Le rinnovabili battono per la prima volta il carbone per la produzione di energia elettrica
28 Ottobre 2025 | News
Per la prima volta nella storia, le energie rinnovabili superano il carbone nella produzione elettrica mondiale. Un traguardo che segna l’inizio di una nuova era per la sostenibilità e l’efficienza energetica
Il primo semestre del 2025 sarà ricordato come un momento storico per il settore energetico globale. Secondo l’analisi del think tank indipendente Ember, per la prima volta nella storia la produzione di elettricità da fonti rinnovabili ha superato quella proveniente dal carbone, la principale fonte fossile del secolo scorso.
Questa notizia rappresenta una trasformazione strutturale nei modelli di generazione elettrica mondiali. Significa che le politiche di decarbonizzazione iniziano a produrre risultati tangibili, grazie a un mix virtuoso di innovazione tecnologica, investimenti pubblici e privati e a una maggiore consapevolezza ambientale da parte di cittadini e imprese.Dalle centrali solari e parchi eolici che si moltiplicano nel mondo alle nuove soluzioni di accumulo e gestione intelligente dell’energia, il sorpasso delle rinnovabili segna l’inizio di una nuova fase, quella in cui l’energia pulita non è più un’alternativa ma una realtà dominante.Vediamo nel dettaglio cosa significa questo cambiamento, da dove nasce e quali opportunità apre per il futuro, anche per il mercato energetico italiano.Buona lettura!
Indice
Carbone Vs Rinnovabili: i numeri che raccontano il cambiamento
Nel primo semestre del 2025, le fonti rinnovabili – solare, eolico, idroelettrico e bioenergie – hanno generato 5.072 TWh, superando i 4.896 TWh prodotti dal carbone.
I dati provengono dal rapporto Global Electricity Mid-Year Insights 2025 elaborato dal think tank indipendente Ember, che analizza le statistiche di 88 Paesi responsabili di circa il 93% della domanda elettrica mondiale e integra stime attendibili per le aree restanti.
Il solare fotovoltaico è il vero protagonista di questo salto, con una crescita superiore al 30% rispetto all’anno precedente, capace da solo di coprire oltre l’80% dell’aumento della domanda elettrica globale.
Anche l’energia eolica ha contribuito in modo significativo, con un incremento del 7,7%, mentre la produzione da carbone ha subito una lieve flessione (-0,6%).
L’idroelettrico e le bioenergie, pur restando componenti essenziali del mix rinnovabile, hanno registrato un andamento più stabile. In diversi Paesi la generazione idroelettrica è calata a causa di condizioni meteorologiche meno favorevoli, mentre la bioenergia ha mantenuto un contributo costante ma marginale rispetto alla crescita esplosiva di solare ed eolico.
Nel complesso, questo scenario ha portato a un sorpasso storico: le rinnovabili rappresentano oggi il 34,3% della generazione elettrica mondiale, contro il 33,1% del carbone. Il dato conferma che la transizione energetica non è più una prospettiva futura, ma una realtà misurabile, frutto di sviluppo tecnologico, riduzione dei costi e politiche sempre più orientate alla produzione pulita.
Insieme, questi fattori stanno trasformando in profondità il panorama energetico globale, avvicinando il mondo a un modello di crescita più sostenibile ed efficiente.
Le diverse velocità della transizione nel mondo
Il rapporto Ember mette in luce un aspetto fondamentale della transizione energetica globale: il cambiamento non procede ovunque con la stessa intensità.
L’analisi del think tank evidenzia come il sorpasso delle rinnovabili sul carbone rappresenti un punto di svolta a livello planetario, ma anche come persistano differenze significative tra le varie regioni del mondo.
Ogni area procede con un proprio ritmo, influenzato da fattori economici, climatici e infrastrutturali, nonché dalle politiche adottate per sostenere la decarbonizzazione.
- Cina e India sono oggi i principali motori della transizione. Entrambi i Paesi hanno visto calare le emissioni del settore elettrico grazie all’espansione record di solare ed eolico, supportata da politiche industriali e investimenti pubblici su larga scala.
- Europa e Stati Uniti, invece, mostrano una dinamica più irregolare. In Europa, condizioni meteorologiche sfavorevoli –minore produzione eolica e idroelettrica– hanno causato un temporaneo ritorno al carbone e al gas, soprattutto per garantire la stabilità delle reti.
- In Italia, le rinnovabili continuano a crescere con costanza, ma rimangono due sfide cruciali: l’accumulo energetico e la modernizzazione della rete elettrica. Entrambe sono condizioni essenziali per gestire in modo efficiente l’aumento della produzione da fonti intermittenti come il solare e l’eolico.
Queste differenze mostrano che la transizione energetica è in corso ma non ancora uniforme.
Servono strategie locali, investimenti mirati e una governance condivisa che coinvolga istituzioni, imprese e cittadini, per trasformare il progresso tecnologico in benefici concreti e duraturi per tutti i Paesi.
Opportunità per le imprese: efficienza, autoproduzione e sostenibilità
Per il mondo delle imprese, questo sorpasso globale rappresenta un chiaro segnale di mercato.
L’energia pulita rappresenta un fattore competitivo capace di garantire stabilità dei costi, indipendenza energetica e riduzione del rischio.
Le ESCo (Energy Service Company) possono giocare un ruolo centrale nel tradurre la transizione in progetti concreti e vantaggiosi, accompagnando le aziende verso un modello energetico più sostenibile e performante.
Le opportunità sono molteplici:
- realizzazione di impianti fotovoltaici per l’autoproduzione;
- sistemi di accumulo e gestione intelligente dei consumi;
- sviluppo di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER);
- implementazione di contratti EPC(Energy Performance Contract) per garantire risultati economici e ambientali misurabili.
Investire oggi in efficienza e sostenibilità significa valorizzare il capitale energetico dell’impresa, rafforzare la resilienza operativa e contribuire alla decarbonizzazione collettiva.
Questo approccio dimostra che le rinnovabili non rappresentano più un’alternativa “verde”, ma sono ormai la nuova normalità energetica.
Chi sceglie di agire ora diventa parte attiva del cambiamento e si posiziona come protagonista di un futuro più competitivo, stabile e sostenibile.
Il sorpasso delle rinnovabili sul carbone non è semplicemente una notizia, ma un vero e proprio punto di svolta che ridefinisce il presente e il futuro dell’energia.
Con reti più intelligenti, sistemi di accumulo diffusi e politiche di lungo periodo, la transizione potrà consolidarsi e generare benefici ambientali ed economici su scala globale.
Questo momento per le imprese rappresenta un’occasione concreta per guidare la trasformazione, combinando efficienza, innovazione e sostenibilità in un percorso di crescita condivisa.
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