Conto termico vs Ecobonus: quale pratica conviene?

18 Novembre 2021 | Incentivi

Quali sono le principali differenze tra Conto termico ed Ecobonus? Quando conviene optare per uno piuttosto che per l’altro?

Hai deciso di sostituire il tuo vecchio impianto di climatizzazione con uno nuovo ad alta efficienza energetica?

Beh, sei in ottima compagnia! Grazie alle varie forme d’incentivazione attive, questo momento potrebbe essere il più favorevole di sempre per procedere all’acquisto.

Superbonus 110%, Ecobonus al 50 e al 65%, Conto Termico 2.0, tutte forme di agevolazione fiscale dedicate proprio agli interventi di efficienza energetica.

Come forse saprai, è possibile sfruttare il Superbonus 110% solo per la sostituzione del vecchio impianto di climatizzazione invernale con uno nuovo, ad alta efficienza energetica e centralizzato (in caso di condominio). In più deve garantire il salto di due classi energetiche dell’immobile o, in alternativa, essere abbinato ad un altro intervento in grado di assicurare, complessivamente, tale miglioramento.

Per questo raramente viene sfruttato il 110% per la sola sostituzione dell’impianto di climatizzazione, mentre sono molto diffusi L’Ecobonus e il Conto Termico 2.0. Ma quali differenze ci sono tra l‘uno e l’altro? Qual è il più vantaggioso per il tuo caso specifico? Se ti interessa approfondire questi aspetti per essere certo di scegliere l’incentivo più adatto alle tue esigenze, continua la lettura di questo articolo fino alla fine.

Conto termico cos’è e quali interventi rientrano

Il Conto Termico è stato introdotto con il D.M. 28/12/2012 con la finalità di incentivare gli interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.

La misura, al suo esordio, conteneva alcune criticità che ne limitavano l’applicazione. Per questo in seguito fu disposto il Decreto Interministeriale 16 febbraio 2016, che portò alla nascita del Conto Termico così come lo conosciamo ora, ovvero nella versione 2.0.

Questo è amministrato dal Gestore dei Servizi Energetici-GSE, il quale indica, sull’apposito portale dedicato, la lista completa degli interventi ammessi all’incentivo e tutta la procedura per accedere al Conto Termico 2.0.

Il Contributo si rivolge alle Pubbliche amministrazioni, alle imprese e ai privati, con aliquote e requisiti specifici a seconda dei soggetti interessati.

Per quanto concerne le imprese e i privati, il Conto Termico incentiva, fino al 65%, la sostituzione del vecchio impianto di climatizzazione con:

  • impianto a pompa di calore;
  • caldaia e stufa a biomassa;
  • Impianto solare termico;
  • Impianto ibrido a pompa di calore.

N.B. Solo nel caso del Solare Termico il Conto Termico 2.0 inventiva le nuove installazioni.

Ecobonus cos’è e quali interventi rientrano

L’Ecobonus, contenuto all’interno del Bonus casa, rappresenta la forma di agevolazione fiscale più diffusa per aumentare le prestazioni energetiche degli edifici esistenti.

Come accennato nelle prime righe dell’articolo, si presenta nelle misure del 50 e del 65%, per gli interventi riguardanti la sostituzione dell‘impianto di climatizzazione con uno ad alta efficienza energetica, nello specifico sostengono le spese relative all’installazione di:

  • caldaie a biomassa e a condensazione in classe A, al 50%;
  • caldaie a condensazione in classe A+ con sistema di termoregolazione evoluto, al 65%;
  • pompe di calore (pdc), Al 65%;
  • generatori ibridi, al 65%.
  • Microgeneratori, al 65%.

L’Ecobonus consiste in una detrazione IRPEF o IRES per gli interventi di efficienza energetica eseguiti su unità immobiliari regolarmente accatastate e riscaldate, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelle strumentali per l’attività d’impresa o professionale.

Con l’introduzione dell’articolo 121 del Decreto Rilancio, si è reso possibile godere di tale forma di agevolazione fiscale anche attraverso la cessione del credito o lo sconto in fattura.

Quando conviene il Conto termico

Adesso passiamo ad approfondire il meccanismo che regola l’incentivo del Conto Termico 2.0.

A differenza dalle altre forme di agevolazione fiscale, il Conto Termico 2.0 permette di recuperare gran parte dell’investimento e in tempi rapidi: il limite massimo in un’unica rata è di 5.000 € e i tempi di pagamento sono all’incirca di 2 mesi, mentre con importi maggiori, viene erogato in rate costanti annuali per un periodo che va dai 2 ai 5 anni.

Come forse avrai già avuto modo di approfondire, gli impianti incentivati dal Conto Termico 2.0 sono basati su tecnologie ad alta efficienza energetica, per questo sono notevolmente più costosi rispetto alla “solita” caldaia (esclusa dall’incentivo).

Per questo il Conto termico 2.0 può rivelarsi un aiuto particolarmente importante soprattutto quando s’intende installare un impianto per laproduzione di energia termica da fonti rinnovabili in contesti che necessitano di grandi prestazioni, come nel caso delle aziende.

Per intenderci, sebbene l’aliquota agevolata all’65% rappresenti un grande aiuto, il proprietario di un immobile ad uso domestico difficilmente valuterebbe l’acquisto di una caldaia ibrida poiché considerato il costo dell’impianto, i risparmi energetici e l’incentivo erogato sarebbero comunque insufficienti a ripagare l’investimento i tempi consoni.

Quando conviene l’Ecobonus

Come abbiamo visto, l’Ecobonus è basato sulla detrazione fiscale IRPEF e IRES, meccanismo ampiamente consolidato e impiegato da milioni di contribuenti in Italia.

A differenza del Conto Termico 2.0, l’Ecobonus incentiva l’installazione della caldaia a condensazione, il sistema più diffuso nel parco edilizio italiano per la climatizzazione invernale degli ambienti domestici.

In questa casistica, dunque, l’Ecobonus si rivela particolarmente conveniente.

Inoltre, a differenza del Conto Termico 2.0 che richiede il caricamento della richiesta di accesso all’incentivo tramite l’apposito portale, le spese sostenute ed incentivate dall’Ecobonus possono essere semplicemente detratte attraverso la compensazione delle tasse.

Ecobonus vs conto termico: quale scegliere?

Per capire quale incentivo sia più conveniente per il tuo caso specifico, passiamo ad esaminare gli aspetti comuni e le differenze, dell’Ecobonus e del Conto Termico 2.0.

Entrambi incentivano la sostituzione dell’impianto di climatizzazione con uno ad alta efficienza energetica, quindi con sistemi a pompa di calore e sistemi ibridi. Ma solo l’Ecobonus incentiva la nuova installazione o l’installazione della caldaia a condensazione.

Ricordiamo inoltre che il Conto Termico 2.0 incentiva sempre la sostituzione dell’impianto e mai l’installazione del nuovo.

Per quanto riguarda l’erogazione dell’incentivo, il Conto Termico 2.0 viene concesso in tempi rapidi (circa due mesi dopo aver sostenuto l’intervento) tramite bonifico sul conto corrente indicato nella richiesta, mentre l’Ecobonus viene concesso tramite la compensazione delle tasse in 10 rate di pari importo, con scadenza annuale.

In questa ottica l’Ecobonus risulta nettamente meno vantaggioso ma ricordiamo che al momento è possibile godere di tale beneficio fiscale attraverso la cessione del credito o lo sconto in fattura, opzioni che permettono di godere subito del contributo senza passare dalla detrazione fiscale.

A tal proposito potresti voler approfondire Sostituzione della caldaia con lo sconto in fattura, come funziona?, e Sconto in fattura per la pompa di calore: come funziona?

Per quanto riguarda invece la pratica necessaria per accedere agli incentivi, il Conto Termico richiede una procedura piuttosto complessa, che può essere redatta dal contribuente stesso oppure da un tecnico specializzato (come avviene nella maggioranza delle volte vista la macchinosità del sistema); l’Ecobonus richiede la consulenza del commercialista per poter portare in detrazione le spese sostenute oppure quella di un istituto di credito qualora si decida di optare per la cessione del credito. In quest’ultimo caso, come si può intuire, una piccola parte del contributo verrà decurtato per permettere alla banca o dall’istituto finanziario in questione per ricavare il proprio guadagno (puoi approfondire la tematica a questo link).

La procedura più semplice è dunque quella per l’Ecobonus tramite sconto in fattura: il fornitore delle prestazioni sconta il valore dell’incentivo direttamente in fattura ed è a carico dello stesso la pratica da presentare all’ENEA, compresa la verifica di tutti i requisiti e di tutte le schede tecniche di tutti i prodotti installati, così come la richiesta da inviare all’Agenzia dell’Entrate per ottenere il credito.

Se ti occorre maggiore assistenza per essere guidato all’acquisto del tuo nuovo impianto di climatizzazione, certo di sfruttare l’incentivo più conveniente per il tuo caso specifico, noi ci siamo.

  • Giovanni Defendi ha detto:

    Posso usufruire del co to termico pet sostituzione camino con stufa a pellet e aderire anche al superbonus 110 x 100?

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Giovanni.
      Ecobonus, Superbonus e Conto Termico sono incentivi alternativi e non cumulabili tra di loro.
      Quindi o l’uno o l’altro.

  • Giovanni Mattu ha detto:

    Buongiorno,
    Gli immobili nuovi con inizio costruzione dopo il 31 maggio 2012, godono dell’ Ecobonus 65 o Bonus Casa 50 con relativo sconto in fattura?
    Grazie.

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Giovanni.
      Si certo che ne possono godere, eccetto per tutto quel che riguarda gli obblighi di isolamento e impianti di rinnovabili che le norme prescrivevano avere al momento della presentazione del permesso a costruire.
      Ad esempio, il D.Lgs 28/2011 prescrive che gli immobili costruiti con richiesta di autorizzazione successiva al 30 giugno 2012 avessero un minimo di impianto fotovoltaico (o altra rinnovabile) di 1 kWp ogni 80 mq di Unità Immobiliare.
      Molti ne sono sprovvisti, benché dichiarati “agibili”
      Se oggi installa un Fotovoltaico da 4 kWp su questa UI, che ne è totalmente priva, allora l’incentivo può chiederlo solo per la parte eccedente l’obbligo.

  • patrizia laghi ha detto:

    Buonasera. vorrei installare ex novo una stufa a legna 4 stelle nella mia abitazione ( casa singola)entro ottobre2022.
    Non trattandosi di sostituzione e non avendo effettuato
    nessuna ristrutturazione, posso usufruire dello sconto in fattura 50%?
    Grazie da ora.

  • Luca ha detto:

    Per una sostituzione della caldaia tradizionale con una a condensazione quale bonus è previsto ?

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buon giorno Luca.
      sia il Bonus Casa 50% sia l’Eco Bonus 50% o 65 se sono sostituite le valvole termostatiche e il termostato evoluto

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