Ecobonus 110%, consigli per i condomini

25 Giugno 2020 | Incentivi

L’Ecobonus 110% promette grandi risultati per i condomini: interventi di riqualificazione energetica praticamente a costo zero. Ma è tutto così facile? Da quando sarà disponibile? Cosa è possibile fare adesso?

Dopo l’annuncio dell’Ecobonus 110% si è generato un gran interesse intorno agli interventi di efficienza energetica per i condomini.

Sì, perché stando a quanto si legge dai giornali o sul web, tutti quei lavori pianificati da tempo ma mai realizzati a causa dell’investimenti da sostenere, oggi potrebbero essere conseguiti senza spese.

A queste condizioni tutti vogliono eseguire i lavori, anche coloro che vogliono semplicemente ammodernare la propria abitazione sull’onda de “tanto paga lo Stato”.

Ma è tutto così facile come appare?

Come abbiamo già sottolineato in altri articoli (vedi l’articolo Ecobonus 110%, è tutto così bello come appare?), la faccenda è molto più complessa, almeno per il momento.

Ci sono alcuni aspetti della norma ancora poco chiari e altri in attesa di modifiche per cui l’incentivo potrebbe mutare sostanzialmente.

Occorre fare molta attenzione dunque alle incredibili proposte di sedicenti professionisti di cui si è affollato il mercato, semmai potrebbe essere proficuo sfruttare questo periodo di stasi che precede l’effettiva attuazione dell’Ecobonus 110%, per reperire tutte le informazioni necessarie utili a muovere i primi passi verso l’efficientamento del proprio condominio.

Continua la lettura di questo articolo per scoprire i punti chiavi dell’Ecobonus 110% per i condomini, i rischi alla condizione attuale, quando sarà effettivamente attivo e cosa è possibile fare già da ora.

Buona lettura!

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Ecobonus 110% per il condominio, come funziona?

La maggioranza del patrimonio edilizio italiano è stato costruito prima delle leggi in materia di efficienza energetica e una buona parte è caratterizzato da un mediocre stato di conservazione.

Abitare in ambienti confortevoli, salubri e a basse dispersioni energetiche è fondamentale per il benessere delle persone e dell’ambiente. Per questo motivo il Decreto Rilancio ha previsto il potenziamento dell’Ecobonus (forma di detrazione fiscale presente già da anni in Italia) nella misura del 110%, ottenibile peraltro sotto forma di sconto anticipato al fornitore.

In pratica se prima usufruire dell’Ecobonus significava rientrare nell’investimento sostenuto in 5/ 10 anni attraverso il credito fiscale, adesso con l’Ecobonus 110%, il condominio potrà cedere il credito accumulato a un istituto di credito (banca o assicurazione) oppure direttamente all’impresa edile che ha realizzato i lavori, chiedendo in cambio lo sconto in fattura.

I condòmini possono accedere all’Ecobonus nella misura del 110% per le spese sostenute e documentate dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021, da ripartire tra aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo e che hanno realizzato:

  • Interventi di isolamento termico dell’edificio (tetto e perimetro) con un’incidenza maggiore del 25% della superficie e per una spesa non superiore a 60.000 € per unità immobiliare;
  • Interventi su parti condominiali per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione (con efficienza pari almeno alla classe A), a pompa di calore, impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici con relativi sistemi di accumulo e sistemi di microgenerazione. La detrazione è calcolata su l’ammontare massimo di 30.000 € per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio e comprendono anche le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito.

Attenzione dunque, l’Ecobonus 110% incentiva solamente gli impianti di climatizzazione centralizzati e per lo stesso principio, il relativo impianto fotovoltaico centralizzato.

Questi descritti sono i due famosi interventitrainanti” ovvero quei lavori fondamentali per abbattere le dispersioni energetiche e che permettono di sbloccare altre soluzioni di efficienza energetica per massimizzare confort e risparmi.

Esempio: realizzando il cappotto termico il condominio “sblocca” altri interventi come l’installazione di pannelli solari e godendo per entrambi dell’Ecobonus 110%.

I Lavori trainati dall’isolamento termico dell’edificio e dalla sostituzione di impianti di climatizzazione con impianti centralizzati sono: infissi e serramenti, fotovoltaico, solare termico, accumulatori di energia collegati ai pannelli solari, colonnine per caricare le auto elettriche, tutti gli interventi previsti dal vecchio ecobonus, la realizzazione delle colonnine per caricare le batterie delle auto elettriche.

Condizione imprescindibile per l’accesso all’Ecobonus 110% è che gli interventi devono assicurare il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, ovvero, se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta.

Quando si potrà partire con l’Ecobonus 110%?

In televisione e in particolare sul web, impazzano le proposte di professionisti che offrono la propria consulenza per gli interventi di riqualificazione energetica a costo zero, grazie proprio all’Ecobonus 110%.

C’era da aspettarsi una reazione di questo tipo sul mercato, d’altronde è la prima volta in Italia in cui è possibile riqualificare la propria abitazione a condizioni così vantaggiose.

Ma si sa che quando l’occasione è ghiotta tutti vogliono coglierla! Così tra tecnici capaci, aziende specializzate e professionisti qualificati è facile incappare in figure molto meno professionali…

Infatti, nonostante la forte presenza sul mercato di aziende che già adesso propongono “ristrutturazioni per il condominio gratis” o “interventi di efficienza energetica senza spendere un euro”, ad oggi l’Ecobonus 110% è in attesa di essere convertito in legge.

La conversione è prevista per il 18 luglio, dopo questa seguiranno i provvedimenti attuativi da parte dell’Agenzia delle Entrate (che richiederanno minimo altri 30 giorni) e del MISE.

Inoltre, il Ministero dello Sviluppo Economico deve ancora definire le regolamentazioni per la trasmissione delle asseverazioni che saranno rilasciate dai professionisti in via telematica agli enti competenti, Regioni o Province autonome per le varie trasmissioni APE, ed all’ENEA.

Occorre segnalare che la Camera ha già segnalato molteplici emendamenti volti a modificare l’art. 119 DL Rilancio. Al momento dunque, nessuna certezza sulla norma che sarà!

Quindi anche se teoricamente sarebbe già possibile partire con i lavori poiché è la data di inizio dei lavori a far fede alla fruizione fiscale delle detrazioni, perché realizzarli ora che potrebbero presentarsi modifiche alla norma?

Nota bene: a intervento realizzato, l’Agenzia delle Entrate potrebbe verificare errori tecnici o finanziari tali da disporre l’obbligo per il soggetto beneficiario (il contribuente) di rifondere il capitale già investito.

Cosa si può fare già adesso per il condominio?

Il consiglio che noi di RiESCo sentiamo di trasmettere a tutti coloro che intendono realizzare gli interventi di efficienza energetica per la propria abitazione (in condominio o in unifamiliare) e sfruttando l’Ecobonus 110%, è quello di utilizzare questo momento di stasi per informarsi presso specialisti del settore in merito alla diagnosi energetica per il condominio.

Si tratta di un’analisi specifica dei consumi e degli sprechi energetici volta, proprio come una diagnosi medica, ad individuare il male energetico dell’edificio e formulare la cura.

In questo il Decreto è chiaro: per accedere all’incentivo occorre dimostrare l’effettivo miglioramento di due classi energetiche di tutti gli appartamenti.

La diagnosi energetica è dunque fondamentale per simulare i consumi ante e post-intervento, e quindi progettare l’intervento o più soluzioni integrate -che potrebbero variare in base alle esigenze di ogni singolo appartamento- volte all’effettiva realizzazione del salto di due classi energetiche.

Proprio perché ogni appartamento ha necessità diverse, la diagnosi energetica potrebbe evidenziare la necessità di operare più interventi (per attestare il salto delle classi) o viceversa costatare l’impossibilità di attestare tale miglioramento.

Dunque, redigere questo prezioso documento è necessario per adempiere all’obbligo ma anche per verificare preventivamente le condizioni necessarie per accedere all’Ecobonus 110% senza incappare in brutte soprese dopo, a seguito di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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