Conto Termico 2.0, quali soggetti hanno colto l’opportunità e come

9 Maggio 2022 | Incentivi

Il GSE S.p.A. ha aggiornato il Contatore del Conto Termico 2.0: lo strumento che monitora l’andamento dell’incentivo. Quanto è stato impiegato fino ad oggi e quante risorse restano? Che ruolo può avere nella lotta al caro bollette?

Grazie agli incentivi come il Conto Termico 2.0, oggi è più semplice investire negli interventi efficienza energetica, per le famiglie, imprese o Pubbliche Amministrazioni.

La parte più complessa è individuare gli interventi davvero efficaci per le proprie esigenze, soprattutto quando si ha a che fare con grandi consumi energetici, come nel caso di imprese e Comuni.

In questi casi può essere necessario del tempo per valutare la concreta realizzazione dell’operazione, tenuto conto anche della necessità di trovare supporto per l’investimento. Spesso i progetti vengono tenuti per così tanto tempo fermi sulla scrivania che nel frattempo decadono le condizioni che lo rendevano conveniente.

Già perché la norma cambia, e anche gli incentivi si esauriscono o vengono sostituiti da dei nuovi.

Se anche tu hai un progetto di questo tipo e ti stai chiedendo se l’incentivo del Conto Termico è ancora disponibile, questo articolo fa al caso tuo.

Devi sapere che proprio in questi giorni è stato aggiornato con i dati ufficiali, il contatore del Conto Termico 2.0: lo strumento operativo che consente di visualizzare online tutti i dati relativi all’incentivo.

In questo spazio analizzeremo i numeri dell’incentivo: quante richieste sono state pervenute al GSE S.p.A., per quali tipologie d’intervento, quante risorse sono state impiegate e quante sono ancora disponibili.

Inoltre, ti forniremo qualche suggerimento per massimizzare i risparmi in bolletta grazie proprio al Conto Termico 2.0.

Se la premessa ti sembra interessante, mettiti comodo e buona lettura!

Conto Termico 2.0, perché conviene?

Il Conto Termico 2.0 è l’incentivo introdotto con il D.M. 28/12/2012 al fine di incrementare l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

È rivolto alle Pubbliche Amministrazioni ma anche ad imprese e privati. Ai primi sono destinati 200 milioni di risorse, ma i fondi messi a disposizione per aziende e cittadini sono altrettanto cospicui: ben 700 milioni.

Il contributo disposto dal Conto Termico 2.0 copre fino il 65% dei costi e le modalità in cui è possibile ottenerlo sono molto vantaggiose: Il limite massimo per l’erogazione degli incentivi in un’unica rata è di 5.000 euro (diversamente vengono spalmati su più rate) e i tempi di pagamento sono all’incirca di 2 mesi, semplicemente tramite bonifico.

Quindi a differenza della classica detrazione fiscale, il Conto Termico 2.0 permette di recuperare gran parte dell’investimento e in tempi rapidi.

I numeri aggiornati del Contatore del Conto Termico 2.0

Il Contatore del Conto Termico 2.0 viene aggiornato mensilmente sull’apposito portale e riporta “l’impegno di spesa annua cumulata degli incentivi (definito nell’art. 2 del D.M. 16/02/2016), calcolato come sommatoria delle rate di incentivi che il GSE si impegna a riconoscere per ciascun anno per tipologia di Soggetto Ammesso (PA, Privati) e per modalità di accesso (Accesso Diretto, Prenotazione) così da poter monitorare i limiti di spesa definiti ai sensi del D.M. 16/02/2016 e la relativa disponibilità residua di incentivi” (fonte report GSE S.p.A.).

Attraverso un grafico dettagliato e dinamico, mostra le risorse impegnate nell’anno corrente e la variazione dall’ultimo aggiornamento riconducibile agli incentivi riconosciuti nell’ultimo mese. Il costo si riferisce alle richieste ammesse agli incentivi del Conto Termico, includendo anche gli incentivi in attesa di erogazione.

Si possono visualizzare i dati operativi ed economici di dettaglio che caratterizzano il meccanismo incentivante, tra questi il numero di richieste pervenute, distinte sulla base degli esiti del processo di valutazione (ammesse, non ammesse o in lavorazione).

I dati vengono differenziati per:

  • soggetti richiedenti PA, che comprendono sia le pubbliche amministrazioni che gestiscono direttamente la richiesta di incentivi con il GSE sia quelle che si avvalgono di ESCO;
  • soggetti Privati, ovvero privati cittadini e piccole medie imprese.

Vediamo dunque i numeri appena aggiornati dal Contatore del Conto Termico 2.0.

L’impegno di spesa complessivo stimato per l’anno in corso è di 260 milioni di euro di cui 106 per interventi di privati e circa 154 per quelli realizzati dalla PA (di questi 58 milioni mediante prenotazione).

Il Contatore evidenzia un incremento dell’impegno di spesa di circa 17 milioni di euro rispetto al mese precedente.

Relativamente al 2021, l’impegno di spesa ammonta complessivamente a 326 milioni di euro di cui 230 per interventi di privati e 96 per quelli realizzati dalla PA.

Dall’avvio del meccanismo (2013) al 1° aprile 2022, sono pervenute circa 521 mila richieste di incentivi e impegnati 1 miliardo e 628 milioni di euro di cui:

  • 540 milioni di euro per interventi realizzati dalla PA;
  • 1 miliardo e 88 milioni di euro per interventi realizzati da privati.

Dunque, gli importi impegnati rientrano nei limiti di spesa annui previsti per privati (700 milioni), PA (200) e prenotazioni (100), e ancora una volta confermano il grande potenziale inespresso del meccanismo, visto che i fondi sono stati impiegati solamente in minima parte.

Come sfruttare l’incentivo per contrastare il caro bolletta

Gli incredibili aumenti in bolletta hanno messo in serie difficoltà la maggior parte dei consumatori di energia, siano questi famiglie, imprese o Pubbliche Amministrazioni.

Il Governo promette delle misure mirate a contenere l’emergenza, ma quando arriveranno? Saranno sufficienti? E nel frattempo?

Nel web le guide come “risparmiare in bolletta con pochi semplici accorgimenti” hanno fatto il boom di click, ma come è facile immaginare, per ottenere concreti risparmi le considerazioni da fare sono di bel altra natura.

Ovvero: quanta energia consumano i miei impianti? Quanta ne sprecano? In che stato di salute verte l’involucro del mio immobile?

Se si decide di intervenire su questi aspetti, i risparmi conseguibili sono decisamente rilevanti e si ottengono, al contempo, grandi benefici in termini di comfort, sicurezza e valorizzazione dell’immobile.

I più, questi interventi sono fortemente incentivati dai bonus, come il Conto Termico 2.0.

In ambito domestico e aziendale, l’incentivo promuove la sostituzione del vecchio impianto di climatizzazione invernale con uno dei seguenti impianti: caldaia o stufa a biomassa, scalda acqua a pompa di calore, pompa di calore, impianto ibrido a pompa di calore. Inoltre, viene incentivato anche la sostituzione o nuova installazione dell’impianto solare termico, con cui produrre acqua calda sanitaria in maniera pulita e gratuita.

In ambito pubblico invece, è ancora più conveniente perché incentiva persino l’isolamento termico e la sostituzione degli infissi (per approfondire leggi l’articolo Conto Termico per le Pubbliche Amministrazioni: l’incentivo a fondo perduto cumulabile con altri contributi).

Gli strumenti per contrastare il caro energia ci sono, sta a noi approfittarne.

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