Cappotto termico per l’abitazione: cos’è, a cosa serve, quali incentivi sono previsti

13 Luglio 2020 | Efficienza Energetica Incentivi

Il cappotto termico è la soluzione più efficiente per isolare in maniera ottimale le superfici dell’edificio. In cosa consiste questo intervento? Quali benefici porta? Quali incentivi sono previsti?

Quando sulle pareti della propria abitazione si percepisce freddo o addirittura o sono visibili i segni di muffe e condense, la soluzione a cui subito si pensa è il cappotto termico.

Effettivamente il cappotto termico è l’intervento di efficienza energetica più efficace per queste problematiche perché funge da barriera protettiva, proteggendo l’edifico dalle dannose dispersioni di calore.

Nonostante ciò, sono moltissimi a rinunciare alla realizzazione di tale intervento. Perché?

I costi da sostenere sono notevoli, inoltre vi sono situazioni dove può essere complesso intervenire e altre dove è necessario il consenso di altri soggetti (vedi in condominio).

In molti casi queste criticità spingono l’utente a rimandare l’intervento, alimentando così il cattivo livello di salubrità degli ambienti e al contempo, lo spreco energetico.

Ecco perché ho deciso di scrivere questo articolo: per aiutare queste persone a prendere coscienza dei reali benefici di questo intervento di efficienza energetica (in ogni situazione), grazie anche all’incredibile opportunità dell’Ecobonus 110%.

Continua a leggere l’articolo per capire meglio cos’è il cappotto termico, quali tipologie esistono e come averlo gratis!

Cappotto termico, cos’è e a cosa serve

La procedura d’installazione del Cappotto termico consiste nell’applicazione sulle pareti di stati di materiali isolanti che possono essere sintetici come il PVC, o naturali come la fibra di legno/vetro o la lana di roccia. Questo sistema se realizzato a regola d’arte permette di ottenere un ottimale isolamento termico e acustico.

Per quanto concerne l’isolamento termico, questa soluzione, durante il periodo invernale permette di ottenere una temperatura costante per tutto il giorno perché l’isolamento esterno e il calore accumulato dai muri mantengono invariato il bisogno termico dell’abitazione.

Così d’estate: un alto livello di isolamento dell’edifico permette di ridurre concretamente la quantità di energia termica necessaria per abbassare la temperatura, a beneficio della qualità dell’aria e dei consumi elettrici necessari per raffrescare gli ambienti.

Oltre a garantire un ottimale termoregolazione, il cappotto termico elimina la formazione dei dannosi ponti termici, ovvero quelle zone in cui si manifestano delle discontinuità termiche tra il flusso di calore interno e quello esterne, molti comuni ad esempio negli angoli delle stanze.

Un buon isolamento termico è essenziale dunque per il comfort degli ambienti, per la salubrità ambientale e per l’igiene. Al contempo si ottengono altrettanti benefici sul piano economico.

Infatti, è dimostrato che un buon isolamento termico sulle murature può ridurre le perdite di calore fino al 70-80% (a seconda del livello di partenza e dell’intervento realizzato).

A quanto può ammontare il risparmio in bolletta? L’ Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha calcolato che l’isolamento delle pareti con il cappotto termico permette un risparmio energetico del 20% annuo nella bolletta e che per questo il costo dell’intervento potrebbe essere recuperabile in 8-9 anni.

Cappotto termico, quali tipologie esistono

Il cappotto termico può essere realizzato all’interno o all’esterno dell’abitazione.

Il cappotto interno viene solitamente installato nel caso di un’abitazione in condominio o soggetta a vincoli architettonici. La posa consiste nell’applicazione degli strati di isolamento alle pareti interne dell’abitazione.

I vantaggi di questa soluzione sono la semplicità di posa in opera, la fattibilità d’intervento in qualunque situazione, la possibilità di realizzazione su parti parziali dell’abitazione e il costo, nettamente inferiore rispetto al cappotto esterno.

L’obiettivo di questo intervento è quello di contrastare la formazione di muffe e condense ma esiste il forte rischio di ottenere l’effetto opposto: il cappotto interno riduce il flusso di calore dall’interno verso l’esterno e abbassa la temperatura originale nella parete esterna. Quindi la parete esterna resta più fredda e fra questa e l’isolamento interno può verificarsi il calo di temperatura sotto il punto di rugiada con conseguente condensa invernale.

Il cappotto esterno invece è un intervento di isolamento completo che richiede tempi di installazione più lunghi e maggiori costi ma assicura una migliore coibentazione termica, quindi maggiore salubrità e maggiore risparmio energetico, il tutto senza togliere spazio dagli ambienti (conseguenza inevitabile dell’isolamento interno).

L’Ecobonus 110% per il cappotto termico

I benefici del cappotto termico sono dunque incontrovertibili, ma che tipo d’investimento occorre sostenere?

Il costo varia in relazione alla superficie interessata e ai materiali impiegati i quali si differenziano per spessore e sostanza (poliuretano espanso piuttosto che i più pregiati sughero, fibra di legno e vetro granulare).

Sulla base di questi aspetti, il prezzo della fornitura e posa in opera del cappotto termico si attesta dai 40 ai 100 euro al mq.

A questo poi, occorre aggiungere il costo della consulenza specialistica del tecnico professionista volta a dimensionare correttamente la tipologia di coibentazione necessaria e la predisposizione del ponteggio.

Ecco perché il costo per realizzare il cappotto termico dell’edificio in molti casi può essere un problema.

Per questo sono presenti da anni in Italia, forme d’incentivazione volte ad aiutare il contribuente nella realizzazione dell’isolamento termico.

Trattasi dell’Ecobonus: la detrazione che permette al contribuente di recuperare fino al 65% delle spese sostenute in 10 anni. Un buon aiuto che non ha prodotto però i risultati desiderati.

Ai fini di incentivare concretamente la diffusione degli interventi di efficientamento energetico nelle abitazioni il Decreto-Legge 19/05/2020, n.34 ha introdotto il nuovo Ecobonus 110%.

In particolare, il comma 1a specifica la possibilità di accedere alla detrazione fiscale del 110% per tutti gli interventi di isolamento termico che hanno per oggetto “le superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo”.

Non solo la realizzazione di tale intervento permette di realizzare gratis anche altri interventi di efficientamento ammessi all’Ecobonus 110%, come ad esempio il rifacimento della facciata e/o del tetto.

Le condizioni per accedere a questa incredibile forma d’incentivazione sono: il rispetto dei Criteri Ambientali Minimi (CAM): “i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato” (fonte www.minambiente.it); il miglioramento di due classi energetiche dell’edificio.

Attenzione, per la piena operatività dell’Ecobonus 110% occorre attendere fino al 19 luglio per la conversione del Decreto in Legge e poi a seguire i provvedimenti attuativi da parte dell’Agenzia delle Entrate (che richiederanno minimo altri 30 giorni).

Il nostro consiglio quindi è sfruttare questo periodo di transizione per informarsi presso gli specialisti del settore, in merito alla diagnosi energetica, strumento cardine per individuare i “malesseri” energetici dell’edificio e per formularne la “cura”.

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