Conto Termico: avviate le attività di aggiornamento del quadro normativo

11 Settembre 2023 | Incentivi

GSE SpA e MASE sono a lavoro per revisionare la disciplina del Conto Termico, quali aspetti riguarderà?

Il Conto Termico rappresenta un’opportunità estremamente vantaggiosa, per gli enti pubblici e per i privati, per incrementare l’efficienza energetica delle proprie strutture.

Nonostante la procedura per accedervi sia piuttosto impervia…

Lo sanno bene gli operatori del sistema costretti a destreggiarsi tra relazioni, documentazione tecniche e fotografiche, diagnosi energetiche (quado necessario) e, in generale, requisiti di accesso tremendamente rigidi e macchinosi.

Per sfruttare a pieno le potenzialità dell’incentivo, a favore del beneficiario dell’intervento e di coloro che operano nel settore, il Conto Termico ha bisogno di modifiche concrete.

Ebbene, sembrano esserci delle novità in tal senso: sono partite, infatti, delle interlocuzioni tra il Gestore Servizi Energetici, GSE SpA e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, MASE per ipotizzare una revisione della disciplina del Conto Termico.

Di cosa si tratta? Quale sono le principali novità ipotizzate? Leggi l’articolo fino alla fine per saperne di più.

I dati del Conto Termico

Come riporta il sito del GSE SpA attraverso il contatore del Conto Termico – strumento che si pone l’obiettivo di monitorare l’andamento degli incentivi impegnati, previsti dai D.M. 28/12/2012 e D.M. 16/02/2016, per la realizzazione di interventi di efficienza energetica e di impianti termici alimentati a fonti rinnovabili – si evidenzia, rispetto al mese precedente, un incremento dell’impegno di spesa di circa 10 milioni di euro.

Dall’avvio del meccanismo nel 2013 al 1° luglio 2023, sono pervenute circa 631 mila richieste di incentivi e risultano impegnati 1 miliardo e 995 milioni di euro di cui 665 mln € per interventi realizzati dalle PA e 1 mld € e 330 mln € per interventi realizzati da privati.

Per quanto riguarda l’anno 2023, il GSE SpA stima un impegno di spesa complessivo pari a 338 milioni di euro di cui 158 per interventi di privati e 180 per quelli realizzati dalle PA (dei quali 39 milioni mediante prenotazione).

Tutti gli importi impegnati rientrano abbondantemente nei limiti di spesa annui previsti e riflettono, ancora una volta, il grande potenziale inespresso del meccanismo.

Le proposte di modifica del Conto Termico

Come spiegato dal Presidente del GSE SpA, Paolo Arrigoni, uno dei principali limiti dell’attuale quadro normativo del Conto Termico è la platea dei beneficiari.

Sarebbe auspicabile estendere l’incentivo anche agli enti del terzo settore, attualmente esclusi da qualsiasi forma di contributo.

Un’altra modifica sperabile è la rimodulazione dei contingenti di spesa annua ammissibile e, ancora di più, una netta semplificazione dell’iter necessario per accedere al meccanismo (che abbiamo ampiamente approfondito nell’articolo Conto Termico: esempio di pratica e modulistica)

 Il GSE SpA sta valutando, inoltre, anche l’estensione del meccanismo alle comunità energetiche rinnovabili (CER) e ai soci membri per premiare interventi integrati di efficientamento energetico ed elettrificazione dei consumi.

Conto Termico, a chi affidarsi?

Nonostante le criticità sopra elencate, che certamente necessitano di concreti interventi, l Conto Termico rappresenta una delle forme d’incentivazione più vantaggiose per realizzare interventi di efficienza energetica, anche rivolti alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Per essere certi di ottenere l’incentivo, il nostro consiglio è di avvalersi di specialisti in grado di supportarti nell’ottenimento del Conto Termico, al punto da garantirtene l’ottenimento. Come fa RiESCo , scontandolo in fattura.

Se pensi che RiESCo possa fare al caso tuo, noi ci siamo.

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