Attestato di Prestazione Energetica, APE: cos’è? Quando rappresenta un obbligo?

8 Ottobre 2020 | Efficienza Energetica Incentivi

A cosa serve l’Attestato di Prestazione Energetica (APE)? Quando va redatto? Quando rappresenta un obbligo? Perché è necessario per accedere all’Ecobonus 110%?

L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) è il documento che contiene al suo interno tutte le informazioni relative ai consumi energetici di un edificio.

Solitamente, la maggior parte delle persone entrano a conoscenza di questo documento solo di fronte alla necessità di vendere o di mettere in locazione un immobile, oppure come sta succedendo di frequente in questo periodo, informandosi sulle condizioni per accedere all’Ecobonus 110%.

Anche tu sei alla ricerca di maggiori informazioni sull’APE per adempiere ad uno di questi obblighi?

Allora sei nel posto giusto! In questo articolo troverai i principali aspetti che devi conoscere in merito all’Attestato di Prestazione Energetica, per adempiere agli obblighi e soprattutto per apprezzarne i vantaggi.

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Cos’è l’Attestato di Prestazione Energetica (APE)?

Come accennato sopra, l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) è il documento che contiene tutte le informazioni relative ai consumi energetici di un edificio, con lo scopo di indicare ai possessori dell’immobile il livello di performance energetiche.

Tale livello viene misurato su una scala composta da dieci classi: A4, A3, A2, A1, B, C, D, E, F, G, dove la prima è la più efficiente.

All’interno dell’APE vengono indicati anche gli interventi utili a migliorare la classe energetica dell’immobile, con conseguenti benefici sul comfort degli ambienti, sui i risparmi degli abitanti e sull’aumento del valore immobiliare.

Come previsto dal DM 26.06.2015 definiscono la classe energetica dell’immobile i seguenti fattori:

  • come viene prodotta la climatizzazione invernale;
  • se e come viene prodotta la climatizzazione estiva;
  • come avviene la produzione di acqua calda sanitaria;
  • come vengono illuminati gli ambienti;
  • se viene prodotta energia da fonti rinnovabili.

Lo stesso decreto circoscrive e uniforma le metodologie di calcolo, così come il format per gli annunci e prevede inoltre un iter semplificato per gli edifici di dimensioni ridotte.

La validità del documento è di 10 anni a partire dalla data del suo rilascio e deve essere aggiornato ad ogni intervento di ristrutturazione che incida sulle prestazioni energetiche dell’immobile.

Chi può redigere l’Attestato di Prestazione Energetica?

Può farlo un professionista con certificazione energetica, che ha quindi svolto un percorso di formazione adeguato ed è accreditato dalla Regione di appartenenza (ai sensi del DPR 75/2013).

Tale figura deve essere libera da legami di parentela con il committente e da altre situazioni che possono creare conflitto d’interessi.

APE: Quando è obbligatorio?

Dal 1° luglio 2009 è obbligatorio per legge in caso di compravendita e locazione degli immobili e deve essere redatto da un soggetto accreditato che ha competenze specifiche di efficienza energetica.

La legge 90/2013 ha poi approfondito le varie casistiche in cui vige l’obbligo, come per ottenere il permesso a costruire oppure nel caso di trasferimento a titolo gratuito di un immobile o ancora per la ristrutturazione che riguarda più del 25% della superficie.

Quanto costa l’Attestato di Prestazione Energetica?

Parlare di un costo fisso per l’Attestato di Prestazione Energetica è difficile perché varia a seconda delle caratteristiche dell’immobile, se trattasi per esempio di una villa o di un appartamento oppure ancora di un negozio.

Oltre a ciò, occorre tenere in considerazione che ogni professionista decide di applicare la propria tariffa che può essere più o meno economica.

Possiamo dire che tendenzialmente il costo medio di tale documento per un appartamento tipo varia in media tra i 150 e i 300 euro.

Attenzione, per redigere tale documento è obbligatorio per legge il sopralluogo, quindi diffidate da chi fornisce preventivi esclusi di tale voce.

Ecobonus 110%: perché occorre l’APE?

L’Ecobonus 110% è uno dei temi più caldi tra quelli annunciati dal DL Crescita perché permette di riqualificare energeticamente il proprio edificio a condizioni mai viste, praticamente senza spendere un euro.

Per questo motivo ha attirato l’attenzione di molti, magari tra questi ci sei anche tu.

Se hai già avuto modo di reperire qualche informazione sul web, probabilmente avrai appreso che l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) gioca un ruolo chiave.

Proprio così: per godere dell’Ecobonus 110% occorre dimostrare, proprio tramite l’APE, che attraverso gli interventi di efficienza energetica previsti dall’incentivo, l’edificio ha migliorato almeno due classi energetiche.

Quindi occorre disporre dell’Attestato di Prestazione Energetica che riporta le caratteristiche energetiche dell’immobile prima degli interventi per poi redigere lo stesso documento post interventi, a dimostrare l’effettivo salto delle classi.

Attenzione però, come approfondito nell’articolo Ecobonus 110%, è tutto così bello come appare?, la scelta di chi affidarsi per la redazione di tale documento potrebbe rivelarsi fondamentale: se a causa di un erronea valutazione in fase progettuale non fosse possibile dimostrare il salto delle classi energetiche a fine lavori verrebbe negata la certificazione, quindi il soggetto responsabile sarebbe chiamato a rifondere il 100% del capitale già speso.

Valuta molto bene quindi a chi affidare tale pratica che come avrai capito, rappresenta molto più che un mero obbligo di legge.

Molti si approcceranno a questo settore per la prima volta, solo perché smossi da nuove opportunità di business. Per questo la probabilità che si verifichino errori tecnici e/o finanziari è altissima.

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