Bolletta energia elettrica, arriva la nuova tariffa domestica

24 Gennaio 2018 | Efficienza Energetica

Novità del 2018 per quanto riguarda la bolletta dell’energia elettrica: più consumi e più risparmi.

Cambia la bolletta dell’energia elettrica del 2018 ed entra in vigore ( dal 1 gennaio ) la nuova tariffa che riguarda tutto il settore residenziale, e che andrà a sostituire il precedente sistema tariffario istituito negli anni ’70, a seguito della crisi petrolifera.

Questo fu progettato in modo da penalizzare i consumi elevati e si diversificava in tre tipi di tariffe:

  • Tariffa D1, per utenti residenziali che avevano fatto domanda per aderire alla nuova tariffa del 2004;
  • Tariffa D2, per utenti che disponevano di una potenza impegnata non superiore a 3kW;
  • Tariffa D3, per utenti non residenziali e con una potenza superiore a 3kW.

Come accennato sopra, l’intento di questa tariffa, era quello di scoraggiare lo spreco energetico e di cercare di diminuire la spesa in bolletta, soprattutto per determinate famiglie in difficoltà.

Certamente questo sistema ha portato i suoi frutti, ma oggi, la spinta delle energie rinnovabili da ben sperare per il futuro, come abbiamo accennato nel nostro articolo Green Economy, il 2018 è potrebbe essere l’anno giusto per l’Italia e per questo si è reso necessario pensare ad un nuovo sistema.

Ed ecco quindi la nuova tariffa TD! Cambia nel modo in cui vengono determinati i servizi di rete e gli oneri in generale: le spese di trasporto saranno uguali per tutti mentre gli oneri verranno differenziati tra utente residenziale e non.

Per le utenze domestiche vale un’unica tariffa, quindi non più progressiva. In questo modo i vantaggi più alti li otterranno le famiglie con consumi più alti e non chi consuma di meno come con la vecchia tariffa. Se si supera la soglia dei 2.700 kWh all’anno, avremo maggiori consumi e quindi maggiore risparmio.

La differenza di spesa effettiva si noterà nel tipo di contratto stipulato con il fornitore di energia.

Tariffe vecchie o nuove, progressive o no, ancora sono in pochi a conoscenza del vero modo di risparmiare in bolletta: l’adozione di sistemi energetici efficienti, come le pompe di calore ad esempio, incentivate dalla stessa Unione Europea. Chi ha già scelto per la propria abitazione queste soluzioni, inizierà già con la prima bolletta a vedere i primi i benefici del cambio tariffario, perché se da un lato fa risparmiare sulla bolletta gas dall’altra va pesare sui consumi elettrici.

Una soluzione più vantaggiosa delle pompe di calore? Esiste e si chiama Solare Termico.

Questo sistema converte l’energia solare in calore utile per l’acqua calda sanitaria, azzerando le emissioni e facendoti risparmiare in maniera sostanziale sulla bolletta.

Esistono tre tipi di Solare Termico: A circolazione naturale, a circolazione forzata e a svuotamento. Ne abbiamo parlato in maniera più approfondita nell’articolo Impianti solari termici: vantaggi tecnici, tipologie e manutenzione, dove troverai tutte le caratteristiche tecniche e le informazioni necessarie.

Parlando di vantaggi, oltre a quello economico che approfondiremo successivamente, evita la combustione di fonti fossili, eliminando quindi le emissioni di CO2, ossidi di zolfo e altre sostanze inquinanti. Un bell’aiuto all’ambiente considerando che in Italia il “solo” 70% dell’energia elettrica viene prodotta bruciando idrocarburi!

Ed ora la fatidica domanda “Quanto mi costa? E poi, risparmierò veramente?” … il tipo di impianto è di per sé economico e gli stessi costi d’installazione sono relativamente bassi, ma la vera convenienza sta nella possibilità di convertire la quasi totalità dell’energia irradiata dal sole in calore e che soprattutto, ci rende liberi dai costi di fornitura di qualsiasi tipo di carburante (sempre soggetti ad aumenti inflazionistici).

Per quanto riguarda la manutenzione hanno una durata paragonabile a quella di un qualsiasi impianto di riscaldamento e quindi sono affidabili e a basso rischio e con un buon piano di manutenzione è possibile superare senza problemi i 20 anni di funzionamento.

Spero che questo articolo ti sia stato utile, per altri approfondimenti ti invito a leggere altri contenuti del blog di RiESCo .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Share This