Parco Agrisolare, quali interventi incentiva e come

15 Settembre 2022 | Efficienza Energetica

Le risorse della misura PNRR “Parco Agrisolare” contribuiranno a rendere le strutture del settore agroalimentare più efficienti, più sostenibili e più sicuri. Il finanziamento complessivo ammonta a 1.500 mln € ed è destinato alla realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti e ad altri interventi di riqualificazione della struttura.

Le aziende agroalimentari sono realtà fortemente energivore, quelle italiane, nella fattispecie, dopo Francia e Germania, sono quelle con il più alto consumo diretto di energia nella produzione alimentare.

Questa voce di spesa ha sempre avuto un peso importante nel bilancio, ma i costi che stanno sostenendo adesso gli imprenditori sono senza precedenti.

Infatti, per molte realtà, gli aumenti in bolletta sono diventati insostenibili, portando gli imprenditori a ricercare misure altrettanto straordinarie per fronteggiare la situazione. Fra questi ci sei anche tu?

In tal caso, avrai appreso del bando Parco Agrisolare: il contributo a fondo perduto per gli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale al fine di promuovere l’installazione dei pannelli fotovoltaici e, congiuntamente, la riqualificazione dei tetti attraverso lo smaltimento dell’amianto, la realizzazione dell’isolamento e/o dei sistemi areazione.

Un’opportunità incredibile per ottenere fino al 70% di risparmio sulla bolletta elettrica, e realizzare, al contempo, altri importanti interventi di riqualificazione.

Esattamente, quali spese sono incentivate dal bando? In quale misura? Come occorre sapere per cogliere questa occasione? Per trovare le risposte a queste domande continua la lettura di questo articolo fino alla fine!

Parco Agrisolare: il contributo a fondo perduto per la filiera agroalimentare

La misura Parco Agrisolare è finanziata dal PNRR, Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” e prevede la selezione e il finanziamento di interventi che consistono nell’acquisto e posa in opera di pannelli fotovoltaici sui tetti di fabbricati strumentali all’attività delle imprese agricole, zootecniche e agroindustriali.

L’obiettivo è quello di promuovere gli investimenti nella produzione di energia elettrica solare fotovoltaica nel settore agricolo e industriale, senza consumare suolo ma riqualificando le strutture già produttive, con miglioramenti sul benessere di persone e animali.

Come anticipato nelle prime righe dell’articolo, unitamente all’installazione del fotovoltaico può essere eseguito lo smaltimento dell’amianto, la realizzazione dell’isolamento dei tetti e la realizzazione del sistema di aerazione.

La finalità del bando è quella di avviare una forte diversificazione delle fonti energetiche, spingendo sulle rinnovabili, le quali rappresentano un elemento centrale per ridurre i costi dell’energia sostenuti dalle aziende del settore, soprattutto adesso che le forti tensioni internazionali mettono a rischio gli approvvigionamenti.

Quali interventi incentiva e come?

L’Intervento principale e obbligatorio per accedere al bando Parco Agrisolare è l’acquisto e posa in opera di pannelli fotovoltaici, sui tetti di fabbricati suddetti, con potenza di 6 kWp e non superiore a 500 kWp.

Gli impianti ammessi al contributo devono produrre energia per soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda agricola (fatta eccezione per le aziende rientranti nella Tabella 3A), la vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo annuale.

Come detto, rientrano nell’incentivo ulteriori interventi di riqualificazione energetica della struttura, quale:

  • rimozione e smaltimento dell’amianto (o, se del caso, dell’eternit) dai tetti, in conformità alla normativa nazionale di settore vigente: tale procedura deve essere svolta unicamente da ditte specializzate, iscritte nell’apposito registro;
  • realizzazione dell’isolamento termico dei tetti: la relazione tecnica del professionista abilitato dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione previsto in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato, anche al fine di migliorare il benessere animale;
  • realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria): la relazione del professionista dovrà dare conto delle modalità di aereazione previste in ragione della destinazione produttiva del fabbricato; a ogni modo, il sistema di areazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria, anche al fine di migliorare il benessere animale.

La spesa massima ammissibile per singola proposta è di massimo 750.000,00 e di 1.000.000,00 € per soggetto beneficiario (poiché è possibile richiedere il contributo per più progetti).

Per quanto riguarda i singoli interventi, le spese di installazione dell’impianto fotovoltaico sono riconosciute fino a 1.500,00 €/kWp e sono comprese le   spese di:

  • acquisto e installazione dei moduli fotovoltaici, gli inverter, i software di gestione (ove richiesti), ulteriore componentistica (cavi, quadri, strutture di supporto, trasformatori, dispositivi di sicurezza a norma CEI, ecc.) necessaria al funzionamento dell’impianto;
  • approntamento cantiere e direzione lavori;
  • fornitura e posa in opera di materiali impiegati per l’esecuzione delle opere edili-murarie, gli adeguamenti impiantistici e le attrezzature di supporto per la corretta installazione e funzionalità dell’impianto nel rispetto delle normative vigenti;
  • spese per la connessione e l’esercizio dell’impianto fotovoltaico alla rete elettrica; tra queste rientrano gli importi da corrispondere al Gestore di Rete territorialmente competente, gli eventuali oneri per l’adeguamento dell’infrastruttura di rete eventualmente necessario, l’assolvimento degli obblighi fiscali, se previsti dalla norma, altri oneri necessari.

Pr le batterie di accumulo, invece, il limite di spesa ammissibile è pari a 1.000 €/kWh e comprende:

  • acquisto e installazione di batterie di accumulatori;
  • acquisto e installazione dei dispositivi di gestione, conversione e controllo, intesi come il complesso delle apparecchiature (hardware) utili al funzionamento del sistema di accumulo;
  • acquisto di licenze e logiche di funzionamento del sistema di accumulo solo se esclusi dalla dotazione fornita dal costruttore del sistema di accumulo installato.

In merito ai dispositivi di ricarica, viene riconosciuta una spesa complessiva fino a:

  • 1.500,00 € per installazione di dispositivi di ricarica wallbox di potenza complessiva non superiore ai 22 kW;
  • € 4.000,00 € per installazione di colonnine di ricarica di potenza complessiva non superiore ai 22 kW;
  • fino a un massimo di € 15.000,00 per l’installazione di dispositivi di ricarica di potenza complessiva superiore ai 22 kW.

Per quanto concerne gli interventi realizzati congiuntamente alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico, è possibile richiedere un contributo aggiuntivo fino a un limite ammissibile pari a 700 €/kWp e sono comprensive dei relativi costi di approntamento cantiere e direzione lavori.

Come funziona la procedura?

La domanda per accedere al bando Parco Agrisolare, disposta all’art. 7 del Decreto, deve avvenire esclusivamente tramite il Portale del GSE SpA.

Al Soggetto Beneficiario (ovvero colui che presenta la domanda) viene chiesto di caricare una copiosa documentazione, secondo le modalità e le specifiche previste dal regolamento operativo.

Dopo aver inviato la domanda, il Soggetto Beneficiario, riceverà il provvedimento di accoglimento (se la pratica avrà esito positivo). Da 30 gg dall’inizio dei lavori, è tenuto ad iniziare la comunicazione al GSE SpA e se lo desidera, potrà richiedere l’anticipazione del contributo.

La rendicontazione e il collaudo degli interventi devono avvenire entro 18 mesi e in ogni caso devono essere garantiti entro il 26 giugno 2026.

L’erogazione del contributo avviene sul codice IBAN indicato dal soggetto beneficiario.

Entro quando presentare la domanda?

Come definito dall’Avviso, le proposte, redatte in conformità alle istruzioni del Regolamento Operativo, dovranno essere presentate, pena l’irricevibilità, esclusivamente tramite l’apposito portale, a decorrere dalle ore 12:00:00 del giorno 27 settembre 2022 e fino alle ore 12:00:00 del giorno 27 ottobre 2022.

Parco Agrisolare: a chi affidarsi?

La progettazione necessaria per questo tipo d’intervento è molto complessa, così come la pratica per accedere al Bando Parco Agrisolare.

Dunque, per avere la certezza dei risultati (in termini di risparmio e di prestazioni), approfittando della misura Parco Agrisolare, serve affidarsi a degli specialisti.

RiESCo è la Energy Service Company (società che effettuano interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica, assumendo su di sé il rischio dell’iniziativa e liberando il cliente finale da ogni onere organizzativo e di investimento) certificata UNI CEI 11352:2014 e ISO 9001.

Crediamo fortemente nel modello di azienda innovativa e sostenibile (per le proprie tasche e per l’ambiente). Guidiamo le imprese verso un uso efficiente ed efficace dell’energia, così da restare competitive nel medio lungo-periodo, con tutte le ricadute positive che ne possono derivare.

Per questo realizziamo e finanziamo, totalmente o solo in parte, progetti di efficienza energetica supportati dagli incentivi dedicati, di cui possiamo vantare il 100% di esiti positivi delle pratiche.

Garantendo l’accesso agli incentivi, come quello de Parco Agrisolare, l’imprenditore ha la certezza ti rientrare nell’investimento in tempi rapidi (mediamente 4-6 anni).

Se sei stanco di vedere i tuoi guadagni erodersi a causa degli sprechi energetici e della dipendenza dalle fonti fossili e vuoi fare qualcosa per stravolgere questa situazione, noi ci siamo.

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