Superbonus 110% e cessione del credito, quali documenti occorrono?
16 Luglio 2021 | Incentivi
Quali sono i requisiti essenziali per accedere alla cessione del credito? Quali documenti occorrono per cedere il credito alla banca? Per quanto sarà attiva la cessione del credito?
A seguito delle novità introdotte con il Decreto Rilancio in merito al Superbonus 110% e alla possibilità di realizzare i lavori attraverso la cessione del credito, sei tornato a valutare gli interventi di efficienza energetica per il tuo immobile.
Da quello che si legge in certi slogan, sembra che in questo modo il contribuente possa realizzare gli interventi persino senza spendere nulla.
In realtà, se pur molto vantaggiosa, la cessione del credito in relazione al Superbonus 110%, oltre che celare qualche costo nascosto, richiede una procedura piuttosto laboriosa.
Per questo abbiamo pensato di stilare un piccolo vademecum per aiutare il contribuente a raccogliere tutti i documenti necessari per la cessione del credito. Se anche tu sei interessato alla cessione del credito per gli interventi riguardanti il Superbonus 110% e vuoi farti trovare preparato con tutti i documenti alla mano, continua la lettura di questo articolo fino alla fine.
Indice
Cessione del credito, requisiti necessari
Come certamente saprai, l’articolo 121 del Decreto Rilancio ha introdotto, in alternativa alla consolidata detrazione fiscale, la possibilità di optare “per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto fino a un importo massimo pari al corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari”.
In pratica, il contribuente realizzando i lavori aventi diritto al Superbonus 110%, matura un credito d’imposta, di pari importo alla detrazione spettante, che può essere ceduto a banche e altri istituiti finanziari.
La cessione del credito può essere esercitata in relazione a ciascuno stato di avanzamento dei lavori ed è possibile avvalersi dell’opzione dei soggetti che possono presentare le dichiarazioni in via telematica.
Documenti necessari per cedere il credito alle banche
Veniamo dunque al copioso dossier raccogliere per cedere il proprio credito a banche o altri istituti finanziari.
Questa comprende i documenti relativi ai titoli di detenzione/possesso dell’immobile, alle spese sostenute e agli aspetti tecnici di progettazione e realizzazione delle opere.
Per quanto concerne i documenti attestanti la detenzione o il possesso dell’immobile possono essere presentati in qualità di proprietario, nudo proprietario o titolare di un diritto reale di godimento quale usufrutto, uso, abitazione o superficie, serve il certificato rilasciato dai pubblici registri immobiliari.
Nel caso di detentore, quindi locatore o comodatario, occorre il relativo contratto regolarmente registrato.
I suddetti titoli possono essere presentati anche da un familiare convivente del possessore/detentore, previo certificato rilasciato dall’anagrafe, titolo di possesso e dichiarazione di consenso da parte del proprietario.
Inoltre, può essere presentato anche dal coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge o dal convivente di fatto, anche in questi casi, previa documentazione attestante l’assegnazione, titolo di possesso e dichiarazione di consenso da parte del proprietario.
Infine, può essere richiesto dal futuro acquirente con preliminare di vendita regolarmente registrato.
Sempre per quanto riguarda l’immobile, è necessaria la dichiarazione sostitutiva d’atto notorio per indicare che l’immobile è detenuto al di fuori dell’ambito di attività di impresa o di attività professionale.
Per quanto riguarda le spese sostenute o da sostenere, occorre possedere la documentazione attestante il possesso di reddito nell’anno in cui si sostengono le suddette spese agevolabili, oltre che tutte le ricevute e i bonifici relativi.
Venendo ai documenti tecnici la lista si fa particolarmente lunga e può essere raccolta in tre macro-gruppi.
- Documenti relativi all’inizio lavori: visura catastale, Attestato di Prestazione Energetica-APE stato iniziale, analisi preventiva della fattibilità del salto di due classi energetiche, relazione tecnica ai sensi della legge 10/1991, dichiarazione di conformità edilizia e urbanistica, pratica edilizia, prospetti in dwg, preventivi, computi metrici, documentazione fotografica dell’intervento, certificazioni materiali, schede tecniche materiali acquistati e dichiarazione di corretta posa e autodichiarazione del cliente che attesti se ha usufruito di altre forme di agevolazioni fiscali negli ultimi 10 anni;
- Avanzamento dei lavori (dopo almeno minimo il 30%): comunicazione inizio lavori, fatture SAL e computi metrici con le quantità effettivamente realizzate, documentazione fotografica, asseverazione modulo allegato 2 comma 13 dell’articolo, scheda descrittiva dell’intervento e ricevuta informatica con il codice identificativo della domanda;
- Fine lavori: dichiarazione di fine lavori; Attestato di Prestazione Energetica-APE dello stato finale, computi metrici quantità realizzate, documentazione fotografica a fine lavori, asseverazione modulo allegato 1 comma 13 articolo 119 Dl 34/20, SCA – segnalazione certificata di agibilità, scheda descrittiva dell’intervento e ricevuta informatica con il codice identificativo della domanda.
Fino a quando sarà possibile accedere alla cessione del credito?
È notizia proprio di questi giorni, dell’ufficialità delle proroghe per il Superbonus 110% per tutti i soggetti e per tutte le opzioni fiscali, cessione del credito compresa.
In particolare, la proroga delle opzioni per la cessione del credito d’imposta e per lo sconto in fattura è fissata al 31 dicembre 2022.
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