Fotovoltaico: +20% di installazioni rispetto all’anno precedente

15 Maggio 2023 | Efficienza Energetica

A fine 2022, gli impianti installati in Italia sono oltre 1.225.000, +20,6% rispetto alla fine dell’anno precedente. Quali sono le ragioni di questo andamento? Quali sono le prospettive future? Come fare per assicurarsi il fotovoltaico alle condizioni più vantaggiose e, al contempo, sicure?

L’impianto fotovoltaico consente di produrre energia elettrica senza gravare sull’ambiente e rendendosi più indipendenti dalla fornitura dalla rete.

Dunque, assicura enormi benefici sia in termini ambientali che economici.

Questi benefici, oggi, sono diventati necessità.

Lo conferma l’ultimo rapporto del GSE – Solare fotovoltaico 2022: +20,6% d’impianti fotovoltaici installati rispetto alla fine dell’anno precedente.

Per scoprire nel dettaglio i numeri del rapporto ma anche come fare per ottenere l’impianto fotovoltaico con le massime garanzie nel medio-lungo periodo, continua la lettura di questo articolo fino alla fine!

Il rapporto del GSE

Il rapporto del GSE relativo al Solare Fotovoltaico 2022, che si può approfondire nella pagina dedicata del sito, a fine 2022 risultano installati in Italia oltre 1.225.000 impianti fotovoltaici, +20,6% rispetto alla fine dell’anno precedente, per una potenza complessiva di 25 GW (+10,9%) e una produzione di oltre 28 TWh (+12,3%).

La maggioranza, esattamente il 93%, è di potenza inferiore o uguale a 20 kW. La taglia media degli impianti è poco superiore a 20 kW.

Il trend registrato nel 2022, superiore agli anni precedenti, tiene conto di tutte le classi di potenza degli impianti installati in tutte le regioni d’Italia.

A propositi di regioni, quella con maggiore capacità fotovoltaica è la Lombardia, con 3,15 GW (12,6% del totale nazionale), seguita dalla Puglia (3,06 GW, 12,2% del totale). Più in generale, a fine 2022 la potenza complessivamente installata in Italia si concentra per il 45% nelle regioni settentrionali, per il 37% in quelle meridionali, per il restante il 18% in quelle centrali.

Su un totale stimato di circa 100 TWh di energia elettrica complessivamente prodotta in Italia nel 2022 da fonti rinnovabili, il fotovoltaico ha coperto una quota del 28%, attestandosi su livelli simili a quelli del comparto idroelettrico.

Fotovoltaico: considerazioni attuali e prospettive future

Oggi l’energia è essenziale per tutte le nostre attività: domestiche, produttive e di svago. Ne siamo totalmente dipendenti, è un fatto.

Purtroppo, gran parte dell’energia di cui ci avvaliamo è di natura fossile il che genera danni umani, ambientali ed economici gravissimi.

Quest’ultimi sono quelli che più di tutti spingono il contribuente ad essere attivo nel proprio interesse e il rapporto del GSE lo dimostra.

Come riportato nel paragrafo precedente, la crescita maggiore si è registrata per gli impianti fino ai 20 kW. Risulta evidente l’incidenza positiva dei bonus destinati all’ambito residenziale (Superbonus 110%, Bonus Ristrutturazione al 50%, Credito d’imposta).

Grazie all’intervento nel residenziale, in Italia, è stato possibile superare le previsioni preventivate da Solar Power Europe per l’anno 2022: ben 412 MWh di produzione energetica raggiunti solo a marzo 2022 contro i 200 MWh profilati dallo studio europeo.

I bonus stanziati per il settore residenziale hanno favorito il processo di transizione energetica favorendo così l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili e sebbene la maggior parte dei contribuenti abbia agito perché smossi dagli interessi economici, allo stesso tempo questa scelta ha educato e responsabilizzato i cittadini sull’uso sostenibile delle risorse energetiche.

Quindi, al di là del meccanismo che ha regolato la fruizione degli incentivi, migliorabile sotto molti punti di vista, l’impatto dei bonus è stato determinante per l’adozione dell’impianto fotovoltaico in ambito residenziale.

Dati molto incoraggianti arrivano dal comparto produttivo, dove incidono maggiormente i consumi e dove, peraltro, è essenziale intervenire per svincolarsi dal mercato dei combustibili fossili e dalla dipendenza da altri Paesi per l’approvvigionamento energetico.

Cosa frena le imprese ad autoprodurre l’energia necessaria per la propria attività produttiva con l’impianto fotovoltaico?

Nella maggior parte dei casi le ragioni sono essenzialmente due: il reperimento del capitale necessario per realizzare l’intervento e la paura di affidare una progettazione così complessa a presunti specialisti.

Il fotovoltaico con la formula RiESCo

Noi di RiESCo crediamo che per massimizzare i risultati di risparmio energetico, soprattutto in ambito produttivo, sia fondamentale analizzare tutte le aree energivore per poi intervenire con soluzioni di efficienza energetica in ognuna di esse.

Progetti di questo tipo richiedono una progettazione molto approfondita e, dunque, molto tempo. Con l’attuale mercato energetico, però, molte aziende rischiano di restare schiacciate dal peso degli aumenti.

Il nostro consiglio, dunque, è quello d’installare il fotovoltaico per ottenere subito quei benefici fondamentali per la sopravvivenza dell’azienda, meglio se abbinato ad altre soluzioni di efficienza energetica utili a massimizzare i risparmi (o in alternativa valutarli in seguito l’adozione del fotovoltaico).

Quello che è certo è che oggi il fotovoltaico non è più una scelta rimandabile.

Per questo RiESCo ha pensato a un’offerta cucita sull’esigenze dell’imprenditore: progettiamo e realizziamo (tramite terzi) l’impianto, finanziamo fino al 50% dell’operazione,importo che, ci verrà restituito con il ricavato dei risparmi in 4-6 anni e garantiamo i risparmi preventivati in fase progettuale.

Se il rendimento sarà minore di quello promessoil meno sarà detratto dal finanziamento da corrispondere a RiESCo.

Come facciamo a garantire tali risultati?

Oggi, per realizzare un impianto fotovoltaico occorre un investimento di circa 1.500 €/kWp, quindi un impianto da 200 kWp costa circa 300.000 €.

Un impianto di questo tipo produce circa 1.250 kWh/ kWp annui, quindi 200 kWp x 1.250= 250.000 kWh.

Supponiamo che tra autoconsumo e cessione al GSE SpA, l’energia venga a costare 0.40 €/kWh, il risparmio (e/o ricavo) è di 250.000 kWh x 0.40 €/kWh, quindi di 100.000 € annui.

Dunque, il tempo di ritorno è di soli 3 anni.

I numeri parlano chiaro, il fotovoltaico oggi è talmente conveniente che si autofinanzia in tempi rapidissimi.

Se anche tu vuoi passare dalla teoria alla pratica e pensi che RiESCo possa fare al caso tuo, noi ci siamo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Share This