Guida ai Certificati Bianchi per la Cogenerazione

8 Aprile 2020 | Incentivi

Come funzionano i Certificati Bianchi per la cogenerazione? Quanto sono convenienti? Come si calcolano? Come fare per ottenerli?

Oggi la gestione dell’energia è uno dei fattori più importanti delle attività produttive, per questo può rivelarsi fondamentale per il futuro delle aziende cogliere nuove opportunità, come quella della cogenerazione e dei Certificati Bianchi (o Titoli di Efficienza Energetica-TEE).

Avviare questo cambiamento può essere complesso perché chi gestisce i bilanci energetici dell’azienda oltre a predisporre piani di miglioramento che individuino impianti a top efficienza, come appunto quello la cogenerazione, deve sapere inquadrare il canale più idoneo per finanziarlo.

I Certificati Bianchi o Titoli di Efficienza Energetica (TEE) permettono di finanziare gran parte dell’investimento necessario per realizzare l’impianto di cogenerazione, ma si tratta di un contributo atipico molto più complesso rispetto alle più comuni forme d’incentivazione e per questo richiede competenze specialistiche.

La gestione dell’energia coinvolge i fabbisogni, i consumi, i macchinari, la gestione dei sistemi, la conoscenza tecnica dell’edificio e degli impianti, tanti aspetti per una sola mansione.

Dunque, difficilmente chi svolge questo ruolo dispone degli strumenti per valutare al meglio l’impianto di cogenerazione cogliendo l’opportunità dei Certificati Bianchi (o Titoli di Efficienza Energetica TEE).

Per capire i punti chiave dell’incentivo: come funziona, quanto vale, come si calcola, quanto tempo occorre e a chi rivolgersi, questo è l’articolo giusto. Buona lettura!

Vantaggi e svantaggi della cogenerazione

L’impianto di cogenerazione è caratterizzato da una tecnologia ad altissima efficienza che permette di generare elettricità e recuperare il calore che andrebbe sprecato, per generare energia termica; con un solo impianto quindi, si riesce a generare corrente elettrica, riscaldamento e raffrescamento degli ambienti e acqua calda sanitaria.

“Le unità di cogenerazione, che generano simultaneamente energia elettrica (o meccanica) e termica, incrementano l’efficienza di utilizzo del combustibile fossile fino a oltre l’80% e possono sostituire le tradizionali centrali termiche” (fonte gse.it).

Il principale vantaggio di questo tipo d’impianto è chiaramente il risparmio energetico perché ottimizzando i processi generazione corrente e recupero calore, si raggiungono altissime rese di efficienza energetica.

Il risparmio quindi, è anche sulle bollette: gli impianti di cogenerazione rispetto alla generazione separata, richiedono circa il 30% di combustibile in meno.

Altro aspetto beneficio chiave della cogenerazione è l’affidabilità: poiché la destinazione principale dell’energia generata è l’autoconsumo, è ridotto il rischio di interruzione del ciclo produttivo quando si verificano perdite nelle normali reti elettriche.

Per lo stesso motivo chi beneficia di questa tecnologia è meno soggetto alle speculazioni e agli improvvisi sbalzi di prezzo del costo del carburante.

L’unico svantaggio della cogenerazione è il costo che lo rende vantaggioso solo per quelle realtà che hanno consumi energetici molto alti, come le grandi imprese manufatturiere.

Il tempo di ritorno di tale investimento è in relazione alle ore di accensione dell’impianto. Per un’industria di medie dimensioni è di circa 6 anni, ma possono ridursi anche a 3 nel caso di maggiori ore di consumo.

Si tratta quindi di un investimento inimmaginabile per un’abitazione, così come per un edificio di piccole dimensioni ma estremamente valido per i complessi industriali, specialmente usufruendo dei Certificati Bianchi (Titoli di Efficienza Energetica – TEE) capaci di ridurre concretamente il Payback (tempo di ritorno dell’investimento).

Certificati Bianchi, l’incentivo a sostegno della cogenerazione

I Certificati Bianchi, altrimenti noti come Titoli di Efficienza Energetica (TEE), sono stati introdotti dai Decreti Ministeriali del 24 aprile 2001 e poi successivamente modificati dai Decreti Ministeriali del 20 luglio 2004 e aggiornati dal Decreto Ministeriale del 21 dicembre 2007.

La loro finalità è quella di incentivare la realizzazione di progetti di efficienza energetica, come appunto l’adozione di soluzioni CAR (Cogenerazione ad Alto Rendimento).

Come esplicitato nella Direttiva Europea 2004/CE, per accedere all’incentivo dei Certificati Bianchi, l’impianto di cogenerazione deve aver conseguito un risparmio di energia primaria del 10% minimo o nel caso di una piccola cogenerazione di potenza inferiore a 50 kWe, dimostrare un valore positivo di risparmio.

Calcolo dei Certificati Bianchi per la cogenerazione

I Certificati Bianchi sono noti anche Titoli di Efficienza Energetica (TEE) perché ricoprono una doppia funzione: certificano il risparmio energetico e premiano chi ha effettuato l’intervento di efficienza energetica riconoscendo con un vero e proprio titolo economico.

I titoli vengono emessi all’interno di un apposito mercato dove vengono venduti e acquistati tra due soggetti:

  • Soggetti obbligati, ovvero i distributori di energia elettrica e gas naturale con più di 50.000 clienti, tenuti a produrre o ad acquistare un determinato numero di TEE in base alla quantità di energia distribuita;
  • Soggetti volontari, privati e pubbliche amministrazioni che scelgono liberamente di realizzare interventi di efficienza energetica e che per questo producono TEE rivendibili ai soggetti obbligati.

Per sapere quanto valgono i Certificati Bianchi devi sapere che ad ogni Tonnellata Equivalente Petrolio (TEP) risparmiato grazie al progetto di efficientamento energetico, viene corrisposto un TEE.

Parlando in numeri:

1 TEP = 5347Kwh di energia elettrica, 11628kwh in energia termica, 1200m3 di gas naturale e l’equivalente di 2,4 tonnellate di CO2 nell’aria di cui occorre il lavoro di 200 alberi per ripulirla.

1 TEE attualmente vale mediamente 260 euro (come da Modifica al decreto interministeriale 11 gennaio 2018).

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) stabilisce che possono accedere al meccanismo dei Certificati Bianchi le unità di cogenerazione:

  • entrate in esercizio a seguito di nuova costruzione o rifacimento dopo il 6 marzo 2007, per un periodo di 10 anni solari, a decorrere dal primo gennaio dell’anno successivo all’entrata in esercizio;
  • entrate in esercizio a seguito di nuova costruzione o rifacimento dopo il 6 marzo 2007 e abbinate ad una rete di teleriscaldamento, per un periodo di 15 anni solari a decorrere dal primo gennaio dell’anno successivo all’entrata in esercizio.

Inoltre, rientrano nel meccanismo le unità di cogenerazione entrate in esercizio tra il 1 aprile 1999 e il 6 marzo 2007, per un periodo di 5 anni solari, a decorrere dall’entrata in vigore del D.M. 05/09/2011 se riconosciute di cogenerazione ai sensi delle norme applicabili alla data di entrata in esercizio.

Per queste unità il numero di Certificati Bianchi emessi è pari al 30% di quello previsto per le altre due tipologie. Annualmente è facoltà dell’operatore scegliere se richiedere il rilascio dei CB spettanti sul proprio conto proprietà presso il registro titoli (TEE) del GME o il ritiro degli stessi da parte del GSE.

Possono godere dei Certificati Bianchi gli impianti di cogenerazione destinati alla pubblica amministrazione, in particolare in luoghi come ospedali, centri sportivi e sedi comunali.

Come ottenere i Certificati Bianchi per la cogenerazione

La richiesta di accesso al meccanismo dei Certificati Bianchi o Titoli di Efficienza Energetica (TEE)per la cogenerazione può essere presentata soltanto da ESCo certificate UNI 11352, o altri soggetti specializzati e in possesso dei requisiti previsti dalla norma (Società con Esperto in Gestione Energia -EGE certificato UNI 11339 o Società con sistema di gestione certificato ISO 50001).

Tale richiesta deve rispettare tutte le linee guida dettate dal GSE e contenere una copiosa quanto dettagliata documentazione: relazione tecnica di riconoscimento che contenga al suo interno le caratteristiche complete dell’impianto, la descrizione dei metodi di misura e dei criteri utilizzati per la determinazione dei risparmi, lo schema del funzionamento dell’impianto, la determinazione dell’energia termica utile cogenerata e dell’energia di alimentazione in ingresso all’unità (incluse sonde di pressione e temperatura), la cronistoria della realizzazione dell’intervento, la planimetria ecc.

Vista la complessità dei documenti da produrre, la percentuale di rigetto delle pratiche è notoriamente elevata, a complicare ulteriormente l’accesso al meccanismo, hanno contributo poi le truffe perpetrate ai danni del GSE (di cui puoi approfondire a questo articolo Truffe Certificati Bianchi) che hanno ulteriormente intensificato i controlli da parte dello stesso GSE.

In vista di ciò risulta evidente l’importanza di affidarsi a specialisti del settore.

RiESCo è la Energy Service Company (ESCo) specializzata in efficienza energetica e negli incentivi dedicati. Crediamo nell’efficienza energetica e in particolare nell’efficacia dei Certificati Bianchi, strumento imprescindibile per ottenere impianti energetici efficienti cogliendo le migliori opportunità d’incentivazione.

Se pensi che una nostra consulenza possa essere al caso tuo, contattaci oppure condividi questo articolo con chi credi possa trovarlo interessante.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Share This