Certificati Bianchi prodotti nel 2020: il rapporto del GSE SpA

18 Giugno 2021 | Incentivi

Nel 2020 sono stati prodotti il 41% in meno di Titoli di Efficienza EnergeticaTEE (Certificati Bianchi). Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?

Gli operatori del settore riconoscono nei Certificati Bianchi (altrimenti noti come Titoli di Efficienza Energetica-TEE) lo strumento più efficace e sostenibile, anche in termini di costi, per promuovere gli interventi di efficienza energetica.

Sono altrettanto consapevoli, però, che la crisi che ha colpito questo virtuoso meccanismo dura ormai da troppo tempo e potrebbe portare alla loro definitiva scomparsa.

Per questo, di anno in anno, aspettano con crescente curiosità il Rapporto annuale dei Certificati Bianchi, sperando di poter trovare numeri un po’ più confortanti rispetto all’edizione precedente.

Anche quest’anno il Gestore dei Servizi Energetici – GSE SpA ha pubblicato il Rapporto annuale dei Certificati Bianchi riferito all’anno precedente (2020), purtroppo però, le aspettative degli operatori del settore saranno deluse ancora una volta.

Complici gli eventi disastrosi che hanno colpito il 2020, continua il declino dei Certificati Bianchi.

È evidente: occorrono aggiornamenti e azioni di potenziamento in grado di riaccendere la fiducia tra gli operatori del settore, e perché no, stimolare nuovi investitori.

Queste migliorie potrebbero diventare realtà con il nuovo DM dei Certificati Bianchi (TEE), di cui per il momento di conosce solo una bozza, peraltro poco rassicurante, ma nel frattempo quali scenari possiamo aspettarci?

Leggi questo articolo fino alla fine per scoprire quanti Certificati Bianchi sono stati prodotti nel 2020 e quanti nel primo trimestre del 2021, quindi per scoprire, attraverso i numeri, quale futuro aspettarci per il meccanismo.

Certificati Bianchi: titoli quasi dimezzati nel 2020

Nel 2020 sono stati prodotti 1,7 milioni di Certificati Bianchi (Titoli di Efficienza EnergeticaTEE), il 41% in meno rispetto all’anno precedente.

Anche il numero di progetti presentati è diminuito: 1.386 richieste, di cui 1.054 Richieste di Verifica e Certificazione a consuntivo (RVC-C) e 332 Richieste di Verifica e Certificazione analitica (RVC-A), per decremento complessivo di circa il 21% rispetto al 2019, quando le richieste presentate erano state 1.744.

Risultati insufficienti per adempiere all’obbligo

Con questi numeri alla mano, il Gestore dei Servizi Energetici – GSE SPA ha decretato che “sulla base della stima dei titoli potenzialmente riconosciuti nell’anno d’obbligo 2020 e dei titoli sui conti proprietà all’inizio dell’anno d’obbligo 2020, risulta un ammontare complessivo di titoli disponibili pari a circa 2,03 Mln di titoli, che, al netto del residuo dell’obbligo del 2017 al 1° dicembre 2020, non sono sufficienti a garantire l’adempimento dell’obbligo minimo per il 2020”.

Considerato che il numero dei Titoli di Efficienza Energetica necessari per adempiere l’obbligo minimo 2020 equivale a 3,1 milioni, mancano quasi 2 milioni di TEE.

Certificati bianchi: i primi numeri del 2021

Il contatore dei Certificati bianchi riporta, con aggiornamenti settimanali, i procedimenti avviati nell’anno di riferimento. In questo modo si può facilmente seguire l‘andamento del meccanismo.

Attraverso questo strumento è possibile quindi ricavare una stima dei Titoli di Efficienza Energetica prodotti in un arco di tempo inferiore rispetto a quello necessario per redigere il Rapporto annuale dei Certificati bianchi.

Ebbene, con il contatore dei Certificati Bianchi è stato possibile estrapolare queste informazioni: dal 1° gennaio al 31 marzo 2021 il Gestore dei Servizi Energetici- GSE SPA ha concluso positivamente 395 istruttorie tecniche, di cui 72 Progetti a Consuntivo (PC e PPPM), 4 Progetti Standardizzati (PS), e 319 Richieste di Verifica e Certificazione dei Risparmi (RC, RS e RVC), per le quali ha riconosciuto complessivamente 339.825 TEE.

Nello stesso periodo sono state presentate 473 pratiche, di cui 298 Richieste di Verifica e Certificazione dei Risparmi (RVC) ai sensi del D.M. 28 dicembre 2012 mentre, ai sensi del D.M. 11 gennaio 2017 e s.m.i. sono stati presentati 99 Progetti a Consuntivo (PC), 7 Progetti Standardizzati (PS) e 69 Richieste di Verifica e Certificazione dei Risparmi (RC e RS).

Dal 1° gennaio al 31 marzo 2021 il GSE, ai sensi del D.M. 5 settembre 2011, nell’ambito del meccanismo di incentivazione della Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR) ha inviato al GME 69.849 TEE, di cui 61.177 rilasciati sul conto proprietà degli operatori e 8.672 oggetto di ritiro da parte del GSE.

Continuerà il declino o arriverà la rinascita del meccanismo?

Ricapitolando, il numero dei Certificati bianchi (Titoli di Efficienza Energetica-TEE) prodotti nel 2020 si attesta a 1,7 milioni di TEE, ovvero il 41% in meno dell’anno precedente.

Occorre evidenziare che il 2019, a sua volta, aveva già registrato un decremento del 24% rispetto al 2018.

Ora, con il Dlgs 14 luglio 2020, n. 73, il nostro Paese ha recepito la direttiva 2018/2002/Ue, apportando delle modifiche al Dlgs 4 luglio 2014, n. 102. Il nuovo decreto ha previsto un aggiornamento del meccanismo dei Certificati bianchi, inserendo la possibilità di prevedere modalità alternative o aggiuntive di conseguimento dei risultati e di attribuzione dei benefici, dilazioni degli obiettivi, l’estensione o la variazione dell’ambito dei soggetti obbligati, misure per l’incremento dei progetti presentati e misure volte a favorire la semplificazione sia dell’accesso diretto da parte dei beneficiari agli incentivi concessi che delle procedure di valutazione, o per tener conto di nuovi strumenti concorrenti nel frattempo introdotti.

Tale misura potrebbe potenzialmente avviare una nuova era dei Certificati Bianchi, una sorta di rinascita…

Di fatto il decreto attuativo è ancora in attesa di essere emanato e comunque contiene delle zone d’ombra, una su tutte la proposta di togliere l’obbligo di garantire il conseguimento di un risparmio energetico del 60% rispetto all’obiettivo nazionale.

Come la maggior parte degli operatori del sistema, RiESCo crede fortemente nell’importanza dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) perché in questi riconosce il significato più profondo della promozione degli interventi di efficienza energetica.

Diversamente dalle altre forme d’incentivazione che erogano un contributo a fondo perduto per il tipo d’intervento sostenuto, il meccanismo dei TEE certifica l’effettivo risparmio energetico ottenuto attraverso il monitoraggio dei consumi, quindi premia il sostenitore dell’intervento attraverso un corrispettivo economico.

È la più virtuosa e vantaggiosa forma di certificazione di risparmio energetico e spinge le imprese italiane a restare competitive nel medio lungo-periodo, con tutte le ricadute positive che ne possono derivare.

Per questo noi continuiamo a credere nei Certificati Bianchi e a realizzare progetti di efficienza energetica avvalendoci proprio di questi e con il 100% di esiti positivi delle pratiche. Per questo continueremo a tenere aggiornati i nostri lettori su tutte le novità relative ai Titoli di Efficienza Energetica (TEE).

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