Perché da gennaio 2024 si passerà alle “tutele graduali” per i clienti domestici?

12 Settembre 2023 | News

Da gennaio 2024, a chi sarà sprovvisto di un fornitore sul mercato libero verrà assegnato il servizio a tutele graduali. Di cosa si tratta?

Come di consueto, finisce la pausa estiva e tornano, puntuali, i rincari energetici.

Dal 1° ottobre, infatti, si stimano rincari del 7-10%. Cifre significative che arriveranno in concomitanza dello stop ai bonus sociali per le bollette.

Anche in quest’ottica, conoscere meglio la propria bolletta e le condizioni che ci legano alla fornitura di energia diventa sempre più prioritario per il consumatore.

Soprattutto in vista di gennaio 2024, quando scatterà il nuovo servizio a tutele graduali.

Cos’è? Chi riguarda? Quali sono gli aspetti essenziali che deve conoscere il consumatore?

Per conoscere le risposte a queste domande leggi l’articolo fino alla fine!

Situazione attuale

Come forse saprai, per la fornitura di energia il consumatore può scegliere fra due tipologie di servizio: regime tutelato o libero mercato.

La maggior parte delle utenze ha stipulato contratti in mercato libero. Sono infatti 18 milioni i clienti per l’elettricità, e 12 per il gas.

In questa tipologia contrattuale il prezzo viene fissato dall’azienda che compra e rivende in base alle proprie strategie commerciali, dunque, con maggiore margine di profitto.

Visti gli accordi che i rivenditori possono siglare con i grandi fornitori (con scadenze a medio e lungo termine), il costo della materia prima è dettato solo marginalmente dal mercato finanziario, come invece accade per il regime di tutela.

Dunque, ogni rivenditore stabilisce il suo prezzo che può rivendere come variabilefisso (esattamente come il tasso del mutuo).

Cosa s’intende per variabile? Significa che il prezzo può subire delle variazioni periodica, a scadenze prefissate, in base ai prezzi del mercato all’ingrosso.

Con il prezzo fisso, invece, la scadenza è fissata a minimo un anno e paghi quello che è stato stabilito indipendentemente dall’andamento dei mercati.

Coloro che hanno stipulato questo tipo di contratto sono rimasti indenni dalle recenti stangate in bolletta.

Il regime di tutela, invece, permette all’utente finale di pagare l’energia ad un prezzo uguale al tutto Paese, fissato per tre mesi. Questo prezzo viene stabilito dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) in base all’andamento dei mercati finanziari e all’ingrosso. 

L’acquirente Unico (società pubblica) compra l’energia e la rivende agli operatori, generalmente il distributore, il quale la ridistribuisce con un margine minimo di guadagno.

Per l’elettricità il principale distributore in Italia è Enel, ragione per cui Enel è il primo operatore del servizio di maggiore tutela.

Cosa succede da gennaio 2024 ai clienti domestici in regime tutelato?

Il 10 gennaio 2024 vi sarà la fine del regime tutelato per l’energia elettrica e gas per tutti i clienti domestici.

La scadenza è vicina ma le origini del provvedimento sono lontane.

Coincidono con il Dl. n. 79 del 16 marzo 1999, più noto come Decreto Bersani, il quale avviò la liberalizzazione del mercato, seguendo le indicazioni della direttiva comunitaria del 1996 volta alla creazione del Mercato Unico dell’energia in Europa, volta a portare una graduale liberalizzazione delle attività di produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita di energia elettrica.

Dal luglio 2007 il mercato dell’energia in Italia è liberalizzato, dunque, ogni fornitore può decidere di entrare sul mercato in qualsiasi momento e gli utenti possono liberamente decidere a quale fornitore rivolgersi.

Cosa accadrà da gennaio 2024 a coloro che usufruivano del servizio di regime tutelato? Sarà loro assegnato il servizio a tutele graduali, che, come ricorda la stessa, ARERA, punta a garantire “la continuità della fornitura ai clienti che non avranno un fornitore dal mercato libero al momento della rimozione del servizio di maggior tutela”.

Servizio a tutele graduali, le modalità

Come anticipato nel paragrafo sopra, la scadenza è prevista per il 10 gennaio 2024.

Entro quella data dovranno essere pubblicati gli esiti delle gare, svolte da Acquirente Unico, con cui selezionare i fornitori del Servizio a tutele graduali e dal 1° aprile 2024, i clienti ancora in regime di tutela saranno trasferiti al nuovo servizio.

Tempi che potranno anche subire dei ritardi poiché condizionati dalle “risultanze degli approfondimenti in corso sulle modalità per dare attuazione alle disposizioni di cui al decreto-legge 48/23 in merito alla clausola sociale [per la prosecuzione dei rapporti di lavoro nei call center], incluse quelle di raccolta e messa a disposizione dei partecipanti alle aste delle informazioni sul personale coinvolto da detta clausola, le quali risultano necessarie ai fini della formulazione delle offerte economiche da parte degli operatori” (come da DELIBERA 3 AGOSTO 2023 362/2023/R/EEL).

I clienti non vulnerabili dovranno essere informati del cambio verso il fornitore Stg (servizio a tutele graduali) selezionato tramite asta.

Per quanto riguarda invece I clienti vulnerabili, ovvero quelli di età superiore a 75 anni e quelli in condizioni economicamente svantaggiate, oltre ai soggetti disabili e alle persone che versano in gravi condizioni di salute e devono utilizzare apparecchi medico-terapeutici salvavita, o le utenze elettriche nelle isole minori non interconnesse e le utenze in strutture abitative di emergenza, a seguito di eventi calamitosi, questi continueranno a essere riforniti in via transitoria nell’ambito dell’attuale servizio in tutela, in attesa di un successivo provvedimento dell’ARERA.

Il prezzo applicato ai clienti finali in servizio a tutele graduali sarà unico in tutto il Paese, con un sistema di perequazione per i venditori e avrà una durata limitata a tre anni.

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