In arrivo il secondo Bando del Parco Agrisolare
26 Giugno 2023 | Incentivi
Il nuovo Bando Parco Agrisolare innalza la potenza incentivabile, così come le risorse economiche a disposizione, per la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli.
Il Bando Parco Agrisolare (Investimento 2.2, Componente 1, Missione 2, del PNRR) poteva rappresentare un’occasione ghiotta per realizzare l’impianto fotovoltaico per la propria attività, ma le condizioni di accesso, a suo tempo, hanno costretto moltissimi imprenditori a rinunciare.
Si trattava, infatti, di reperire tutte le informazioni relative alle caratteristiche dell’immobile, oltre ai consumi elettrici relativi agli ultimi cinque anni, con un solo mese di tempo a disposizione.
Anche per questo, buona parte dei contributi stanziati sono rimasti inutilizzati.
Con lo scopo, quindi, di recuperare le risorse già stanziate e di offrire alle aziende agricole un concreto aiuto per efficientare la propria impresa e mitigare così le conseguenze dei rincari energetici, è stato disposto un nuovo Bando Parco Agrisolare.
Per scoprire cosa prevede questo secondo bando, quanto conviene e cosa occorre sapere per sfruttare questa opportunità continua la lettura di questo articolo fino alla fine!
Indice
Primo Bando Parco Agrisolare: come è andata? Perché la necessità di un secondo?
Le domande per accedere alle risorse del primo bando Parco Agrisolare, presentate a partire dallo scorso settembre, sono state circa 7.000, per un valore complessivo di 500.000 Mln €, a fronte di plafond complessivo di 1.5 Mld €.
Risultati al di sotto le aspettative, causati, principalmente, dai forti limiti legati alle condizioni previste per l’autoconsumo e alle spese massime incentivate.
Ecco, quindi, la necessità di stanziare un secondo Bando Parco Agrisolare.
Recuperando le risorse già stanziate e rimaste inutilizzate, il nuovo bando potenzia i massimali di spesa, l’autoconsumo condiviso e, in diversi casi, l’eliminazione del vincolo di autoconsumo.
Secondo Bando Parco Agrisolare, in cosa differenzia dal primo?
Vediamo, dunque, i principali aspetti che differenziano il secondo Bando Parco Agrisolare dal primo.
Il primo aspetto sono le risorse disponibili. La dotazione complessiva è di 1 mld € di cui:
- 700 mln € per offrire fino l’80% di contributo a fondo perduto per le imprese agricole di produzione primaria che intendono realizzare impianti fotovoltaici finalizzati all’autoconsumi.
- 150 mln € a disposizione per offrire fino l’80% di fondo perduto alle aziende del settore della trasformazione di prodotti agricoli che intendono realizzare impianti volta all’autoconsumo o anche alla produzione di energia da vendere in rete;
- 75 mln € per finanziare fino al 30% del contributo a fondo perduto per le aziende della produzione agricola che intendono realizzare impianti fotovoltaici non necessariamente finalizzati all’autoconsumo;
- 75 mln € per finanziare fino al 30% del contributo a fondo perduto per le imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, senza il vincolo dell’autoconsumo.
Per le categorie con contributo al 30%, l’intensità di aiuto può essere aumentata di:
- 20 punti percentuali per le piccole imprese;
- 10 punti percentuali per le medie imprese;
- 15 punti percentuali per investimenti effettuati nelle zone svantaggiate.
Quindi, come si evince dai punti sopra, un’altra importante novità è rappresentata dalla possibilità di installare impianti fotovoltaici per vendere energia in reta, oltre che per autoprodurla.
Inoltre, viene introdotta la possibilità di sostenere investimenti di autoconsumo condiviso.
Come accennato nel paragrafo precedente, sono stati innalzate anche le spese ammissibili in relazione alla potenza:
- Raddoppiata la potenza massima installabile, da 500 kWp a 1 MWp;
- Raddoppiata la spesa ammissibile per gli accumulatori, da 50.000 € a 100.000 €;
- Raddoppiata la spesa ammissibile per dispositivi di ricarica, da 15.000 € a 30.000 €;
- Raddoppiata la spesa massima ammissibile per beneficiario, da 1 mln a 2,3 mln €;
Tra gli interventi ammissibili troviamo la riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture, quali la rimozione e lo smaltimento dell’amianto, la realizzazione dell’isolamento termico dei tetti e la realizzazione di sistemi di aerazione connessi alla sostituzione del tetto.
È consentita la realizzazione di impianti fotovoltaici su coperture anche diverse da quelle su cui si opera la bonifica dall’amianto, purché appartenenti allo stesso fabbricato, ed è ammessa l’opera di bonifica anche su superfici superiori a quelle dell’installazione di impianti fotovoltaici, sempre però nello stesso fabbricato.
Come fare per accedere al Bando?
Oggi, installare l’impianto fotovoltaico può rappresentare una scelta determinante per la competitività dell’azienda, nel breve e nel lungo periodo.
La progettazione necessaria per questo tipo d’intervento, però, è molta complessa, così come la pratica per accedere al Bando Parco Agrisolare.
Per avere la certezza dei risultati (in termini di risparmio e di prestazioni), approfittando della misura Parco Agrisolare, serve affidarsi a degli specialisti.
RiESCo è la Energy Service Company (società che effettuano interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica, assumendo su di sé il rischio dell’iniziativa e liberando il cliente finale da ogni onere organizzativo e di investimento) certificata UNI CEI 11352:2014 e ISO 9001.
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Guidiamo le imprese verso un uso efficiente ed efficace dell’energia, così da restare competitive nel medio lungo-periodo, con tutte le ricadute positive che ne possono derivare.
Per questo realizziamo e finanziamo, totalmente o solo in parte, progetti di efficienza energetica supportati dagli incentivi dedicati, di cui siamo specialisti.
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