Conto Termico 2.0: l’incentivo per l’efficientamento energetico delle aziende

16 Giugno 2021 | Incentivi

Sono attive diverse forme di agevolazione fiscale per gli interventi di efficienza energetica nelle aziende, una delle più convenienti è senza dubbio il Conto Termico 2.0: l’incentivo che ripaga fino il 65% dei costi e in tempi rapidi.

L’imprenditore di oggi conosce bene lo stretto legame tra benessere e consumo di energia.

Gestire in maniera efficiente gli strumenti energivori della propria azienda significa garantirsi adeguate prestazioni produttive e di comfort, al giusto costo.

Garantire questo equilibrio, però, diventa impossibile con impianti energivori obsoleti, soprattutto in presenza di uno scarso isolamento delle superfici.

In questi casi occorre intervenire con specifici interventi di efficienza energetica che, ovviamente, richiedono ingenti investimenti iniziali.

Questo aspetto scoraggia molti imprenditori, i quali temono soprattutto per i lunghi tempi di ritorno dell’investimento.

In Italia, fortunatamente, le aziende possono usufruire di un’ampia varietà di incentivi che riguardano l’efficienza energetica e la promozione delle energie rinnovabili.

Uno dei più appetibili è senza dubbio il Conto Termico 2.0: l’incentivo che ripaga fino il 65% dei costi, in tempi rapidi e con un semplice bonifico.

Per scoprire quali interventi sono incentivati per le aziende e quindi quanto conviene, continua la lettura di questo articolo.

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Conto Termico per aziende: cos’è e perché conviene

Il Conto Termico è stato introdotto con il D.M. 28/12/2012 al fine di incentivare gli interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.

Inizialmente, però, conteneva alcune criticità che ne limitavano l’applicazione.

Così, per favorire la concreta operatività è stata disposta la modifica del meccanismo incentivante tramite il Decreto Interministeriale 16 febbraio 2016, che ha portato alla nascita del Conto Termico così come lo conosciamo ora, ovvero nella versione 2.0.

Il Conto Termico 2.0 si rivolge alle Pubbliche amministrazioni, ma anche privati e, appunto, aziende. I fondi stanziati sono così disposti: 900 milioni di euro annui, di cui 200 destinati alle Pubbliche amministrazioni.

Incentiva fino il 65% delle spese sostenute ed eroga il contributo tramite bonifico: il limite massimo in un’unica rata è di 5.000 € e i tempi di pagamento sono all’incirca di 2 mesi, mentre con importi maggiori, viene erogato in rate costanti annuali per un periodo che va dai 2 ai 5 anni.

Il Conto Termico 2.0 è dunque particolarmente appetibile rispetto alle altre forme di agevolazione fiscale perché permette di recuperare gran parte dell’investimento e in tempi rapidi.

Per le aziende, questo incentivo può rappresentare un importante aiuto perché facilita l’acquisto di impianti efficienti che garantiscono maggiori prestazioni e immediati risparmi in bolletta, da destinare alla crescita della propria attività.

Conto Termico per le aziende: quali interventi rientrano?

Il Conto Termico 2.0 incentiva al 50% la Diagnosi Energetica: il documento che racchiude al suo interno i dati relativi a tutti i processi che incidono sui costi energetici. Si tratta dunque del primo passo da compiere per progettare l’intervento di efficienza energetica mirato per massimizzare i risultati in termini di prestazioni e di risparmio energetico, tenendo conto della fattibilità tecnica e della convenienza economica.

Gli interventi incentivati per privati e imprese vengono sostenuti nella misura del 65% e riguardano sempre la sostituzione del vecchio impianto di climatizzazione con:

N.B. In nessun caso il Conto Termico 2.0 inventiva nuove installazioni.

Gli interventi oggetto dell’incentivo devono far parte del Catalogo degli apparecchi idonei curato dal Gestore dei Servizi Energetici-GSE SpA, il quale tiene conto “dell’evoluzione della normativa tecnica di settore, nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento e tutela del libero mercato dei prodotti, fermo restando il valore esemplificativo e non esaustivo dei prodotti in elenco” (fonte gse.it).

Conto Termico per le aziende: come richiedere l’incentivo

Le aziende possono richiedere il Conto Termico 2.0 unicamente a seguito del completamento dei lavori.
Tale richiesta può pervenire attraverso due modalità:

  • dal soggetto responsabile, ovvero colui che ha sostenuto le spese dell’intervento e che dispone dell’edificio/unità immobiliare su cui l’intervento e/o la misura di efficienza energetica è stata realizzata;
  • da una Energy Service Company – ESCo che abbia stipulato con il soggetto responsabile un contratto di servizio energia o di prestazione energetica

In quest’ultimo caso, dal 19 luglio 2016 possono presentare richiesta di incentivazione al GSE solamente le ESCo in possesso della certificazione, in corso di validità, secondo la norma UNI CEI 11352.

Conto Termico per le aziende: le pratiche

Le aziende che intendono presentare le pratiche per l’accesso al Conto Termico 2.0 in veste di soggetto responsabile devono, per prima cosa, predisporre una voluminosa documentazione contenente:

  • la dichiarazione della dimensione dell’impresa come da normativa;
  • la dichiarazione del fine lavori redatta o dal soggetto responsabile (scaricabile a questo link alla voce Modello 6) o da un tecnico abilitato;
  • schede tecniche degli strumenti installati;
  • certificazione del produttore degli elementi impiegati;
  • fatture e bonifici delle spese sostenute come stabilito dalle regole applicative del Conto Termico 2.0 e consultabili attraverso questo link);
  • documentazione fotografica attestante l’intervento sostenuto come stabilito dalle regole applicative del Conto Termico 2.0;

Con questi documenti alla mano il soggetto responsabile può procedere alla presentazione della richiesta per accedere al Conto Termico 2.0.

Quindi deve registrarsi nell’area clienti del gse.it dove gli verrà chiesto di identificarsi in base alla tipologia di utente.

Una volta registrato, l’utente dovrà procedere alla richiesta di servizi che per il caso specifico si tratta di FER-TER Conto Termico.

Una volta selezionata l’attivazione del servizio l’utente verrà indirizzato al portale dedicato al Conto termico.

A questo punto, aprendo la sezione Nuova richiesta, si avvierà la vera procedura.

All’utente sarà chiesto di indicare il tipo d’impresa a cui appartiene e di inserire tutti dati relativi alla gestione dell’immobile.

Quindi selezionerà la procedura di accesso diretto dove gli sarà richiesto tutti i dati relativi al tipo d’intervento che è stato eseguito. A questo punto il sistema verificherà la validità della richiesta e in caso di esito positivo formulerà un codice di richiesta.

Dunque, l’utente verrà reinvitato ad una nuova pagina, ovvero la scheda tecnica per l’accesso diretto.

In questa sezione gli verrà richiesto di inserire tutti i dati relativi all’impianto ante, all’impianto post, alla rendicontazione dei costi, ai dati generali e alla documentazione da allegare.

Quindi verrà formulata dal sistema una stima dell’incentivo, se soddisfa le aspettative, l’utente può procedere con la conferma.

A questo punto la richiesta dell’incentivo sarà bloccata e pertanto immodificabile.

Solo a questo punto l’utente potrà scaricare il contratto d’incentivo per procedere all’invio definitivo dell’istanza, per poi aspettare di ricevere l’esito del GSE SpA (positivo, richiesta d’integrazione oppure negativo).

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Le pratiche necessarie per accedere al Conto Termico 2.0 sono dunque piuttosto complesse, sia per la mole di documenti che occorre reperire sia per la rigidità del meccanismo che potrebbe decretare un esito positivo come negativo della richiesta.

Nel caso peggiore, quindi, l’imprenditore potrebbe vivere la spiacevole situazione di procedere con l’efficientamento dei suoi impianti senza poter recuperare velocemente buona parte dell’investimento come invece sperava.

Questa è una delle principali ragioni che rende il Conto Termico 2.0 ancora così poco sfruttato.

Nonostante ciò, rappresenta l’opportunità più vantaggiosa per le aziende che intendono investire nell’efficienza energetica, soprattutto se supportate da un ESCo.

Per questo RiESCo aiuta le imprese a valutare gli interventi di efficienza energetica più efficaci per il caso specifico, sfruttando gli incentivi più convenienti, come il Conto Termico.

L‘offerta di RiESCo, in particolare, si differenzia da altre presenti sul mercato perché garantiamo e scontiamo subito in fattura il valore dell’incentivo, sollevando l’imprenditore da qualsiasi onere o preoccupazione.

Per quest’ultimo quindi nessun rischio di rigetto della pratica, nessuna dilazione dell’incasso, nessun periodo di attesa.

Se pensi che questa formula possa fare al caso tuo noi ci siamo!

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