Chi può aderire ad una Comunità Energetica Rinnovabile (CER)?

20 Marzo 2024 | Incentivi

Le Comunità Energetiche Rinnovabili possono apportare importanti benefici economici e sociali, ma quali soggetti possono aderire?

Fai parte di un’associazione, lavori all’interno della Pubblica Amministrazione o, semplicemente abiti in condominio?

In ognuno di questi casi, puoi attivarti per sostenere la creazione di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER).

Come forse già saprai, una CER è un insieme di cittadini, imprese, enti e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti rinnovabili.

Perché conviene? Perché permette di rendersi più autonomi dal punto di vista energetico, sfruttando, prevalentemente, fonti rinnovabili. Questo meccanismo consente di ottenere benefici sul piano pratico, con immediati risparmi in bolletta e maggior sostegno alle imprese locali, contribuendo, al contempo, alla riduzione delle emissioni inquinanti nell’ambiente.

Certo, per valutare l’effettiva convenienza per il caso specifico sono molti gli aspetti da indagare, soprattutto tecnici, ma partiamo con il primo da conoscere: quali soggetti possono aderire ad una Comunità Energetica Rinnovabile (CER).

Per saperne di più leggi questo articolo fino alla fine.

Cos’è una CER

Come definito dal GSE SpA una CER “è un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, le cooperative, gli enti di ricerca, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale, che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti nella disponibilità di uno o più soggetti associatisi alla comunità.

In una CER l’energia elettrica rinnovabile può esser condivisa tra i diversi soggetti produttori e consumatori, localizzati all’interno di un medesimo perimetro geografico, grazie all’impiego della rete nazionale di distribuzione di energia elettrica, che rende possibile la condivisione virtuale di tale energia”.

Chi può aderire alla CER

Dunque, i membri della CER possono essere persone fisiche o giuridiche e più in generale qualsiasi soggetto pubblico o privato: cittadini, piccole medie imprese, amministrazioni comunali, Enti locali, associazioni. La partecipazione alla comunità è sempre aperta e volontaria.

All’interno di una comunità energetica rinnovabile i soggetti possono aderire come soci consumatori o produttori o, meglio, prosumer, ovvero produttori-consumatori. Una CER permette, anche a chi è sprovvisto di un impianto rinnovabile di farne parte a prescindere dal reddito, contribuendo a ridurre i costi per l’approvvigionamento elettrico e sostenendo di conseguenza anche i soggetti più fragili. Nel caso dei semplici consumatori, essi sono coloro che hanno la titolarità di un punto di prelievo di energia elettrica sotteso alla medesima cabina primaria.

Per poter aderire ad una Comunità Energetica Rinnovabile, però, c’è una condizione fondamentale da verificare: il vincolo geografico. Tutti i consumatori e tutti i produttori devono essere ubicati nell’area geografica i cui punti di connessione alla rete elettrica nazionale (POD) sono sottesi alla medesima cabina elettrica primaria.

Scoprire dove si trova la cabina primaria di proprio interesse è semplice, basta consultare la mappa del GSE SpA:  https://www.gse.it/servizi-per-te/autoconsumo/mappa-interattiva-delle-cabine-primarie

Verificato ciò, lo step successivo è dotare la comunità di una propria autonomia giuridica, sia questa sotto forma di associazione, consorzio, cooperativa o altro.

Quindi, la Comunità Energetica Rinnovabile deve avere un atto costitutivo e uno statuto.

Per quanto concerne gli impianti, per poter accedere agli incentivi previsti per le CER gli impianti di produzione da fonte rinnovabile devono avere potenza non superiore a 1 MW.

I vantaggi di partecipare alla CER

I benefici di partecipare ad una Comunità Energetica Rinnovabili sono molteplici, ecco i principali:

  • Riduzione della spesa energetica grazie all’autoconsumo e alla possibilità di accedere alle tariffe incentivanti;
  • Maggior sicurezza energetica: la comunità sarà più indipendente dalla fornitura di energia dalla rete elettrica nazionale; quindi, sarà più forte economicamente e non verrà indebolita dalle tensioni geopolitiche;
  • Attraverso i risparmi generati, gli Enti locali potranno potenziare i piani di sviluppo per la comunità;
  • La creazione e la gestione della CER implica il coinvolgimento di un’ampia varietà di attori: aziende, tecnici professionisti, manutentori ecc. Quindi, molteplici opportunità di lavoro;
  • Aderire ad una comunità energetica rinnovabile significa far parte della transizione energetica e quindi anche della lotta al cambiamento climatico;
  • Una CER rafforza il sentimento di comunità, educa i cittadini ad un uso efficace e consapevole dell’energia, nel rispetto del sociale e del clima, rappresentando, così, un modello virtuoso che può ispirare altri al cambiamento.

Aderisci alle comunità energetiche rinnovabili

Se sei giunto fin qui nella lettura, è probabile che tu abbia trovato la questione di grande interesse. Come te, numerosi altri amministratori pubblici stanno considerando l’adesione alle comunità energetiche rinnovabili (CER), ma se fosse così semplice, lo avrebbero già fatto…

Per compiere il gran passo e aderire a questo modello energetico virtuoso, la Pubblica Amministrazione ha bisogno di specialisti in grado di occuparsi dell’operazione a 360°, sollevando il Comune da ogni onere del caso.

RiESCo è la Energy Service Company certificata UNI CEI 11352:2014 ISO 9001, guida le Pubbliche Amministrazioni nella riqualificazione energetica delle proprie strutture, con l’aiuto degli incentivi dedicati.

Lo facciamo con il Contratto di Prestazione Energetica, EPC che comprende:

  • Studio di fattibilità;
  • progettazione delle soluzioni di efficienza energetica;
  • ottenimento dell’incentivo;
  • cofinanziamento dell’intervento;
  • realizzazione dell’intervento.

Dunque, anche nel caso della CERRiESCo può occuparsi di tutta il processo, liberando così l’ufficio tecnico comunale da ogni incombenza.

Se sei stanco di dover rinunciare a progetti virtuosi per il tuo Comune a causa della solita scarsità delle risorse e vuoi fare qualcosa per stravolgere questa situazione, noi ci siamo.

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