Superbonus 110%, quanto è costato e quanti benefici ha generato?

2 Marzo 2023 | Incentivi

Gli immobili oggetto del Superbonus 110% hanno migliorato sensibilmente il confort e le prestazioni energetiche, aumentando al contempo il valore immobiliare. Inoltre, si è innescata una forte ripartenza del settore edilizio, offrendo così posti di lavoro. Tutto questo a che prezzo? Scopriamolo attraverso il Bilancio sociale e ambientale del Superbonus 110% stilato da Nomisma.

Se anche tu hai in progetto di efficientare la tua abitazione, forse, avrai preso in considerazione il Superbonus: l’agevolazione fiscale che consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute per la realizzazione di interventi di efficienza energetica, anche attraverso la cessione del credito (anziché la classica detrazione fiscale).

Con molta probabilità, l’incentivo più conveniente di sempre in ambito domestico.

Molti italiani, infatti, hanno potuto realizzare i lavori praticamente a costo zero, e considerata l’attuale situazione energetica, si sono assicurati risparmi oltre le aspettative.

Peccato che già dall’enunciazione si sia innescato un clima di forte sfiducia attorno all’incentivo. La norma era poco chiara, tant’è che sono serviti innumerevoli chiarimenti e modifiche. Poi, quando la situazione ha iniziato a schiarissi i soluti furbetti hanno iniziato a lucrare, compromettendo il meccanismo. Di conseguenza hanno iniziato a susseguirsi le azioni per limitare la cessione del credito, fino al definitivo stop di questi giorni.

Con queste incertezze, comprensibilmente, la maggior parte degli italiani sono rimasti a guardare.

Anche tu sei tra questi? Allora potresti trovare interessante il Bilancio sociale e ambientale del Superbonus 110% stilato da Nomisma.

Il report ha preso in esame il numero di interventi realizzati, il valore apportato agli immobili, l’impatto economico, anche lato occupazionale, e i costi sostenuti.

Dunque, se vuoi capire se sono stati maggiori i costi o i ritorni dell’operazione, continua la lettura di questo articolo fino alla fine!

Quanto è costato il Superbonus?

Secondo le stime di Nomisma, il Superbonus 110% è costato allo Stato 71,8 miliardi di euro.

Nella rilevazione diffusa a gennaio dall’ENEA, il totale complessivo dei lavori avviati per l’efficientamento energetico risultava pari a 65,3 miliardi di euro, con un investimento medio di 175.234 euro. Le asseverazioni depositate sono state 372.297 per un valore degli interventi completati pari a 49,7 miliardi di euro.

Che ritorno ha prodotto?

Sul totale delle asseverazioni, solamente 51.247 hanno riguardato condomini, ovvero la tipologia di abitazioni che maggiormente avrebbero dovuto beneficiare dal provvedimento, contro le 215.105 degli edifici unifamiliari e le 105.945 delle unità funzionalmente indipendenti.

Complessivamente, i cantieri conclusi sono stati circa 230.000, ovvero meno del 2% del parco immobiliare residenziale italiano.

Il 25% di coloro che hanno già usufruito della misura presenta un reddito familiare più elevato della media (oltre i 3.000 euro al mese) e nel 23% dei casi è proprietario di una seconda casa.
 
Al contempo, sono stati 1,7 milioni gli italiani con reddito medio-basso ad aver beneficiato del provvedimento da quando è stato varato, a conferma del fatto che la misura ha reso possibile l’accesso alla riqualificazione profonda delle proprie unità abitative a una porzione di popolazione meno abbiente che, altrimenti, difficilmente ne avrebbe usufruito.
 
L’impatto economico complessivo del Superbonus 110% sull’economia nazionale è stato pari a 195,2 miliardi di euro, con un effetto diretto di 87,7 miliardi, 39,6 miliardi di effetti indiretti e 67,8 miliardi di indotto.
  
Complessivamente l’incremento del valore degli immobili oggetto di riqualificazione, nell’ipotesi che tutte le unità immobiliari riqualificate rientrino nelle classi energetiche inferiori, supererebbe i 7 miliardi di euro.
 
Dal punto di vista dell’efficientamento energetico, che era poi la finalità del bonus stesso, Nomisma calcola che l’investimento attraverso il superbonus è di 59 euro per tonnellata Co2, contro 52 euro per Trasporti e 95 per Industria.

In termini di consumi, per chi ha beneficiato della misura, il risparmio medio in bolletta è risultato pari a 964 euro all’anno. Come accennato nelle prime righe dell’articolo, questo risparmio in alcuni casi è persino raddoppiato a causa degli incredibili rincari in bolletta.

 Lo studio evidenzia anche una riduzione del 15,5% per un solo salto di classe energetica, 30,9% per un salto di 2 classi energetiche e del 46,4% per un salto di 3 classi.

Tiriamo le somme

Dunque, il Superbonus 110% è stato un successo o un fallimento?

I numeri parlano chiaro: solo il 2% degli immobili residenziali sono stati efficientati, a fronte di 71,8 miliardi di costi.

Ma per valutare gli effetti finanziari del provvedimento, Nomisma ricorda che l’analisi prodotta nel 2021 dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) evidenziava che il disavanzo per le casse dello stato sarebbe stato compensato dalla generazione di Pil.

Il Superbonus, e in più in generale i bonus godibili attraverso l’art. 121, hanno fatto ripartire il settore edile, generando così occupazione. Peraltro, in un momento così difficile come quello post-pandemico.

Lo studio indica, inoltre, come complessivamente un carattere di sostenibilità della misura sarebbe stato prevedibile in un orizzonte di 4 o 5 anni, periodo in cui, dati i precedenti, la domanda di ristrutturazioni e di efficientamento energetico degli edifici avrebbe potuto mantenersi su livelli elevati, attivando nel sistema economico ulteriori effetti di crescita.

È una cosa è certa: il parco immobiliare italiano è vetusto ed eccessivamente energivoro. Dunque, per le nostre tasche, e per l’ambiente, dobbiamo accelerare drasticamente la transizione energetica.

Serve una nuova strategia dei bonus, magari meno generosa ma più equilibrata e che, soprattutto, sia in grado di garantire stabilità nel lungo periodo.

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