Cosa sono i Certificati Bianchi

17 Gennaio 2020 | Incentivi

I Certificati Bianchi o Titoli di Efficienza Energetica (TEE) sono tra i principali protagonisti in tema di Efficienza Energetica, eppure sono ancora poco conosciuti. Scopriamo insieme perché sono stati istituiti, cosa rappresentano e le opportunità di cui è possibile beneficiare grazie a questa incredibile forma d’incentivazione.

Da decenni ormai, si discute di cambiamento climatico e di misure in grado di contrastarlo, una di queste è senza dubbio l’Efficienza Energetica.

Adottare tecnologie più efficienti in grado di gestire in maniera più consapevole e responsabile i consumi energetici, riducendo così le emissioni inquinanti, può essere complesso per via degli investimenti necessari.

Pensiamo ai costi che deve sostenere un’amministrazione per efficientare l’illuminazione pubblica, oppure a quelli di un’azienda che deve ammodernare tutti gli strumenti energivori… costi importanti, che sfiduciano i più.

Probabilmente anche tu avrai valutato di effettuare interventi di efficienza energetica e informandoti avrai appreso che in realtà, esistono delle forme d’incentivazione in grado di aiutare concretamente chi intende efficientare.

Tra queste troviamo i Certificati Bianchi, noti anche come Titoli di Efficienza Energetica (TEE).

Si tratta di una forma d’incentivazione particolarmente interessante perché come ricorda lo stesso nome, certificano un risparmio energetico attraverso l’assegnazione di titoli economici… Sembra interessante? Allora continua la lettura di questo articolo, insieme scopriremo cosa sono i TEE, come funzionano e le opportunità che offrono.

Buona lettura!

Certificati Bianchi, contesto e finalità

Per capire l’importanza che rivestono i Certificati Bianchi, occorre aprire una piccola parentesi su quelle che sono le finalità e quindi il perché sono stati istituiti.

Questa estate il termometro ha toccato temperature oltre ogni record: 40 gradi in Italia, oltre i 42 a Parigi.

Per questa ragione, oggi più che mai si sente parlare di emergenza climatica, ma il problema non è di certo cosa nuova, esiste (e peggiora) da anni.

Era il 1997 quando la comunità internazionale si impegnò per la prima volta, in un percorso contro i cambiamenti climatici attraverso misure di decarbonizzazione, con il famoso Protocollo di Kyoto.

Da allora la lotta al cambiamento climatico ha preso sempre più spazio nelle agende politiche dei paesi industrializzati registrando nel 2016 l’entrata in vigore degli Accordi di Parigi, con i quali i paesi si impegnano a limitare l’innalzamento della temperatura media globale al di sotto dei 2°.

I singoli Paesi poi, a livello nazionale, hanno avviato una serie di misure volte a ridurre concretamente le emissioni inquinanti.

Con la Strategia Energetica Nazionale l’Italia ha previsto un piano decennale con il quale rivedere il sistema energetico nazionale e renderlo più sostenibile e sicuro. Poi, in coerenza con la stessa strategia ha presentato la proposta di Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, focalizzato sulla creazione di una nuova economia: da quella lineare a quella circolare.

All’interno del piano spicca la forte intenzione di accelerare il percorso di decarbonizzazione, favorire le fonti energetiche rinnovabili e quindi promuovere l’efficienza energetica.

Proprio per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica, sono stati istituiti i Certificati Bianchi, altrimenti noti come Titoli di Efficienza Energetica (TEE).

Certificati Bianchi, cosa sono

I Certificati Bianchi sono stati introdotti dai Decreti Ministeriali del 24 aprile 2001 e poi successivamente modificati dai Decreti Ministeriali del 20 luglio 2004 e aggiornati dal Decreto Ministeriale del 21 dicembre 2007.

Per i distributori di energia elettrica e gas naturale con più di 50.000 clienti, i Certificati Bianchi rappresentano un obbligo: in base alla quantità di energia distribuita sono tenuti a raggiungere una determinata quota di efficienza energetica.

Per adempiere all’obbligo possono:

  • realizzare progetti di efficientamento per i quali vengono riconosciuti i TEE;
  • acquistare i titoli attraverso il GME (Gestore dei Mercati Energetici).

SI tratta di un vero e proprio mercato che ha per protagonisti due principali attori, i soggetti obbligati (di cui sopra) e i soggetti volontari.

I secondi sono tutti quei soggetti (privati e pubbliche amministrazioni) che scelgono liberamente di realizzare interventi di efficienza energetica e che per questo vengono premiati per i risultati di risparmio energetico raggiunti.

Ad ogni TEP (Tonnellata Equivalente Petrolio) risparmiato grazie al progetto di efficientamento energetico, viene corrisposto un TEE.

Parlando in numeri:

1 TEP = 5347Kwh di energia elettrica, 11628kwh in energia termica, 1200m3 di gas naturale e l’equivalente di 2,4 tonnellate di CO2 nell’aria di cui occorre il lavoro di 200 alberi per ripulirla.

1 TEE = 260 euro (come da Modifica al decreto interministeriale 11 gennaio 2018) e 2.400 chili di CO2 evitati.

Numeri importanti per l’ambiente e per chi decide di investire nell’efficienza energetica, perchè:

  • stimolano la riduzione di emissioni inquinanti;
  • premiano l’intervento di efficienza energetica riconoscendo un valore economico;
  • certificano la riduzione dei consumi energetici dell’impianto energivoro rispetto a quello pre-efficientamento, quindi garantiscono un risparmio costante nel tempo;
  • attraverso il risparmio costante in bolletta, garantiscono l’autofinanziamento dell’intervento.

Gli interventi incentivati dai Certificati Bianchi riguardano i seguenti settori:

  • industriale (generazione e recupero di calore, ottimizzazione energetica dei processi produttivi, sistemi di azionamenti efficienti, generazione di energia elettrica da recuperi o fonti rinnovabili o cogenerazione);
  • civile (generazione di calore/freddo per la climatizzazione e per la produzione di ACS in ambito residenziale, e interventi relativi all’involucro edilizio e finalizzati alla riduzione del fabbisogno di energia per la climatizzazione);
  • illuminazione a tecnologia LED;
  • trasporti.

I Certificati Bianchi vengono riconosciuti dal GSE (Gestore Servizi Energetici) previe procedure tecniche specifiche presentate da ESCo- Energy Service Company certificate, EGE – Società con Esperto in Gestione Energia certificate e Società con Sistema di Gestione Certificato.

Accesso ai Certificati Bianchi: perché affidarsi a specialisti

Per accedere al meccanismo dei Certificati Bianchi, come accennato sopra, occorrono delle procedure tecniche specifiche e una copiosa “documentazione che consenta di verificare la conformità del progetto ai requisiti previsti dalla normativa (fonte www.gse.it)”.

La guida operativa per accedere al meccanismo sono raccolte all’interno del DM 11 gennaio 2017 e contiene sei allegati in cui vengono specificate tutti i criteri da rispettare, le modalità di calcolo dei risparmi e gli interventi ammissibili all’incentivo.

Per avviare la procedura occorre inoltre la Diagnosi Energetica, ovvero l’analisi approfondita dei consumi energetici.

Dalla complessità dei documenti che occorre redigere, si può intuire quanto sia determinante per un esito positivo della pratica, affidarsi a professionisti del settore altamente specializzati.

Non solo, a causa della recente truffa perpetrata ai danni del GSE proprio in riferimento alle pratiche per l’ottenimento dei Certificati Bianchi, accedere al meccanismo è diventato particolarmente più difficile.

Per avere la certezza di accedere ai Titoli di Efficienza Energetica la soluzione è affidarsi ad una ESCo (come RiESCo).

Questo perché le Energy Service Company sono specialisti di efficienza energetica e come tali redigono il progetto di efficientamento mirato ad ottenere il massimo numero di Certificati Bianchi…migliore è il progetto, migliori saranno i risultati di efficienza energetica!

Inoltre, le ESCo si fanno carico di tutte le pratiche necessarie compresa la diagnosi energetica, oltre che di tutti gli oneri e i rischi legati all’impresa, senza che il beneficiario dell’incentivo sostenga investimenti.

Il compenso della ESCo viene generato da parte dei risparmi generati grazie all’intervento di efficienza energetica e o dalla condivisione di parte dei Certificati Bianchi ottenuti.

Il cliente, affiancato dalla Energy Service Company, può effettuare l’intervento certo di ottenere i massimi risultati di efficienza energetica, in termini di prestazioni, risparmi e importo dell’incentivo.

RiESCo è la Energy Service Company certificata UNI CEI 11352:2014, siamo specialisti di efficienza energetica e degli incentivi dedicati, per questo ci facciamo carico degli investimenti e di tutti i rischi.

Vuoi saperne di più sui Certificati Bianchi e su come fare per accedervi? Continua a seguirci oppure contattaci!

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