Certificati Bianchi per l’illuminazione a LED, quanto convengono?

11 Marzo 2020 | Incentivi

I Certificati bianchi o Titoli di Efficienza Energetica (TEE) rappresentano la certificazione dei risparmi conseguiti e un sostanzioso contributo economico capace di ripagare buona parte dell’investimento sostenuto per l’efficientamento LED.

La tecnologia LED ha inaugurato una nuova era dell’illuminazione con prestazioni, confort e risparmio mai raggiunti da altre tipologie di lampade.

Per questo molti privati, aziende e pubbliche amministrazioni, che ancora dispongono delle vecchie tecnologie, si stanno informando su come efficientare la propria illuminazione sfruttando le condizioni più vantaggiose.

Probabilmente anche tu sei tra questi e forse sarai già a conoscenza dei Certificati Bianchi (Titoli di Efficienza Energetica –TEE), l’incentivo a sostegno degli interventi di efficienza energetica.

Se hai già avuto modo di informarti su questa forma d’incentivazione, forse avrai avuto l’impressione che si tratta di un contributo tanto vantaggioso quanto complesso. Ed è proprio così!

Il riconoscimento economico può essere determinante per rendere l’illuminazione LED accessibile ai quei soggetti che diversamente non avrebbero le capacità finanziarie per sostenere l’intervento, è altrettanto vero però, che il sistema che regolamenta l’accesso è molto complesso e rigoroso.

In molti casi, queste caratteristiche portano chi intende effettuare l’installazione o il relamping LED, a procedere con l’intervento rinunciando all’opportunità dei Certificati Bianchi (o Titoli di Efficienza Energetica-TEE) e questo è un vero peccato.

La procedura è molto più complessa di una qualunque detrazione fiscale o di una richiesta di accesso a stanziamenti pubblici, ma è anche molto più vantaggiosa.

Per questo motivo ho deciso di scrivere questo articolo: per aiutare chi come te intende efficientare il proprio impianto d’illuminazione, a cogliere l’incredibile opportunità dei Certificati Bianchi, senza farsi scoraggiare dalla procedura.

Questo incentivo, che prima di tutto è una vera e propria certificazione di risparmio, permette di diventare attivi prima di tutto nel proprio interesse e poi in quello dell’ambiente.

Se vuoi capire meglio i vantaggi dell’illuminazione LED, quanto convengono i Certificati Bianchi e soprattutto come fare a richiederli senza dubbi o preoccupazioni, continua a leggere l’articolo.

I principali vantaggi dell’illuminazione LED

Quando nel 2014 fu assegnato il premio Nobel agli inventori dei LED (Ligh Emitting Diodes), gli stessi affermarono che questa tecnologia avrebbe salvato il mondo.

Non so dire se questo sia vero, quello è che certo è che questa tecnologia permette di combattere uno dei maggiori problemi che affligge la nostra società: la dipendenza dagli strumenti energivori aggravata dalla scarsità di risorse.

Un terzo dell’elettricità prodotta nel mondo è destinata all’illuminazione artificiale, considerando che la tecnologia LED per irradiare la stessa luce consuma mediamente il 70% in meno rispetto alle lampade tradizionali è facilmente deducibile l’entità di risparmio generato dal punto di vista energetico e della manutenzione.

Rispetto alla tecnologia tradizionale, la tecnologia LED emette la luce attraverso un chip elettronico chiamato diodo il quale genera luce istantanea e senza creare variazione di temperatura.

Questo permette di programmare la direzione del singolo fascio luminoso anziché proiettare luce sferica come le lampade tradizionali, non solo, è possibile controllare in maniera dinamica la gamma di colore ottenendo all’occorrenza, soluzioni innovative e di design.

Quindi la luce emessa da lampade LED è molto più precisa, efficace e versatile perché programmabile a seconda delle esigenze.

Altro aspetto chiave delle lampade LED: la durata.

Queste lampade sono progettate per durare 30-50-100 mila ore, rispetto alle 8-12 mila della tecnologia attuale

il che garantisce minore manutenzione e un risparmio immediato ma anche duraturo per tutta la vita utile della lampada.

Tutti questi vantaggi conducono a un beneficio finale ancora più grande: l’ecosostenibilità.

A differenza delle lampade tradizionali, le lampade LED non contengono al suo interno sostanze chimiche e il risparmio energetico che generano contribuisce ad una minore emissione di CO2 nell’atmosfera.

Perché i Certificati Bianchi per l’efficientamento LED?

Considerati questi vantaggi chi sceglierebbe di installare le lampade tradizionali anziché quelle LED? Semplicemente chi non può o non è disposto a sostenere l’investimento necessario.

Gli avanzamenti tecnologici hanno reso questa tecnologia economicamente più accessibile rispetto agli esordi, ma il dislivello di prezzo rispetto alle lampade tradizionali a volte resta.

Proprio per questo motivo sono utili i Certificati Bianchi o Titoli di Efficienza Energetica (TEE) anche l’efficientamento dell’illuminazione LED, così da incentivare coloro che intendono effettuare tale intervento attraverso la certificazione del risparmio e il riconoscimento di un sostanzioso contributo economico.

Certificazione del risparmio a parte, può sembrare un comune stanziamento di fondi volto alla promozione dei progetti di efficienza energetica, invece è molto di più.

Il principio su cui si basa il meccanismo dei Certificati Bianchi è quella di indicare ai distributori di energia elettrica e gas naturale, l’obbligo di realizzare progetti di efficienza energetica, così da poter computare in base a quanta energia è stata distribuita, la percentuale di interventi realizzati.

Dopo aver adempiuto all’obbligo, lo Stato riconosce a questi soggetti definiti obbligati, il contributo economico dei Certificati Bianchi.

Ma i grandi distributori di energia possono rispettare l’obbligo seguendo un’altra modalità: acquistando i Certificati bianchi da soggetti che hanno realizzato interventi di efficientamento senza essere soggetti all’obbligo, ovvero i soggetti volontari.

La compravendita dei Certificati Bianchi avviene all’interno del Gestore Mercati Energetici (GME) per questo vengono chiamati anche Titoli di Efficienza Energetica, perché negoziabili come dei veri e propri titoli economici.

Come forse avrai capito, questo incentivo viene erogato in relazione ai risultati di efficienza energetica e non in relazione alla spesa sostenuta. Infatti, maggiore sarà il risparmio energetico generato dall’intervento, maggiore sarà il numero dei Certificati Bianchi riconosciuti.

Certificati Bianchi, quanto e a chi convengono

Per tutte le ragioni che abbiamo analizzato sopra, l’illuminazione LED oggi rappresenta il trend tecnologico del settore e così sarà per il futuro con sistemi ancora più interconnessi e multifunzionali.

Anche questo fa sì che sempre più persone desiderino restare al passo e ottenere gli stessi risultati che altri prima di loro hanno raggiunto. Da questo punto di vista, l’illuminazione LED è un intervento allettante per tutti gli ambiti, domestico, aziendale e pubblica illuminazione.

Ma i Certificati Bianchi per l’illuminazione LED, quali ambiti riguardano?

Viene assegnato 1 Titolo di Efficienza Energetica (Certificato Bianco) ogni 5.347 kWh elettrici risparmiati e questo è valido per ogni settore, residenziale, aziendale e d’illuminazione pubblica.

Come è facile immaginare, i settori di maggiore interesse per i Certificati Bianchi sono l’illuminazione pubblica e quella aziendale, visti gli ampi margini di efficientamento e quindi di risparmio.

Quanto vale un Certificato Bianco?

Vale come certificazione del risparmio conseguito, quindi come prova incontrovertibile che l’intervento di efficienza energetica ha generato 5.347 kWh elettrici risparmiati.

In termini economici, il valore medio del singolo Certificato Bianco (Titolo di Efficienza Energetica-TEE) è fissato a 260,00 €, come da D.M. 11 gennaio 2018.

In termini ambientali, 1 TEE certificata 1 Tonnellata Equivalente di Petrolio risparmiata (TEP), ovvero 2,4 tonnellate di CO2 (anidride carbonica) non emesse nell’atmosfera, quindi il lavoro di 200 alberi risparmiato (UNFCCC, convenzione ONU sui Cambiamenti Climatici: 1 albero = 12kg/anno CO2).

Quanto convengono i Certificati Bianchi per l’illuminazione LED aziendale?

Per capirlo meglio, avvaliamoci del caso di successo per la nuova illuminazione LED – eseguita da RiESCo – per BRICO OK sede di Colle Val d’Elsa.

Abbiamo installato corpi luce da oltre 110-130 lm/W effettivi che per 11-12 ore al gg di attività, 360 gg all’anno, producono un consumo totale di 60.000 kWh contro i 180.000 kWh del consumo baseline (consumo di riferimento con lampade ordinarie). Risparmio del 65% (stima prudenziale).

Il risparmio energetico ottenuto è di 120.000 kWh (stima prudenziale), per cui abbiamo stimato 24 TEE.

24 TEE x 260 € (valore del singolo Certificato Bianco) equivale a 6.400,00 €/anno x 7 anni, totale 45.000,00 €.

Considerato l’investimento iniziale di circa 90.000 € che assicura, sulla spesa energetica, il risparmio di 24.000,00 €/anno, è previsto il rientro dell’investimento, ROI in 4 anni. Grazie ai Certificati Bianchi il ROI si riduce a 2 anni.

In questo modo l’azienda, oltre a garantirsi un risparmio energetico costante negli anni, riceverà il prezioso contributo economico dei Certificati Bianchi per 7 anni perché trattasi di nuova illuminazione, nel caso di relamping sarebbero stati 5 gli anni.

I Certificati Bianchi per l’illuminazione pubblica sono altrettanto vantaggiosi.

Innanzitutto, nel caso della pubblica, occorre precisare che efficientare significa sostituire l’armatura tradizionale del Punto Luce (PL) con armatura LED e non limitarsi a sostituire la lampadina.

Per questa operazione i costi variano dai 250,00 € ai 400,00 € a punto luce, a seconda della tipologia, delle potenze, dal livello di efficienza, dalla vita utile e dal tasso di guasto delle armature LED.

A questi costi vanno aggiunti poi quelli per l’adeguamento degli impianti alle norme vigenti in caso di impianti datati.

Considerato che questi impianti permettono di risparmiare fino l’80% rispetto alle lampade tradizionali, i tempi di rientro dell’investimento sono di circa 7-10 anni. Ma anche in questo caso avvaliamoci di un esempio concreto per capire meglio.

Certificati bianchi, come fare per ottenerli

Abbiamo parlato dei principali benefici dell’illuminazione LED e di quanto siano vantaggiosi i Certificati Bianchi, arriviamo dunque a capire perché il meccanismo è così complesso e come fare per accedervi senza oneri e preoccupazioni.

Poiché come ripetuto, questo contributo viene erogato in funzione del reale risparmio energetico conseguito, l’iter legato alla redazione del progetto e alla verifica dei risultati richiede competenze altamente specialistiche.

In poche parole, si tratta di un’operazione in grado di essere gestita soltanto da specialisti del settore.

Queste competenze talvolta possono non bastare e la causa è riconducile all’attuale crisi che sta vivendo il meccanismo stesso, messo a dura prova delle truffe che sono state perpetrate ai danni del GSE (organo preposto al controllo e alla gestione del meccanismo) e dalle relative misure correttive che non hanno prodotto i risultati veramente efficaci.

Per tutti questi motivi la soluzione per accedere al meccanismo dei Certificati Bianchi (Titoli di efficienza Energetica – TEE) è quella di affidarsi ad una ESCo certificata UNI CEI 11352:2014 (la quale attesta che la società in questione, possiede tutti i requisiti e le capacità per poter offrire ai propri clienti i servizi di efficienza energetica, in maniera chiara e trasparente) come RiESCo.

La quale si occuperà di redigere e il Progetto di Efficienza Energetica (PC), completo di verifiche illuminotecniche e di caricarlo sul portale del GSE SpA prima dell’inizio dei lavori. Tale progetto deve esplicitare i risparmi conseguibili tra lo stato ex-post ed ex-ante (rilevati almeno per 12 mesi con specifici contatori).

Dopo 12 mesi di risparmio, la ESCo si preoccuperà di misurare e verificare i risparmi effettivi, quindi di presentare al GSE SpA la Richiesta di Certificazione (RC) dei Risparmi effettivi con assegnazione dei TEE. A quel punto avverrà l’acquisizione e vendita dei TEE sul mercato, quindi l’incasso.

RiESCo gestisce l’intera procedura senza rischi per il cliente: in caso di approvazione della pratica – e RiESCo fino ad oggi ha il 100% di esiti positivi- ricava il proprio guadagna da una parte dell’incentivo ottenuto; in caso di rigetto della pratica si fa carico di tutti gli oneri legati all’impresa, sollevando il cliente da ogni preoccupazione.

Ora che sai tutto questo, quanto potrebbero essere vantaggiosi i Certificati Bianchi per la tua illuminazione LED?

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