Caro bolletta: boom di richieste di fotovoltaico

12 Maggio 2022 | Efficienza Energetica

Con i prezzi dell’energia alle stelle, sempre più persone puntano al fotovoltaico. Quanto può rivelarsi vantaggiosa questa scelta? Come sfruttare l’impianto per massimizzare i risparmi in bolletta?

Gli effetti del caro energia sono stati dolorosi per tutti: per le Pubbliche Amministrazioni, alcune delle quali si sono mobilitate con iniziative di protesta, tenendo spente le luci dei principali simboli/monumenti della città, ma anche per le imprese, costrette a ridistribuire i turni di lavoro sulle fasce orarie più conveniente, certe persino obbligate a fermare la produzione.

E altrettanto drammatica è stata la situazione per le famiglie, con aumenti in bolletta di circa il 50%.

Numeri insostenibili, tali da spingere sempre più persone ad essere attive nel proprio interesse, anziché subire passivamente le conseguenze della dipendenza energetica.

Negli ultimi mesi, infatti, si è registrato in ambito residenziale, un vero e proprio boom di richieste per il fotovoltaico, complici anche i bonus fiscali, particolarmente vantaggiosi in questo periodo.

È proprio vero che “nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità”!

Anche te stai pensando di attuare questo cambiamento?

Allora questo articolo fa al caso tuo. Scopriremo insieme i numeri di questa tendenza, ma anche quanto è possibile risparmiare in bolletta grazie al fotovoltaico e quali altri azioni puoi compiere per massimizzare i risparmi. Se la premessa ti sembra interessante, mettiti comodo e buona lettura!

I numeri del caro bolletta

Negli ultimi mesi, le notizie sul caro bolletta hanno riempito le pagine dei quotidiani e gli spazi dei servizi televisivi, vista l’eccezionale portata dei rincari.

Per le famiglie italiane nel primo trimestre 2022, le bollette di elettricità nel mercato tutelato sono aumentate del 55%, e quelle del gas del 41,8%.

In partica, una famiglia tipo, con 2.700 kWh di consumo annuo e con 3 kW di potenza, in regime di tutela, ha visto mutare il costo dell’energia nel seguente modo:

Fornitura2° trimestre 20212° Trimestre 2022
Energia elettrica20,83 cent/kWh41.34 cent/kWh

Come si evince, il prezzo è raddoppiato.

Fornitura2° trimestre 20212° Trimestre 2022
Gas73,42 cent/kWh123,62 cent/kWh

In questo caso gli aumenti toccano il +70%.

Ciò significa che le bollette per l’energia segnano in media +334 €, mentre quelle del gas +610 €.

Chiaramente, la situazione si aggrava maggiormente nel caso di realtà più energivore, come quella delle imprese (per approfondire leggi l’articolo Caro bolletta: cosa possono fare le aziende?).

Le più colpite sono le aziende che necessitano di grandi quantità di energia per lavorare le materie prime, quindi metalli, ma anche carta, legno, gomma-plastica, con aumenti che vanno dal 200 fino al 400%.

Anche le stesse attività come teatri, cinema, centri commerciali, centri estetici, ristoranti e così via, sono schiacciate dal peso degli aumenti in bolletta. Pensiamo ad esempio al settore alimentare, dove l’aumento del prezzo del gas si riflette sul costo dei fertilizzanti e sul riscaldamento delle serre.

E a proposito di riscaldamento, lo stesso vale per alberghi, grandi uffici ecc

Allora quanto può essere impattante il caro bolletta sulle Pubbliche Amministrazioni? L’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) stima che per le amministrazioni comunali vi sia stato aggravio di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro.

Boom di richieste per il fotovoltaico

Come abbiamo visto, i numeri sono enormi e talvolta hanno conseguenze drammatiche.

Come siamo arrivati a ciò?

Il lockdown ha fermato consumi e quindi produzione, così quando tutto è ripartito le riserve si sono rivelate insufficienti. Poi nel quarto trimestre del 2021, a causa delle tensioni tra Mosca, Ucraina e Nato, la Russia ha ridotto le forniture del 25%. Ma la tempesta perfetta si è raggiunta con la guerra in Ucraina e con le minaccia della chiusura dei rubinetti del gas russi.

Se avessimo aumentato la produzione di gas e diversificato di più, probabilmente, staremo meglio, forti di una maggiore sicurezza energetica. Ma saremo stati anche più forte economicamente? Probabilmente no, allora era davvero la scelta più conveniente.

Ma oggi, appunto, le condizioni sono nettamente diverse, come le possibilità.

Per questo, come anticipato nelle righe precedenti, sempre più persone stanno decidendo di sfruttare nuovi strumenti, anziché affidarsi a quelli che hanno funzionato in passato.

Uno di questi è l’impianto fotovoltaico.

Questo tipo d’impianto, presente sul mercato ormai da molti anni, oggi offre altissime prestazioni e notevoli vantaggi. Basti pensare che nel tempo si è passati da pannelli fotovoltaici che producevano circa 200 watt/ora agli attuali che producono oltre 400 watt/ora.

Inoltre, i sistemi di gestione sono molto più efficienti rispetto ai vecchi apparati e permettono di controllare da smartphone produzione, consumi ecc.

Ma oltre ad essere migliorata l’efficienza dei pannelli e la gestione dell’impianto, sono cambiate le abitudini e le esigenze delle famiglie italiane.

Infatti, oggi un impianto fotovoltaico, viene usato per alimentare la climatizzazione degli ambienti e persino per ricaricare gli autoveicoli elettrici, grazie anche alle batterie di accumulo, anch’esse sempre più performanti.

In questo particolare momento, grazie ai bonus fiscali (Superbonus e Sconto in fattura), installare l’impianto fotovoltaico appare ancora più vantaggioso, forse anche troppo…

Sappiamo che i suddetti incentivi, che sono stati infatti il motore di questa crescita, hanno innescato al contempo, un forte aumento dei costi delle materie prime e notevoli ritardi nelle consegne, motivo per cui le imprese faticano a soddisfare la domanda.

Altre soluzioni per risparmiare in bolletta

Come anticipato nel paragrafo precedente, l’impianto fotovoltaico, oggi, è particolarmente conveniente perché viene impiegato per soddisfare più tipologie di consumi, ma per massimizzare il risparmio in bolletta il “segreto” è abbattere gli sprechi.

Meno sprechi ci sono, minore è il fabbisogno energetico; quindi, più energia (prodotta dal fotovoltaico) è possibile stoccare o rivendere in rete.

Per abbattere gli sprechi energetici il primo intervento da considerare, per ordine e per importanza, è l’isolamento termico dell’involucro edilizio, quindi la realizzazione del famoso “cappotto”. Questo primo, e fondamentale, intervento è in grado di ridurre le dispersioni del 40-50%.

Altro passo importante, mirato anch’esso a contenere le dispersioni termiche, è la sostituzione degli infissi, spesso portatori di spifferi, che oltre a rendere gli ambienti meno confortevoli, comportano ulteriori sprechi energetici.

Questo miglioramento, oltre a conferire maggiori comfort e un concreto abbattimento dei rumori esterni, può assicurare circa +10% di risparmio in bolletta.

Una volta efficientati questi aspetti possiamo passare alla valutazione del nuovo sistema di climatizzazione invernale e/o estivo.

In questo caso, la tradizionale caldaia può essere con un impianto a pompa di calore con il quale soddisfare sia la climatizzazione invernale che estiva, o ibrido a pompa di calore.

Sempre per quanto concerne l’impianto di climatizzazione, è buona norma dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione della temperatura che eviti inutili picchi di potenza e che permetta di programmare i consumi in base alle proprie abitudini, quindi installare sistemi di termoregolazione evoluti così da impostare la temperatura media che desideriamo per i nostri ambienti.

Le potenzialità variano da caso a caso, in base alla collocazione geografica dell’edificio, all’epoca di costruzione dell’edificio, alla tipologia costruttiva e agli impianti installati.

Generalmente possiamo affermare che gli impianti a pompa di calore abbinati al fotovoltaico, permettono di risparmiare, mediamente, circa il 70% rispetto alla caldaia tradizionale.

Come abbiamo approfondito nell’articolo Incentivi per l’efficienza energetica in ambito residenziale, la guida rapida, tutti gli interventi sopra elencati, si autofinanziano in breve tempo attraverso i risparmi prodotti, ma per agevolare maggiormente la loro diffusione, sono fortemente incentivati dai bonus fiscali.

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