Conto Termico: l’incentivo per finanziare l’efficientamento delle scuole

14 Giugno 2023 | Incentivi

Il Conto Termico 2.0 incentiva fino al 100% delle spese relative all’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili negli edifici scolastici. Cosa deve sapere la Pubblica Amministrazione per assicurarsi l’incentivo e nessuna preoccupazione?

Le Pubbliche Amministrazioni conoscono bene l’importanza di essere vicini alle proprie scuole, luoghi fondamentali per la comunità, garantendo agli alunni e al personale impiegato, ambienti sicuri, salubri, confortevoli ed efficienti.

Nel concreto, però, la burocrazia e la possibilità di reperire le risorse economiche necessarie, fanno sì che la maggior parte delle scuole italiane, verta in un cronico stato di inefficienza.

In questo contesto gli incentivi statali, come il Conto Termico, si collocano come uno strumento fondamentale per finanziare la riqualificazione. Senzail giusto supporto, però, le amministrazioni difficilmente possono sfruttarne le potenzialità.

Il Conto Termico, infatti, rappresenta un’opportunità estremamente ghiotta per efficientare le scuole in quanto, se sussistono determinate condizioni, sostiene fino al 100% dei costi relativi all’incremento dell’efficienza energetica, anche attraverso l’impiego delle rinnovabili.
In ogni caso, può essere cumulato con altri fondi, regionali o di altra natura, per arrivare a coprire il 100% dei costi.

Accedere all’incentivo, però, è complesso perché occorre presentare una voluminosa documentazione che, se redatta erroneamente, può portare al rigetto della pratica.

La chiave è affidarsi alle figure giuste, che oltre ad individuare gli interventi più efficaci, possano garantire e scontare subito il valore del Conto Termico, sollevando l’amministrazione da ogni rischio e liberando il proprio ufficio tecnico da ogni onere.

Per scoprire meglio i vantaggi del Conto Termico e quali sono le figure in grado di offrire queste garanzie, continua la lettura di questo articolo fino alla fine.

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Riqualificazione energetica delle scuole, i principali vantaggi.

Gli edifici scolastici statali in Italia sono circa 40.000, popolati da oltre 8 milioni di studenti e 1 milione di docenti. Due terzi di questi edifici sono stati costruiti prima del 1976 e poco meno di un quarto addirittura tra il 1946 e il 1960.

Secondo i dati registrati dal Miur, relativi al periodo 2018-2019, dei circa 40.000 edifici scolastici il 58,9% ha realizzato interventi di efficienza energetica, distribuiti, per lo più, nel Nord Italia.

Aumentare le prestazioni energetiche nelle scuole è essenziale per assicurare maggiore confort a chi vive determinati ambienti e oggi, più che mai, per alleggerire i bilanci delle Pubbliche Amministrazioni.

Infatti, tenuto conto dell’attuale scenario energetico risulta di fondamentale importanza attuare miglioramenti diffusi e rapidi per ridurre sì, i costi relativi ai consumi, ma anche quelli riferiti alla manutenzione degli impianti, soprattutto in quelle realtà più strutturate che dispongono al loro interno della mensa e degli impianti sportivi.

Quali interventi incentiva il Conto Termico e come?

Il Conto Termico è stato introdotto con il D.M. 28/12/2012 al fine di incrementare l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. È rivolto alle Pubbliche Amministrazioni ma anche a imprese e privati.

Come accennato, tale contributo può coprire fino al 100% dei costi sostenuti per l’intervento di efficienza energetica che, nel caso di strutture appartenenti la Pubblica Amministrazione, può riguardare:

  •  il miglioramento dell’isolamento termico dell’involucro edilizio;
  •  la sostituzione di infissi e pannelli vetrati con altri a minor dispersione termica e introduzione di schermature;
  •  la sostituzione dei sistemi per l’illuminazione con sistemi più efficienti;
  •  la sostituzione dei sistemi per la climatizzazione con tecnologie ad alta efficienza;
  •  la produzione di energia termica da fonti rinnovabili;
  •  l’introduzione di sistemi avanzati di controllo e gestione dell’illuminazione e della ventilazione.
  • La trasformazione di edifici esistenti in edifici a energia quasi zero.

Il meccanismo copre in ogni caso il 100% dei costi della Diagnosi Energetica effettuata per determinare gli interventi da eseguire ed è cumulabile con altri finanziamenti pubblici (anche statali), a patto che la somma dei contributi pubblici non superi il 100% del costo degli interventi.

N.B.: Per usufruire del 100% dell’incentivo, la spesa dell’intervento deve essere inferiore o uguale al contributo massimo previsto dal Conto Termico.
Inoltre, la proprietà dell’immobile deve appartenere alla Pubblica Amministrazione e alla categoria catastale B/5.

Il Conto Termico può essere richiesto attraverso due modalità:

  • per accesso diretto dopo entro 60 gg dalla fine dei lavori;
  • tramite prenotazione, dunque, prenotando l’incentivo prima ancora che l’intervento sia realizzato.

Gli interventi devono essere realizzati utilizzando esclusivamente apparecchi e componenti di nuova costruzione e devono essere correttamente dimensionati in funzione dei reali fabbisogni di energia termica.

Ostacoli del Conto Termico

Per accedere al Conto Termico occorre seguire un iter molto complesso e produrre una copiosa documentazione contenente:

  • dichiarazione della dimensione dell’impresa come da normativa;
  • dichiarazione del fine lavori redatta o dal soggetto responsabile (scaricabile a questo link alla voce Modello 6) o da un tecnico abilitato;
  • schede tecniche degli strumenti installati;
  • certificazione del produttore degli elementi impiegati;
  • fatture e bonifici delle spese sostenute come stabilito dalle regole applicative del Conto Termico 2.0 (consultabili attraverso questo link);
  • documentazione fotografica attestante l’intervento sostenuto come stabilito dalle regole applicative del Conto Termico 2.0.

Se vuoi scoprire nel dettaglio come funziona la presentazione della richiesta di accesso all’incentivo, puoi attraverso questa guida che spiega la procedura step by step Conto Termico: esempio di pratica e modulistica.

Una volta presentata la richiesta di accesso al Conto Termico, il GSE S.p.A. (organo che regolamenta il controllo e la fruizione del contributo) condividerà con il soggetto responsabile (colui che ha presentato la domanda) l’esito della verifica: accettazione/rigetto/richiesta d’integrazione.

Dunque, dopo aver impiegato così tante energie prima nella raccolta della documentazione necessaria e poi, nella presentazione della domanda, magari a lavori già avviati, l’amministrazione potrebbe ritrovarsi senza contributo.

Allungando drasticamente i tempi di ritorno dell’investimento.

RiESCo per il Conto Termico e l’efficienza energetica nelle scuole

RiESCo in quanto Energy Service Company certificata UNI CEI 11352:2014 ISO 9001, conosce bene la complessità del Conto Termico, allo stesso tempo, riconosce in questo incentivo, un’incredibile opportunità per riqualificare energeticamente gli edifici scolastici.

Operiamo con il Contratto di Prestazione Energetica, EPC, e ci facciamo carico di tutte le fasi dell’operazione, ovvero:

  • progettazione delle soluzioni di efficienza energetica;
  • ottenimento dell’incentivo;
  • cofinanziamento dell’intervento;
  • realizzazione dell’intervento.

Dunque, RiESCo si occupa di tutta la pratica del Conto Termicoliberando così l’ufficio tecnico comunale dell’incombenza. Inoltre, garantisce l’ottenimento dell’incentivo, anticipandone il valore.

In questo modo la Pubblica Amministrazione è in grado di assicurarsi:

  • La progettazione mirata e altamente specialistica per riqualificazione energetica dell’edificio scolastico;
  • La realizzazione dell’intervento scontato dell’incentivo;
  • Nessuna pratica burocratica da gestire;
  • Nessun rischio di vedere rigettata la pratica dell’incentivo.

Vuoi conoscere i nostri casi di successo di Conto Termico per gli edifici scolastici e/o scoprire quanto potrebbe essere interessante per il tuo caso specifico, contattaci!

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