Diagnosi energetica: quando è incentivata dal Conto Termico?
3 Ottobre 2023 | Efficienza Energetica
La diagnosi energetica (o audit energetico) è essenziale per trasformare gli sprechi energetici in risparmio, migliorando al contempo le prestazioni. Diventa ancora più conveniente se finanziata, totalmente o in parte, dal Conto Termico.
Se sei capitato in questo articolo è perché, probabilmente, sei in procinto di commissionare ad un professionista qualificato la Diagnosi Energetica (altrimenti nota come Audit Energetico) del tuo edificio.
Pertanto, saprai già di cosa si tratta: un’analisi molto approfondita di tutti i processi che incidono sui consumi energetici al fine di individuare eventuali sprechi o aree in cui risulti possibile migliorare, sostanzialmente, il livello di efficienza energetica.
Un audit energetico ben fatto può davvero fare la differenza in termini di prestazioni e risparmi.
Per questo, per molte realtà, specialmente quelle più energivore, la diagnosi energetica è obbligatoria.
Come accade per tutti i servizi altamente specialistici, l’audit energetico ha un costo, che può essere più o meno importante a seconda della tipologia di edificio, dimensione ecc.
Per fortuna, in determinati casi, viene incentivato dal Conto Termico: il contributo che promuove la realizzazione di interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Possono goderne privati e Pubblica Amministrazioni, in determinati casi, persino fino a coprire la totalità della spesa.
Per capirne di più, leggi questo articolo fino alla fine. Buona lettura!
Indice
Cos’è la Diagnosi Energetica (o audit energetico)?
L’audit energetico (o diagnosi energetica) è la procedura sistematica finalizzata ad ottenere un’adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di una attività o impianto industriale o commerciale o di servizi pubblici o privati, a individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi ‐ benefici e a riferire in merito ai risultati” (Dlgs 141/2016, di integrazione del Dlgs 102/2014, all’art .2 lettera b‐bis).
Nello specifico, le finalità dell’audit energetico sono: definire il bilancio energetico dell’edificio, individuare gli interventi di riqualificazione tecnologica, valutare per ciascun intervento le opportunità tecniche ed economiche, migliorare le condizioni di comfort e di sicurezza, riducendo, al contempo, le spese di gestione.
Può essere eseguita per qualsiasi struttura, grande o piccola, pubblica o privata. Chiunque voglia adoperare un uso accorto dei propri strumenti energivori.
Come previsto dalle linee guide ENEA, l’audit energetico è composto dai seguenti documenti:
- Indicazioni sulla modalità di raccolta dei dati;
- Analisi completa del sito descrivendo il processo produttivo, l’organizzazione delle attività lavorative e le modalità di rilevamento dei consumi dei vari vettori energetici per definire i centri di costo tipici della struttura in esame;
- Descrizione energetica dei sistemi esistenti (tipologia di utenze, modalità di funzionamento, consumi energetici annui);
- Realizzazione del Modello Energetico per ciascun vettore;
- Analisi dei consumi energetici (fabbisogno specifico dei vari vettori energetici);
- Analisi dei fattori di ottimizzazione;
- Definizione dei KPI (Key Performance Indicator) o Benchmark;
- Calcolo degli indici di prestazione energetica e confronto con i KPI;
- Opportunità di Miglioramento;
- Conclusioni con ranking delle opportunità di miglioramento dell’efficienza energetica.
Quanto costa?
Come puoi approfondire nell’articolo dedicato quanto costa una diagnosi energetica?, per redigere la diagnosi energetica, gli operatori, si avvalgono di metodi di calcolo e valori di riferimento del mercato, così da poter elaborare al cliente, una proposta commerciale fondata su sistemi di comparazione chiari e trasparenti.
Il suddetto metodo rappresenta solo un riferimento e come tale lascia la possibilità agli operatori di tener conto delle particolarità di ogni caso.
Dunque, il costo dell’audit energetico varia a seconda della dimensione e della complessità del sito produttivo da analizzare.
Nota bene, in determinate circostanze, la diagnosi energetica può essere totalmente finanziata o cofinanziata dai contributi statali o regionali.
Ad esempio, per quanto concerne la diagnosi energetica per le PMI (Piccole Medie Imprese), come previsto dal D.Lgs. 102/104, è stabilito un cofinanziamento delle Regioni. L’importo di tale incentivo varia da quanto previsto dalla Regione di riferimento.
Inoltre, è possibile godere della detrazione fiscale per la ristrutturazione energetica (attualmente al 65% IRPEF).
E chiaramente, l’audit energetico può essere finanziato, totalmente o in parte, dal Conto Termico 2.0, con delle distinzioni, a seconda se trattasi di privati o Pubbliche Amministrazioni.
Diagnosi energetica incentivata dal Conto Termico per privati
La Diagnosi Energetica viene incentivata dal Conto Termico in ambito privato se l’intervento di efficienza energetica che s’intende realizzare richieda l’obbligo della D.A. (diagnosi energetica).
“Qualora l’intervento sia realizzato su un intero edificio (con l’esclusione dei fabbricati rurali e delle serre) dotato di un impianto di riscaldamento di potenza nominale totale maggiore o uguale a 200 kWt, ai fini della richiesta di incentivo la diagnosi energetica ante-operm e l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) post- operam sono obbligatorie, a pena di decadenza del riconoscimento degli incentivi. La diagnosi e l’APE dell’edificio non sono richieste per installazioni di collettori solari termici abbinati a sistemi per la produzione di calore di processo e a impianti asserviti a reti di teleriscaldamento o teleraffrescamento.” Fonte regole applicative GSE.
Esempio: la sostituzione di una Pompa di Calore di potenza di 80kW non ha l’obbligo di Diagnosi Energetica Ante Intervento ed Attestato di Prestazione Energetica (APE) Post Intervento, quindi non viene incentivata.
Nel caso, invece, di una sostituzione di una Pompa di Calore da 220 kW, sottoposta all’obbligo di Diagnosi Energetica e APE, questi vengono incentivati in base alle tabelle di massimali previsti per tipologia di edificio e superficie utile (mq).
Aliquota massima: 50% della spesa.
Diagnosi energetica incentivata dal Conto Termico per Pubbliche Amministrazioni
Nel caso della Pubblica Amministrazione, invece, Il meccanismo copre in ogni caso il 100% dei costi della Diagnosi Energetica effettuata per determinare gli interventi da eseguire ed è cumulabile con altri finanziamenti pubblici (anche statali), a patto che la somma dei contributi pubblici non superi il 100% del costo degli interventi.
Conto Termico, come fare per accedere?
L’audit energetico è lo strumento chiave per individuare gli sprechi energetici e trasformarli in risparmio e, come abbiamo visto, diventa ancora più vantaggioso se finanziato attraverso il Conto Termico.
Certo, si tratta di un documento piuttosto complesso da redigere, così come è complesso all’accesso all’incentivo del Conto Termico.
RiESCo è la Energy Service Company certificata UNI CEI 11352:2014 e ISO 9001.
Per questo guidiamo le imprese e le Pubbliche Amministrazioni verso un uso efficiente ed efficace dell’energia, così da restare competitive nel medio lungo-periodo, con tutte le ricadute positive che ne possono derivare.
Realizziamo e finanziamo, totalmente o solo in parte, progetti di efficienza energetica supportati dagli incentivi dedicati, come appunto, il Conto Termico 2.0.
Se sei stanco di vedere i tuoi guadagni erodersi a causa degli sprechi energetici e della dipendenza dalle fonti fossili e vuoi fare qualcosa per stravolgere questa situazione, noi ci siamo.