditta fornitrice delle ringhiere ha emesso la fattura con lo sconto del 90% che poi cederà alla banca. Ora mi chiede di pagare anche il costo dell’asseverazione dei prezzi sulla quota scontata, ma a chi compete tale spesa? Secondo logica credo sia la ditta che ha formulato il prezzo a doversi occupare dell’asseverazione incaricando all’uopo un tecnico pagandone onorari e spese. E giusto?
    Grazie per la risposta.

    • RiESCo Srl ha detto:

      Salve Roberto
      Più che un obbligo a carico di una o l’atra parte, è una scelta imprenditoriale scegliere se addebitare o meno il costo del visto di conformità e dell’asseverazione. Con la legge di bilancio, inoltre, tali oneri sono ammessi dell’incentivo.

  • Giuseppe ha detto:

    Buongiorno,
    sconto in fattura 110%. Ho inviato per il I sal la comunicazione per le sole spese dell’impresa.
    Dato che anche il tecnico mi ha concesso lo sconto in fattura, posso inviare altro modello sempre relativo al I sal per sconto in fattura del tecnico o dovevo indicare tutto nel primo modello?

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buona sera Giuseppe.
      Mi scuso del ritardo con cui rispondo, era sfuggito il suo commento.
      Se le fanno lo Sconto in Fattura, gli oneri burocratici, le verifiche etc fanno capo a chi le fa lo sconto, non a lei

  • enrico ha detto:

    Buonasera,
    è possibile che le parcelle dei professionisti coinvolti nella ristrutturazione di un immobile vengano saldate dall’impresa esecutrice delle opere che, a sua volta, applica lo sconto in fattura al committente?
    Se sì, il professionista dovrà essere contrattualizzato dall’impresa o dal committente?
    ringrazio anticipatamente

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buona sera. Si è possibile, in due diverse modalità: 1° come general contractor con appalto integrato; 2° come anticipo spese per conto del committente.
      Quando ci sono dubbi, meglio l’assistenza di un legale e/o commercialista; spese extra dal Superbonus 110%

  • Agata ha detto:

    Salve, sto facendo una ristrutturazione con sconto in fattura. Volevo sapere per la cessione del credito, con la legge del 12 novembre, a chi spetta pagare il visto conformità, asseverazione costi…a me o alla ditta ristrutturatrice? Perché l’ impresa ritiene che queste spese anche se non espresso nel contratto, spettano per intero a me. Grazie

    • RiESCo Srl ha detto:

      Salve Agata
      Più che un obbligo a carico di una o l’atra parte, è una scelta imprenditoriale scegliere se addebitare o meno il costo del visto di conformità e dell’asseverazione. Con la legge di bilancio, inoltre, tali oneri sono ammessi dell’incentivo.

  • Marco ha detto:

    Spettabile RiESCo Srl buongiorno,
    sono un tecnico che come tanti brancola ancora un po nel buio in alcuni dettagli. Premetto che sto seguendo dei lavori di manutenzione straordinaria agevolabili al 50% e ho con la committenza abbiamo deciso di valutare lo sconto in fattura anche per la parte professionale. Pertanto, se non erro, la mia asseverazione dovrà riguardare anche gli importi della mia stessa fattura. Nonostante abbia cercato e ricercato, non ho trovato risposte al mio quesito che pertanto pongo alla vostra cortese attenzione: in quali documenti si trovano i massimali asseverabili per la parte tecnica? Ravvedendo un possibile conflitto d’interessi, come posso fare chiarezza su questo aspetto?
    Ringrazio in anticipo e a nome di tanti per il vostro sforzo divulgativo.

  • Marco ha detto:

    Gentilissimo,
    sui primi due punti che mi cita in realtà non vi erano dubbi in quanto trattasi di aspetti oramai consolidati. Sul terzo, sosterrei che se non c’è norma che vieta passaggi delicati, subentra la deontologia professionale.
    Tuttavia mi permetto di tentare un ulteriore approfondimento: in questo momento una delle novità è la cessione del credito. Questa opzione (se per cifre oltre i 10mila Euro) impone una sorta di “controllo dei costi” operata tramite le nostre asseverazioni per evitare la lievitazione ingiustificata dei prezzi. Se ho ben capito il suo passaggio sembrerebbe ipotizzare che mentre (come risaputo) i costi delle imprese sono asseverabili (e quindi i relativi crediti d’imposta cedibili) solo entro i costi rilevabili dai prezziari, per le spese tecniche basterebbe semplicemente che queste non contribuiscano a sforare il tetto massimo di detraibilità per immobile di 96.000€?
    Quindi si ipotizza il massimo controllo sulla congruità dei costi sostenuti con le imprese e nessun massimale specifico per le spese tecniche? Per esempio se per dei lavori di importo € 60mila, dove ho fatto le pulci alle imprese per l’asseverabilità di ogni dettaglio, potrei chiedere € 20 mila di onorari, il cliente generoso potrebbe darmeli, e questo sarebbe asseverabile da me stesso?
    Qualcuno potrebbe suggerirmi: “utilizza i costi professionali del D.M. 17 giugno 2016 per la determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara negli appalti pubblici”.
    Il problema è che io non ho trovato un documento dell’Ade che dica che anche questo criterio va bene… (e continuo a brancolare molto faticosamente nel buio) seppur stando tranquillo con le cifre oneste che chiedo, non quelle sopra ipotizzate, ma continuo a chiedermi perché sia così complicato avere qualche certezza.
    Nella speranza di ricevere un po di conforto, colgo l’occasione per un cordialissimo saluto.

    • RiESCo Srl ha detto:

      Salve Marco … Per gli onorari le suggerisco di stare sotto alle tariffe del suo ordine professionale. Può riferirsi anche ai portali su internet prevedendo tutte le diverse competenze assolte. Il suggerimento è di stare sotto, esempio sconto del 20% o 30%, perché sono comunque buone tariffe …
      Per quanto concerne i riferimenti AdE ai tariffari, non ricordo dove (forse in qualche interpello o faq) li ho visti. Comunque il riferimento alle tariffe di cui al DM 17 giu 2016 è comunque una legge, mi sembrerebbe superfluo un parere di AdE, in quanto il DM, per quanto inferiore alla legge promulgata dal parlamento, è sempre di rango molto superiore al parere AdE che, per quanto autorevole, è sempre un parere.

  • angela ha detto:

    Buonasera ho effettuato dei lavori di ristrutturazione con sconto in fattura ho saldato tutto ad agosto i lavori sono terminati il 19 gennaio 2022
    il professionista ovvero l’architetto deve emettermi la fattura per apertura cila e chiusura variazione catastale progetti rilievi direzione lavori
    posso fare il bonifico per detrazione al 50 Percento o non posso piu farlo in quanto non rientra come onero nella fattura di ristrutturazione ma è una parcella a parte?

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buona sera Angela. Certo può fare il bonifico ora e portarlo in detrazione tranquillamente. Solo che dovrà farlo il prossimo anno, perché il pagamento avviene ora

  • Rosalba Aserio ha detto:

    Buongiorno. Ho intenzione di fare installare un impianto fotovoltaico usufruendo dello sconto in fattura del 50% . Chi deve occuparsi delle pratiche relative alla cessione del credito ?grazie dell’attenzione

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Rosalba …
      Se le fanno lo sconto in fattura è il Fornitore che “deve” e ha interesse a occuparsi delle pratiche e procedure per lo sconto in fattura

  • federico ferrari ha detto:

    Buongiorno,
    in questo ginepraio di interpretazioni vorrei il vostro parere riguardo gli oneri finanziari. E’ corretto che gli stessi vengano fatturarti e pagati in toto dal committente? distinguendoli dall’importo lavori e da altri eventuali costi non congrui e/o che non rientrino nel benefico del bonus ? Grazie per la risposta

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buona sera Federico.
      L’incentivo è riconosciuto dallo Stato a Cliente Finale. Con l’opzione “Sconto in Fattura” il Fornitore si accolla un pagamento che comporta maggiori oneri per procedure burocratiche e maggiori rischi di riconoscimento, a questi si aggiungono gli Oneri Finanziari perché è un pagamento dilazionato in 10 anni.
      A chi spettano gli oneri e questi rischi?
      La situazione è analoga al caso che Lei si avvalesse di un Leasing:
      1° gli interessi del Leasing chi le pagherebbe? … Lei
      2° Gli oneri di pratica del Leasing chi li pagherebbe? … Lei

      Il fatto di esporli a parte, quindi esclusi dal prezzo, è una delle tante filosofie.
      Ha una sua logica, molto prudenziale, ma ha una sua logica …
      Con il DL Sostegni ter, che prevede la possibilità di una sola cessione, dopo il Fornitore, eliminando tutti gli intermediari, probabilmente eliminerà dal mercato questa strategia ….

  • Andrea ha detto:

    Buongiorno
    Le spese di progettazione per inbonus diversi dal 110% possono essere fatturate con sconto in fattura e pagate dal committente (per la quota relativa) prima dell’inizio dei lavori cedendo il credito dopo l’inizio lavori?
    Grazie

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buona sera Andrea …
      Forse, ma non mi è mai capitato, anche perché qual è la necessità di pagare prima? …
      In questi momenti di abusi e frodi o presunti, forse è sconsigliato farlo.

  • Adriano ha detto:

    Buongiorno,
    per i lavori di ristrutturazione di un immobile condominiale mi occupo come tecnico della presentazione della CILA e del Coordinamento della Sicurezza, con l”impresa che applica lo sconto in fattura per la detrazione del 50%.
    Io dovrei fatturare la mia parcella all’impresa che a sua volta fatturerebbe al condominio per la detrazione.

    1. sulla CILA è necessario allegare la lettera d’incarico tra il professionista ed il committente: con chi devo stipulare il contratto, con l’impresa o con il condominio?
    L’impresa mi dice che l’incarico devo riceverlo da lei, ma sulla CILA e la fine lavori i riferimenti sono sempre tra il committente (condominio) e il tecnico incaricato dal committente.

    2. nel caso di fatturazione all’impresa ci sarebbe conflitto di interesse tra direttore dei lavori, coordinatore della sicurezza e impresa? Bisognerebbe separare l’incarico del coordinatore della sicurezza?

    Grazie

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Adriano
      Può fatturare all’impresa in nome e per conto del Condominio. L’impresa anticipa solo il pagamento …

  • Giancarlo ha detto:

    Buongiorno il mio tecnico non mi fa sconto in fattura e il costruttore invece si. Vorrei procedere con la cessione solo per le spese tecniche ma le banche sembra non accettino crediti sganciati dai lavori. Come posso fare… Mi dia un consiglio… Grazie gentilissimo

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Giancarlo, Provi a chiedere di far pagare all’impresa il suo tecnico e gli chieda lo sconto in fattura anche di quello

  • Agata ha detto:

    Buongiorno sono una professionista che vorrebbe emettere sconto in fattura come DL direttamente alla committenza senza passare dall’impresa. Vorrei inoltre rivendere il mio credito acquisito e non scontarlo dalle imposte. Quali intermediari acquisiscono il credito dei professionisti che fanno sconto in fattura? Purtroppo le maggiori banche gestiscono il cliente finale e le imprese ma non i professionisti. Non capisco perché facciano differenza ma di fatto banche come intesa escludono i liberi professionisti. Qualche suggerimento.? Grazie.

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Agata … Si la problematica è nota e, per me, priva di senso, visto che è ammessa dalla norma …
      Non so dirle quale banche accettano di acquistare il credito da professionisti anziché imprese

  • Fabio.M. ha detto:

    Buongiorno,innanzitutto complimenti per la competenza e la celerità delle Vostre risposte !
    Ho letto i Vostri articoli e le varie domande/risposte ma ancora non riesco a capire bene le percentuali a mio carico,mi spiego meglio:
    Es.ho una ristrutturazione di un immobile con sconto in fattura del 50% (ho capito che le prestazioni professionali al caso non mi facessero lo sconto posso chiedere all’impresa di inglobarle)..ma se per esempio dovessi spendere €.100.00,00 quanto dovrei pagare alla fine??
    Cioè quanto incide la percentuale ?
    lo chiedo perché mi hanno detto che con lo sconto in fattura del 50% in realtà alla fine si aggirerebbe intorno al 35%… è vero?
    Grazie infinite per il Vostro aiuto!!

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Fabio, grazie per i complimenti.
      Si Fabio, in soldoni lo sconto in fattura, genera uno sconto effettivo sull’importo originario del 32-35% (circa) con il 50% di incentivo e del 45-50% (circa) con il 65% di incentivo. Vediamo come maturano questi numeri.
      Prima che ci fosse lo sconto in fattura, il Credito di Imposta lo poteva usare solo il Beneficiario, in compensazione con le proprie tasse a maggio, in 10 rate annuali.
      Esempio a fine lavori a giugno 2022, il Beneficiario paga 100.000 € perché ha concordato che l’impresa sarebbe stata pagata al 100% con bonifico immediato, in soldi.
      Avvalendosi di tecnici e con procedure burocratiche complesse, dopo 2-4 mesi, il Beneficiario ha, nel suo Cassetto Fiscale, il Credito di 50.000,00€ che compenserà, a 5.000,00€ annui, dal 2° (2023) all’11° anno (2032). Quindi il beneficiario rientrerà in possesso dei suoi 50.000, dopo aver sostenuto dei costi tecnici burocratici per acquisire il Credito nel Cassetto fiscale, oneri finanziari di 2-4 mesi di tempo trascorsi tra il pagare l’impresa e acquisire il credito nel cassetto fiscale, e altri oneri fiscali tra l’anno di accredito (2022) e l’anno di fine compensazione (2032) o, in alternativa a quest’ultimo) il costo di cessione alle banche (circa il 20% del valore nominale).
      Per ultimo, ma non ultimo, come tutte le cose future, ci sono i rischi: errori di pratica, controlli e contestazioni di ENEA e/o Agenzia delle Entrate etc.
      Sommando il tutto, fatto 100 il Credito di imposta, gli oneri e i rischi incidono per circa il 30% (ed anche un po’ di più) sul valore nominale del credito.
      Per questo il beneficio fiscale nominale è ridotto di tale valore. Il valore attuale netto del credito di imposta, è dato dalla moltiplicazione:
      a) nel caso del 50% x (1- 30%) = circa 35% effettivo o un po’ meno … Nel nostro caso 100.000 – 35% = 65.000 € costo effettivo.
      b) nel caso del 65% x (1- 30%) = circa 50% effettivo o un po’ meno
      Con l’art. 121 del Decreto rilancio 34/2020 questo credito può essere ceduto o scontato direttamente in fattura dall’Impresa. Ovvio che gli oneri per , a sua volta si accolla gli stessi oneri che sosterrebbe il Beneficiario, e il maggior rischio e incombenza è bilanciato da un maggior guadagno. La soluzione che adottano i più è aumentare l’importo della fattura, cosicché il cliente, calcolato lo sconto in fattura, paghi il netto del 35%: nel nostro caso, importo fatturato 130.000 € – 50% = 65.000 €
      Fabio questo è resoconto logico matematico della risposta alla sua domanda

  • Stefano ha detto:

    Buongiorno, complimenti vivissimi per le risposte puntuali e professionali. Sto per iniziare i lavori con superbonus 110% e l azienda che mi segue applicherà lo sconto in fattura. Mi sono stupito della percentuale di interessi che dovrò pagare : il 12% (quasi 20k). Mi chiedo, non sono troppi? È lecito applicare percentuali così alte? Inoltre, il 10 % derivante dal 110% chi lo intasca? Grazie per la risposta

    • RiESCo Srl ha detto:

      Grazie Stefano
      Con il Superbonus deve pagare gli interessi?
      Se le fanno lo sconto in fattura, gli interessi sono coperti dal 10% per cui il credito passa dal 100% al 110% …
      Strana questa cosa …

  • Maria Grazia ha detto:

    Salve
    Sconto in fattura comunicazione visto conformità :Nella voce “ammontare del contributo sotto forma di sconto”, per quanto riguarda il tecnico va inclusa anche la cassa professionale o solo l’imponibile? Considerando che il tecnico non applicava Iva perché forfettario

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buona sera Maria Grazia …
      Nelle spese professionali ammissibili è ricompreso ogni voce, anche la Cassa professionale.

  • Rosario ha detto:

    Articolo davvero interessante e puntuale. Avrei una domanda da sottoporre alla vostra attenzione. In una ristrutturazione di un’unità immobiliare i lavori vengono pagati all’impresa con lo sconto in fattura al 50%. Il totale della fattura comprende anche la parcella del tecnico.
    Il tecnico come deve emettere fattura? Nel senso, il pagamento che l’impresa effettua al tecnico forfettario deve essere fatto con bonifico x detrazione fiscale o bonifico normale? Ed è corretto che l’asseverazione per la congruità delle spese non coincida con il totale della fattura che il committente deve pagare all’impresa per via che la fattura contiene anche la parcella del tecnico? Grazie mille per la cortese attenzione

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Rosario e grazie.
      Se il tecnico emette fattura all’impresa perché questa agisce con mandato con o senza rappresentanza, allora l’impresa riporta tale costo (senza maggiorazione) sulla propria fattura in addebito al cliente.
      Il pagamento al Tecnico può avvenire in qualsiasi forma, mentre il pagamento da parte del Cliente all’impresa avverrà con Bonifico parlante.
      Certo, l’asseverazione per congruità delle spese è sui lavori ed anche sulla parcella del tecnico.

  • Rosario ha detto:

    Articolo davvero interessante e puntuale. Avrei una domanda da sottoporre alla vostra attenzione. In una ristrutturazione di un’unità immobiliare i lavori vengono pagati all’impresa con lo sconto in fattura al 50%. Il totale della fattura comprende anche la parcella del tecnico.
    Il tecnico come deve emettere fattura all’impresa? Mi spiego meglio, il pagamento che l’impresa effettua al tecnico forfettario deve essere fatto con bonifico x detrazione fiscale o bonifico normale? Ed è corretto che l’asseverazione per la congruità delle spese non coincida con il totale della fattura che il committente deve pagare all’impresa per via che la fattura contiene anche la parcella del tecnico? Grazie mille per la cortese attenzione

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Rosario e grazie.
      Se il tecnico emette fattura all’impresa perché questa agisce con mandato con o senza rappresentanza, allora l’impresa riporta tale costo (senza maggiorazione) sulla propria fattura in addebito al cliente.
      Il pagamento al Tecnico può avvenire in qualsiasi forma, mentre il pagamento da parte del Cliente all’impresa avverrà con Bonifico parlante.
      Certo, l’asseverazione per congruità delle spese è sui lavori ed anche sulla parcella del tecnico.

  • Alberto ha detto:

    Buongiorno, ho ristrutturato con lo sconto in fattura e pagato il tutto entro ottobre 2021 ora la ditta di ristrutturazione mi ha addebitato il costo dell’asseverazione in quanto hanno tardato a fare le pratiche di cessione del credito. Sul contatto stipulato ovviamente non si menziona in quanto firmato a maggio 2021 è corretto che mi accolli la fattura per l’asseverazione?
    Cordiali saluti

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buongiorno Alberto …
      Da come esposto, penso che si riferisca al Bonus Casa 50%. In tal caso l’onere dell’asseverazione a ottobre 2021 ancora non c’era.
      Se lei ha pagato e saldato entro tale data, l’impresa aveva il tempo per acquisire il Credito di Imposta senza l’onere dell’asseverazione. Penserei quindi, che l’onere è dell’impresa.
      In ogni caso è più un aspetto legale, ma questa è una mia opinione

  • Andrea ha detto:

    Salve, se apro una ditta di compravendita immobiliare, posso usufruire del 50% in fattura?

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buona sera Andrea.
      A cosa si riferisce la domanda, a lavori di ristrutturazione dell’Ufficio o a lavori di riqualificazione energetica (Eco Bonus)?
      Per i primi no, niente incentivo, niente sconto in fattura, per i secondi si, anche lo sconto in fattura.

  • Davide ha detto:

    Buongiorno,
    Mi è stato proposto dall’impresario uno sconto in fattura del 50% su 100.000.00 cioè 50.000.00 riguardanti lavori di ristrutturazione.
    La mia domanda è la seguente:
    Oltre i 50.000.00 ho spese accessorie da pagare all’impresario per la banca che ha richiesto il prestito per mio conto?
    Saluti Davide Marchiori

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Davide
      Forse le conviene chiarire meglio i termini con l’impresa.
      In ogni caso il massimale ammesso è (fino al 31 dic 2022) 96.000,00 € omnicomprensivo di spese tecniche etc …
      100.000 sono 4.000 € oltre il massimale e poi non può detrarre più nessun altro costo (Spese tecniche, permessi, commercialista etc)

  • grazia galleri ha detto:

    Buongiorno abbiamo un contratto per un fotovoltaico con un costo tatale con sconto in fattura del 50% di 8500 euro, 3500 gia pagati con un finaziamento il resto dobbiamo fare un bonifico, la mia domanda e… e corretto chiedere il bonifico del saldo prima di iniziare i lavori ? a tutt”oggi non e stato fatto neanche un sovvraluogo per vedere dove installare il tutto , chi ci ha fatto il contratto dice che se non facciamo il bonifico non possono iniziare i lavori, ho dei seri dubbi….grazie per la risposta

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Grazia, mi scuso del ritardo.
      Per qunto concerne se è giusto o meno pagare il saldo quando ancora non è stato fatto nulla, a parer nostro la domanda è:
      “Cosa dice il contratto o l’accordo?”
      “Quando è stato concordato il pagamento?”

  • Mirkp ha detto:

    Salve superbonus 110 impresa edile che ha realizzato il cappotto mi fa sconto in fattura,infiss e caldaia gli portò in detrazione gli oneri dei professionisti dove vanno inseriti ,mi spiego la parte che riguarda i lavori edili la deve inserire in fattura l’impresa?
    Grazie e complimenti

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Mirko.
      La domanda mi appare poco chiara, la interpreto così: “i lavori edili e tutti quelli che mi sconta l’impresa edile, li inserisce in fattura l’impresa?” …
      La risposta è SI.

  • Raffaele ha detto:

    Salve, Ho un dubbio relativamente ad un caso di bonus facciate (ma lo stesso potrebbe essere anche per tutti gli altri bonus casa) nel quale alcune spese, quelle di esecuzione dei lavori, hanno beneficiato dello sconto in fattura con detrazione del 90% trattandosi di intervento eseguito nel 2021e sono state regolarmente comunicate all’Agenzia delle Entrate entro il 29/04/2022, mentre le spese relative al visto di conformità e all’asseverazione dei prezzi (intervento dopo il 16/11/2021), sempre sostenute nel 2021, sono state interamente pagate con l’intenzione di farle transitare nel modello di dichiarazione dei redditi per beneficiare della medesima detrazione del 90%. Mi chiedo se sia corretta tale possibilità in considerazione anche di quanto previsto a proposito dello sconto parziale dalla Circolare Ade 24 dell’8 agosto 2020, dove però si prevedeva che il prestatore d’opera operasse per il corrispettivo corrispondente alla propria opera uno sconto parziale con possibilità per il committente di recuperare la differenza o portandola in dichiarazione o in alternativa optando per la cessione del credito.
    In tal caso invece si avrebbero alcune spese che beneficiano dello sconto e altre che vengono dichiarate.
    La norma, art. 121, DL 34/2020, parla di alternativa alla detrazione che può essere lo sconto in fattura anche parziale o la cessione.
    Ma possono convivere per il medesimo anno d’imposta, il 2021, lo sconto in fattura per alcune spese con la dichiarazione di altre?
    Grazie.
    Cordiali saluti
    Raffaele

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Raffaele
      Riconosco che il caso è particolare, non ci è mai capitato …
      Richiede un approfondimento specialistico, al momento sono incerto per la risposta.
      Mi spiace non poterle essere di aiuto

  • Fabio ha detto:

    Salve, sono proprietario di un immobile.
    Ho usufruito del bonus facciate tramite sconto in fattura da parte dell’impresa, che a sua volta avrebbe ceduto il credito ad Istituto bancario.
    Da accordi presi, gli interessi richiesti dalla banca e le spese tecniche per lo sconto in fattura, li avrei sostenuti io. I pagamenti dei lavori e delle spese tecniche all’impresa sono stati effettuati da me in una unica soluzione circa a metà dicembre 2021, dove i tassi di interesse degli istituti di credito ammontavano ad “x”.
    L’impresa ha ricevuto il credito dalla propria banca agli inizi di febbraio, con tasso di interesse aumentato del 4% rispetto a quello preventivato.
    Terminati gli interventi di ristrutturazione, l’impresa mi richiede la corresponsione in suo favore dell’ulteriore 4% di interessi che ha dovuto alla banca.
    Chiedo gentilmente vostro parere in merito, ovvero se effettivamente sono tenuto a tale pagamento.
    Grazie per la cortese attenzione.

  • Fabio ha detto:

    Salve, sono proprietario di un immobile.
    Ho usufruito del bonus facciate tramite sconto in fattura da parte dell’impresa, che a sua volta avrebbe ceduto il credito ad Istituto bancario.
    Da accordi presi, gli interessi richiesti dalla banca e le spese tecniche per lo sconto in fattura, li avrei sostenuti io. I pagamenti dei lavori e delle spese tecniche all’impresa sono stati effettuati in una unica soluzione circa a metà dicembre 2021, dove i tassi di interesse degli istituti di credito ammontavano ad “x”.
    L’impresa ha ricevuto il credito dalla propria banca agli inizi di febbraio, con tasso di interesse aumentato del 4% rispetto a quello preventivato.
    Terminati gli interventi di ristrutturazione, l’impresa mi richiede la corresponsione in suo favore dell’ulteriore 4% di interessi che ha dovuto alla banca.
    Chiedo gentilmente vostro parere in merito, ovvero se effettivamente sono tenuto a tale pagamento.
    Grazie per la cortese attenzione.

  • Fabio ha detto:

    Salve, sono proprietario di un immobile.
    Ho usufruito del bonus facciate tramite sconto in fattura da parte dell’impresa, che a sua volta avrebbe ceduto il credito ad Istituto bancario.
    Da accordi presi, gli interessi richiesti dalla banca e le spese tecniche per lo sconto in fattura, li avrei sostenuti io.
    Il pagamento pari al 10% dei lavori e delle spese tecniche lo ho effettuato all’impresa, previa emissione di fattura da parte della stessa, in una unica soluzione circa a metà dicembre 2021, dove i tassi di interesse degli istituti di credito ammontavano ad “x”.
    L’impresa pochi giorni dopo la ricevuta del mio pagamento, ha avviato l’iter burocratico per procedere allo sconto in fattura, ricevendo l’accredito del rimanente 90% dalla propria banca agli inizi di febbraio, con tasso di interesse aumentato del 4% rispetto a quello preventivato.
    Terminati gli interventi di ristrutturazione, l’impresa mi richiede la corresponsione in suo favore dell’ulteriore 4% di interessi che ha dovuto alla banca.
    Chiedo gentilmente vostro parere in merito, ovvero se effettivamente sono tenuto a tale pagamento.
    Grazie per la cortese attenzione.

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Fabio.
      Il suo caso riguarda l’aspetto legale piuttosto che tecnico. Si tratta di verificare il contratto e le sue modalità applicative. Ha pensato di sentire il suo legale?

  • antonio ha detto:

    Salve io sono un tecnico , l’impresa fa sconto in fattura ad un cliente su una plurifamiliare, parliamo 110% ecobonus, che tipo di accordo/ contratto dovrei stipulare per tutelare i miei interessi economici e con chi? impresa o cliente? c’è un riferimento normativo o contratti standard da cui trarre spunto? grazie

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Antonio …
      Questo è un aspetto legale più che tecnico.
      A parer nostro dipende da con chi stipula l’accordo e a chi effettua i suoi servizi: al cliente o all’impresa? …
      Se all’impresa con mandato senza o con rappresentanza?
      Ha provato a contattare il suo legale?

  • Nadia ha detto:

    Buongiorno
    un chiarimento in merito alla pratica di cessione credito superbonus 110%. Le fatture (fotovoltaico, cappotto, infissi) sono state interamente pagate e il credito verrà ceduto alla posta. Il tecnico che ha asseverato il tutto ha inserito sulla spesa degli infissi una parte dei suoi onorari (pagati con bonifico ordinario, non parlante); nella pratica di cessione nella voce infissi si dovra’ inserire l’importo della fattura relativa all’acquisto degli infissi+ la fattura del geometra? Il tutto verra’ inserito con il codice che identifica la tipologia dell’intervento, in questo caso codice 5? Grazie

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Nadia, la forma del pagamento, per quanto di nostra conoscenza, con bonifico parlante è un requisito essenziale …

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