Conto termico 2.0, condizioni per accedere

28 Ottobre 2021 | Incentivi

Quali soggetti possono beneficiare del Conto Termico 2.0? Quali requisiti occorre soddisfare? Quale documentazione bisogna redigere?

Al momento, in Italia, sono presenti diverse forme d’incentivazione a sostegno degli interventi di efficienza energetica, una di queste è il Conto Termico 2.0.

Come forse avrai già avuto modo di approfondire, il Conto Termico 2.0 incentiva, in particolare, la produzione di energia termica da fonti energetiche rinnovabili, riconoscendo un sostanzioso contributo economico per l’installazione di impianti ad alta efficienza energetica come quelli a pompa di calore, impianti ibridi, impianti solari termici e così via.

Si tratta di un incentivo particolarmente appetibile perché, a differenza della classica detrazione fiscale, il contributo economico viene erogato in tempi rapidi e tramite un semplice bonifico.

Ma quali soggetti possono beneficiare del Conto Termico 2.0? Quali condizioni occorre rispettare per accedere all’incentivo? Quali documentazione deve essere presentata e da chi? Per saperne di più continua la lettura di questo articolo fino alla fine!

Incentivo Conto Termico 2.0, contesto e definizione

Come accennato sopra, il Conto Termico è un meccanismo di incentivazione che promuove la realizzazione di interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.

Questo meccanismo è stato introdotto con il DM 28/12/2012 ma poiché conteneva alcune criticità, qualche anno dopo fu aggiornato con il Decreto Interministeriale 16 febbraio 2016, ovvero con la versione 2.0.

La finalità della misura è quella di favorire la riqualificazione energetica del parco edilizio italiano, il quale soffre di un particolare stato di inefficienza soprattutto dal punto di vista termico.

Il Gestore dei Servizi Energetici-GSE è colui che regola l’attuazione e la gestione del contributo, a questo infatti, spetta il compito di stabilire le modalità e i criteri da rispettare per l’accesso all’incentivo.

Attualmente i fondi previsti per il Conto Termico 2.0 sono complessivamente 900 milioni di euro annui, di cui 200 milioni destinati alla Pubblica Amministrazione.

Conto termico, chi può beneficiarne?
Possono richiedere l’incentivo del Conto Termico 2.0 i seguenti soggetti:

  • Le Pubbliche Amministrazioni, inclusi gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative di abitanti iscritte all’Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi costituiti presso il Ministero dello Sviluppo Economico, nonché le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali.
  • I soggetti privati, imprese o privati cittadini, per conto proprio o attraverso una Energy Service Company-ESCo.

Se la richiesta d’incentivo viene presentata tramite una ESCo è fondamentale che questa sia in possesso della certificazione UNI CEI 11352.

Conto Termico, condizioni per accedere

Le condizioni per accedere al Conto Termico 2.0 sono diverse a seconda del soggetto beneficiario.

I soggetti privati intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa, possono accedere al Conto Termico, nella misura del 65%, per:

  • La sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti ibridi (no nuova installazione);
  • L’installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale;
  • La sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore (no nuova installazione).

I suddetti impianti devono rispettare le caratteristiche già approvate e certificate negli specifici cataloghi presenti sul sito del GSE, alla sezione Catalogo.

La procedura per l’accesso al Conto Termico 2.0, che ricordiamo può essere eseguita dal privato stesso o dalla ESCo per conto dello stesso, deve pervenire entro 60 giorni dalla fine dei lavori.

Per quanto concerne la Pubblica Amministrazione, la lista degli interventi ammessi è decisamente più copiosa (puoi approfondire gli interventi e le aliquote incentivate a questo articolo Conto Termico per le Pubbliche Amministrazioni: l’incentivo a fondo perduto cumulabile con altri contributi).

Inoltre, in questo caso, il Conto Termico può essere cumulato con contributi di altra natura (come, ad esempio, quelli della Regione di appartenenza) fino a ripagare il 100% dei costi.

E ancora, per la Pubblica Amministrazione è possibile richiedere l’incentivo tramite accesso diretto come per i privati ma anche tramite prenotazione, ossia per gli interventi ancora da realizzare. Come riportato sul sito del GSE, in questo caso la PA deve presentare una domanda a preventivo, trasmettendo uno dei seguenti set di documenti:

– una Diagnosi Energetica e un atto amministrativo attestante l’impegno alla realizzazione di almeno un intervento tra quelli indicati nella Diagnosi Energetica stessa;

– un contratto di prestazione energetica stipulato tra la PA e una ESCO oppure copia del contratto stipulato per l’affidamento, a seguito di gara, del servizio energia pertinente all’intervento proposto;

– un provvedimento o un atto amministrativo attestante l’avvenuta assegnazione dei lavori con il verbale di consegna dei lavori stessi.

Conto Termico, la documentazione necessaria per accedere all’incentivo

Per poter procedere alla richiesta d’incentivo per il Conto Termico 2.0, è necessario raccogliere una specifica e voluminosa documentazione. Ovvero:

  • dichiarazione della dimensione dell’impresa come da normativa;
  • dichiarazione del fine lavori redatta o dal soggetto responsabile (scaricabile a questo link alla voce Modello 6) o da un tecnico abilitato;
  • schede tecniche degli strumenti installati;
  • certificazione del produttore degli elementi impiegati;
  • fatture e bonifici delle spese sostenute come stabilito dalle regole applicative del Conto Termico 2.0 e consultabili attraverso questo link);
  • documentazione fotografica attestante l’intervento sostenuto come stabilito dalle regole applicative del Conto Termico 2.0;

Con questi documenti alla mano il soggetto responsabile può passare alla presentazione della richiesta per accedere al Conto Termico 2.0.

Per approfondire gli step della procedura necessaria consulta questo articolo Conto Termico: esempio di pratica e modulistica.

Accedi subito al Conto Termico! 

Come probabilmente avrai capito, la pratica necessaria per accedere al Conto Termico 2.0 è piuttosto complessa, soprattutto per la mole di documenti da reperire.

Nel caso in cui tale documentazione risulti incompleta o viziata da errori, il soggetto responsabile potrebbe vivere la spiacevole situazione di procedere con l’efficientamento dei suoi impianti senza poter recuperare velocemente buona parte dell’investimento come preventivato.

Questa è una delle principali ragioni che rende il Conto Termico 2.0 ancora così poco sfruttato.

Nonostante ciò, rappresenta un’opportunità per Pubbliche amministrazioni, aziende e privati che intendono investire nell’efficienza energetica.

Per questo RiESCo aiuta questi soggetti a valutare gli interventi di efficienza energetica più efficaci per il caso specifico, sfruttando gli incentivi più convenienti, come il Conto Termico 2.0.

L‘offerta di RiESCo, in particolare, si differenzia da altre presenti sul mercato perché garantiamo e scontiamo subito in fattura il valore dell’incentivo, sollevando l’imprenditore da qualsiasi onere o preoccupazione.

Per quest’ultimo quindi nessun rischio di rigetto della praticanessuna dilazione dell’incassonessun periodo di attesa.

Se pensi che questa formula possa fare al caso tuo noi ci siamo!

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