Certificati Bianchi per il fotovoltaico: quali sono le condizioni attuali?

3 Febbraio 2020 | Incentivi

I Certificati Bianchi rappresentano una delle principali forme d’incentivazione dedicate agli interventi di efficienza energetica e sono stati determinati per una concreta diffusione del fotovoltaico in Italia. Adesso qual è la situazione?

Certificati Bianchi, contesto e finalità

I Certificati Bianchi, noti anche come Titoli di Efficienza Energetica (TEE), sono un importante meccanismo d’incentivazione dedicato alla promozione degli interventi di efficienza energetica.

Sono stati introdotti dai Decreti Ministeriali del 24 aprile 2001 e poi successivamente modificati dai Decreti Ministeriali del 20 luglio 2004 e aggiornati dal Decreto Ministeriale del 21 dicembre 2007.

L’obiettivo del meccanismo è quello di promuovere la riduzione del consumo di fonti primarie di energia mediante l’incremento dell’efficienza dei dispositivi di conversione energetica presso gli utenti finali.

La finalità in parole povere, è quella di contenere gli sprechi energetici così da immettere meno gas inquinanti nell’atmosfera per contribuire concretamente alla lotta ai cambiamenti climatici.

Il sistema che regola questo incentivo è atipico perché si alimenta con le azioni dei soggetti coinvolti. Mi spiego meglio…

A differenza delle più diffuse forme d’incentivazione, il meccanismo dei Certificati Bianchi certifica appunto, il risparmio conseguito attraverso l’efficientamento e premia chi ha realizzato l’intervento, con un contributo economico.

Si tratta di un incentivo che viene riconosciuto in relazione ai risultati di efficienza energetica generati con l’intervento e non in relazione alla spesa sostenuta: maggiore sarà il risparmio energetico generato dall’intervento, maggiore sarà il numero dei Certificati Bianchi riconosciuto.

Quanto valgono e come funziona lo schema dei Titoli di Efficienza Energetica (per approfondire clicca qui)?

Ad ogni Tonnellata Equivalente Petrolio (TEP) risparmiata grazie al progetto di efficientamento energetico, viene corrisposto un Certificato Bianco, TEE.

1 TEP equivale al risparmio di 5347Kwh nel caso di energia elettrica, a 11628kwh per l’energia termica e 1200m3 di gas naturale.

1 TEE = 260 euro (come da Modifica al decreto interministeriale 11 gennaio 2018) e 2.400 chili di CO2 evitati.

Lo schema che regola il meccanismo, in sintesi, funziona così:

  1. L’Autorità per l’energia elettrica (ARERA) stabilisce in base alla quantità di energia elettrica e gas naturale distribuita sul territorio nazionale, gli obblighi di risparmio di energia primaria che i grandi distributori devono rispettare per l’anno in corso;
  2. I grandi distributori, detti soggetti obbligati, devono realizzazione interventi di efficienza energetica per adempiere l’obbligo oppure acquistare le quote di risparmio (Certificati Bianchi, TEE) dai soggetti volontari, ovvero da quelle società che realizzano di propria iniziativa, interventi di efficienza energetico (come le ESCo);
  3. I Titoli di Efficienza Energetica (TEE) vengono quindi monetizzati e negoziati all’interno dell’apposito mercato (GME).

I Certificati Bianchi o Titoli di Efficienza Energetica (TEE) sono destinati a diverse tipologie di intervento di efficienza energetica tra cui l’ottimizzazione energetica dei processi produttivi, sistemi di azionamenti efficienti, generazione di energia elettrica da recuperi o cogenerazione, illuminazione a tecnologia LED, ecc.

Certificati Bianchi per il fotovoltaico, i risultati

Tra gli interventi riassunti sopra probabilmente avrai notato la mancata menzione dell’incentivo per la produzione di energia da fonti rinnovabili e ti spiego perchè.

Il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) attraverso la controllata del Gestore Servizi Energetici (GSE SpA) ha disposto nel 2014 l’incentivo dei Certificati Bianchi o Titoli di Efficienza Energetica (TEE) per tutti quei soggetti desiderosi di produrre energia attraverso le fonti energetiche rinnovabili (FER).

La finalità era appunto quella di promuovere la riduzione di emissioni di CO2 e stimolare le persone ad essere più indipendenti dall’energia primaria, aiutando così il nostro Paese a diminuire l’importazione di combustibili fossili.

Risultato? Questa forma d’incentivazione ha concretamente contribuito alla diffusione dell’impianto fotovoltaico in Italia.

A fine 2015 gli impianti fotovoltaici in esercizio in Italia sono stati circa 700.000 con una potenza pari a 20.000 MW, il 90% di questi erano impianti con una potenza uguale o inferiore dei 20 kW e ricoprivano ben il 18% della potenza complessiva nazionale (fonte “Rapporto Statistico 2015 sul solare fotovoltaico- GSE”).

Nello stesso anno e proprio a sostegno dell’installazione dell’impianto fotovoltaico, sono stati rilasciati circa 7.600,00 € di Certificati Bianchi (fonte gse.it)

Numeri importanti che hanno permesso a chi lo desiderava, di installare l’impianto godendo di un contributo economico immediato, senza dover attendere 10 anni come nel caso delle detrazioni fiscali, peraltro cumulabile con altri incentivi riconosciuti a livello regionale, locale e comunitario.

Tale meccanismo d’incentivazione è rimasto attivo per tutti i progetti avviati entro e non oltre il 31 dicembre 2016.

Incentivi per il fotovoltaico, la situazione attuale

Con l’entrata in vigore del Decreto 11 gennaio 2017 la situazione è cambiata radicalmente.

Quest’ultimo ha sancito la fine dei Certificati Bianchi o Titoli di Efficienza Energetica (TEE) per l’installazione degli impianti fotovoltaici.

Per il GSE SpA la motivazione di tale scelta è da ricondurre ai progetti presentati nel corso del 2016: 40.000 impianti installati, prevalentemente di piccola taglia e aderenti allo scambio sul posto. Alcuni di questi di incentivati con le agevolazioni fiscali e solo una piccola parte attraverso i Certificati Bianchi.

Tirando le somme, il GSE SpA ha ritenuto i Certificati Bianchi poco validi per la causa.

La possibilità di quasi dimezzare i costi dell’impianto non è bastata a far esplodere il potenziale dei Certificati Bianchi per il fotovoltaico.

Può darsi che abbiano influito le limitazioni in merito alla taglia, fissata ai 19,9 kW e il fatto che non erano ammesse le detrazioni fiscali.

Di fatto queste misure hanno significato l’esclusione di tutte le istallazioni per uso aziendale, lasciando la possibilità ai soli piccoli impianti, per lo più ad uso domestico che però già non godessero dello sconto fiscale.

In molti si sono chiesti, tra cui noi di RiESCo, il senso di incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili solo attraverso piccoli impianti? Perché esclude i grandi che potrebbero incidere in maniera concreta sulla produzione di energia pulita?

Quello che è certo è che andremo incontro sempre di più all’aumento dei costi di sistema (dispacciamento, distribuzione) e che mentre tutti paesi europei registrano numeri record per installazioni di fotovoltaico, l’Italia resta fanalino di coda.

La buona notizia è che tutt’oggi i Certificati Bianchi sono attivi per molte altre tipologie d’intervento, nonostante accedervi sia molto più complesso rispetto agli inizi.

Un caso eccezionalmente conveniente ad uso aziendale è quello rappresentato dalla combinazione di illuminazione led ed impianto fotovoltaico. Con il primo intervento, incentivato dai Certificati Bianchi, si riducono gli sprechi energetici fino al 90% e con l’impianto fotovoltaico si produce l’energia necessaria al fabbisogno (per approfondire leggi l’articolo Azzera i costi aziendali della luce con LED & Fotovoltaico).

Vuoi saperne di più sui Certificati Bianchi o Titoli di Efficienza Energetica (TEE) per questi o altri tipi di interventi di efficienza energetica? Contattaci!

  • Claudio Gandini ha detto:

    L’argomento è molto interessante, mi piacerebbe saperne di più in quanto sono un produttore e rivenditore di Plafoniere per l’abbattimento di virus tramite raggi UV-C, che però hanno la peculiarità di avere luci Led che per potenza possono sostituire tre neon utilizzati normalmente in azienda e che darebbero un risparmio energetico per un valore di circa 120/140 euro annuo alle tariffe attuali. Stiamo definendo accordi con aziende che hanno 2/300 neon che sostituirebbero con le nostre plafoniere antivirus che darebbero un risparmio notevole in termini di risparmio energetico. Sono molto interessato a capirne di più
    cordiali saluti

    • RiESCo Srl ha detto:

      Buona sera Claudio … si l’argomento è interessante per più motivi: 1° è un incentivo e, spesso, ripaga il 50% e più dei costi di investimento. 2° i Certificati Bianchi, certificano l’efficienza energetica reale, di 1 tep, o tonnellata equivalente di Petrolio, pari a 5.347 kWh elettrici e 11.628 kWh termici. La certificazione avviene tramite misurazione e verifica da parte di un ente terzo (GSE SpA) che ha l’interesse opposto di essere prudente con l’efficienza effettiva ….
      In sostanza 1 TEE comporta ca. 260,00 €/anno per 5-7-10 anni, di incentivo e ca. 1.000,00 €/anno per sempre di risparmio in bolletta! Scontato dire quel che è meglio.
      Può trovare altri articoli nel ns blog …

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