Ecobonus 110%, quando sarà utilizzabile?

18 Giugno 2020 | Incentivi

Sentiamo molto parlare delle novità annunciate dal Decreto Rilancio circa l’Ecobonus 110% per gli interventi di efficienza energetica, ma quando saranno attive? Quando sarà possibile pianificare gli interventi?

L’Ecobonus 110% sembra rappresentare una grande opportunità per famiglie e imprese, per aumentare il confort delle proprie case e risparmiare sulle bollette.

Infatti, con il potenziamento dell’incentivo e la possibilità di ottenere il contributo subito sotto forma di sconto in fattura efficientare la propria abitazione oggi potrebbe essere più vantaggioso che mai.

Per questa ragione sono già moltissimi a voler cogliere subito questa occasione, complice anche una certa paura l’incentivo, così fruttuoso, finisca prima del previsto …

Anche tu sei tra questi?

Ti capisco bene, anche perché è la prima volta che in Italia vengono disposte misure per efficientare la propria abitazione praticamente senza spese.

Prima di mettersi al lavoro però occorre tenere conto di alcuni aspetti estremamente importanti. Quali? Innanzitutto, è necessario attendere i tempi tecnici, dopo di che bisogna fare molta attenzione a certe zone d’ombra della norma che creano molte incertezze.

Continua la lettura di questo articolo per capire qual è la situazione attuale, quali sono i tempi di attesa dei decreti attuativi e quando presumibilmente, sarà possibile partire davvero con l’Ecobonus 110%.

Buona lettura!

Ecobonus 110%, situazione attuale

Il Decreto-legge del 19 maggio 2020 ha definito, attraverso l’art. 119, gli interventi di efficientamento energetico incentivati dall’Ecobonus 110% e le condizioni per beneficiarne.

L’incentivo è disposto per le spese documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dall’1 luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021 e relative a:

  • Interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo (comma 1, lettera a dell’art. 119);
  • Interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati (comma 1, lettera b dell’art. 119) a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto, a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi, geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, di microcogenerazione;
  • interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti [comma 1, lettera c dell’art. 119] a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi, geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, di microcogenerazione.

Altri interventi di efficienza energetica previsti all’articolo 14 del Decreto-Legge n. 63/2013, quali la sostituzione degli infissi, le schermature solari e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto, sono incentivati a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi descritti nei punti riportati nel comma 1 dell’art. 119.

Condizioni per accedere alla detrazione:

  • gli interventi di cui ai commi 1 e 2 devono rispettare i requisiti minimi;
  • i suddetti interventi devono nel loro complesso, assicurare il miglioramento di 2 classi energetiche dell’edificio o, se non possibile il conseguimento della classe energetica più alta da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (APE) rilasciato da un tecnico abilitato nella forma della dichiarazione asseverata.

Perché aspettare?

Ad ostacolare la piena operatività dell’Ecobonus 110% contribuiscono però due fattori:

– i tempi necessari per l’entrata in vigore della legge e per le disposizioni attuative;

attuali incertezze della norma.

La conversione del Decreto in Legge è prevista per il 18 luglio, dopo questa seguiranno i provvedimenti attuativi da parte dell’Agenzia delle Entrate (che richiederanno minimo altri 30 giorni) e del MISE.

Per quanto concerne gli aspetti incerti della norma, a cui abbiamo dedicato l’articolo Ecobonus 110%, è tutto così bello come appare?, occorre prestare molta attenzione.

Ad oggi ad esempio, non è chiaro come verrà regolamentata la trasformazione della detrazione fiscale in uno sconto in fattura o in una cessione del credito; altrettanto incerto è l’aspetto degli interventi incentivati, così come la proroga al 2022 o 2023.

A dimostrazione di ciò occorre segnalare che sono già stati segnalati dalla Camera una copiosa serie di emendamenti volti a modificare l’art. 119 DL Rilancio.

Al momento dunque, nessuna certezza sulla norma che sarà!

Ecobonus 110%, quando e come partire?

Teoricamente è già possibile partire con gli interventi di efficientamento poiché è la data di inizio dei lavori a far fede alla fruizione fiscale delle detrazioni, ma con quali garanzie visto che manca ancora l’avvenuta conversione del Decreto in Legge?

Alle attuali condizioni, il contribuente potrebbe correre il rischio di realizzare l’intervento praticamente senza spese per ritrovarsi poi a seguito delle verifiche delle Agenzie delle Entrate, a rifondere il capitale già speso.

Il consiglio che noi di RiESCo sentiamo di trasmettere a tutti coloro che intendono realizzare gli interventi di efficienza energetica per la propria abitazione (in condominio o in unifamiliare) e sfruttando l’Ecobonus 110%, è quello di utilizzare questo momento di stasi per informarsi presso specialisti del settore (come noi di RiESCo), in merito alla diagnosi energetica.

Si tratta di un’analisi specifica dei consumi e degli sprechi energetici volta, proprio come una diagnosi medica, ad individuare il male energetico dell’edificio e formulare la cura.

Questa specifica simulazione dei consumi ante e post-intervento, sarà determinante per verificare l’effettiva realizzazione del salto di due classi energetiche, senza il quale sarà impossibile accedere all’Ecobonus 110%.

La diagnosi energetica ha quindi più utilità:

  1. analizzare i consumi e individuare gli interventi idonei ad efficientare energeticamente l’abitazione
  2. verificare preventivamente il possibile miglioramento delle classi, onde evitare brutte sorprese su controllo delle Agenzie dell’Entrate;
  3. attestare l’effettivo salto delle classi energetiche, necessario per l’accesso all’Ecobonus 110%.

Se questo articolo ti è piaciuto commentalo o condividilo con chi possa ritenerlo di proprio interesse!

  • Franco ha detto:

    La persona che non ha redditi , tipo il pensionato , il disoccupato o chi ha un reddito basso e quindi non ha ritenute alla fonte , può accedere al rimborso fiscale del 110%?

    • RiESCo Srl ha detto:

      Secondo le attuali norme si, tutto deve essere confermato dalla conversione in legge del Decreto Crescita e dalle procedure che saranno emanate da ENEA e dall’Agenzia delle Entrate.
      Realisticamente crediamo che ci voglia fino a Settembre per dipanare la matassa.

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