Parco Agrisolare, chi può beneficiarne?
29 Settembre 2022 | Efficienza Energetica
Il bando incentiva fino a € 750.000,00 a progetto, o € 1.000.000 per singolo soggetto beneficiario, ai fini della realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti e di altri interventi di riqualificazione delle strutture della filiera agricola. Ma esattamente, quali soggetti possono beneficiarne?
Se sei un imprenditore che opera nel settore agricolo, zootecnico o agroindustriale, probabilmente avrai sentito parlare del bando Parco Agrisolare.
Il bando, che proprio pochi giorni fa, il 27 settembre, ha aperto le porte alle richieste d’incentivo, rappresenta un incredibile opportunità per efficientare e mettere in sicurezza le proprie strutture.
L’obiettivo principe, di questa forma d’incentivazione, è quello di divulgare l’installazione di impianti fotovoltaici: strategici in termini di sostenibilità ambientale, e determinanti per assicurarsi maggior indipendenza energetica, soprattutto in virtù degli avvenimenti.
Infatti, in questo particolare momento, essere meno dipendenti dai gestori nazionali di rete elettrica, e dunque dalla volatilità del mercato energetico, assicura maggiore competitività, oggi e per i prossimi 20-30 anni (tempo in cui, il fotovoltaico continuerà a produrre energia in maniera gratuita e pulita).
Inoltre, congiuntamente all’installazione del fotovoltaico, il Parco Agrisolare incentiva altri importanti interventi, come lo smaltimento dell’amianto dai tetti e la realizzazione del sistema di aerazione.
Anche tu vuoi cogliere questa opportunità?
Allora continua la lettura di questo articolo fino alla fine, vedremo a quali soggetti è rivolto il bando Parco Agrisolare, chi è escluso, come funziona la procedura e a chi affidarsi.
Buona lettura!
Indice
Parco Agrisolare: il contributo a fondo perduto per la filiera agroalimentare
La misura Parco Agrisolare è finanziata dal PNRR, Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” e prevede la selezione e il finanziamento di interventi che consistono nell’acquisto e posa in opera di pannelli fotovoltaici sui tetti di fabbricati strumentali (dunque, senza occupare suolo agricolo) all’attività delle imprese agricole, zootecniche e agroindustriali.
Come anticipato nelle prime righe dell’articolo, unitamente all’installazione del fotovoltaico può essere eseguito lo smaltimento dell’amianto, la realizzazione dell’isolamento dei tetti e la realizzazione del sistema di aerazione.
La finalità del bando è quella di avviare una forte diversificazione delle fonti energetiche, spingendo sulle rinnovabili, le quali rappresentano un elemento centrale per ridurre i costi dell’energia sostenuti dalle aziende del settore, soprattutto adesso che le forti tensioni internazionali mettono a rischio gli approvvigionamenti
Il sostegno agli investimenti avviene tramite un contributo a fondo perduto nei limiti delle intensità di aiuto indicate nell’Allegato A del decreto.
Chi può beneficiarne?
I destinatari della misura sono le aziende agricole attive nella produzione agricola primaria, le aziende agricole attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli, nonché le aziende agricole attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli.
Ma vediamo, nello specifico, quali sono i soggetti beneficiari indicati dalla misura:
a) gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
b) le imprese agroindustriali;
c) indipendentemente dai propri associati, le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228.
Ai fini dell’individuazione dei Soggetti Beneficiari, valgono le seguenti definizioni:
– imprenditore agricolo è colui che, iscritto nella sezione speciale del registro imprese, in forma di persona fisica o giuridica, esercita una delle seguenti attività, così come previsto dall’art. 2135 e s.m.i. del c.c.: coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse;
– impresa agroindustriale è l’azienda che, attiva nella lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli, alla data di presentazione della Proposta è in possesso, come codice ATECO prevalente, di uno dei codici ATECO di cui all’elenco pubblicato sul sito del Ministero (di seguito, anche Elenco ATECO).
– cooperativa agricola, anche sotto forma di consorzio, è la società che, alla stregua dell’imprenditore agricolo, svolge una delle attività di coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse, e risulta iscritta nella sezione speciale del registro imprese.
Quali soggetti sono esclusi dall’incentivo?
La norma specifica anche quali i soggetti esclusi dal contributo a fonde perduto, ovvero: i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo, riferito all’anno fiscale 2021, inferiore a euro 7.000,00 (articolo 4, comma 2, del Decreto).
I requisiti richiesti ai soggetti beneficiari
Ai sensi dell’art. 4, comma 3, del Decreto, i Soggetti Beneficiari devono essere in possesso, alla data di presentazione della Proposta, dei seguenti requisiti:
– essere regolarmente costituiti e iscritti come attivi nel Registro delle Imprese;
– essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e possedere la capacità di contrarre con la pubblica amministrazione;
– non essere soggetti a sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettere c) e d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, o ad altra sanzione che comporti il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione, compresi i provvedimenti interdittivi di cui all’articolo 14 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81;
– non avere amministratori o rappresentanti che si siano resi colpevoli, anche solo per negligenza, di false dichiarazioni suscettibili di influenzare le scelte delle Pubbliche Amministrazioni in ordine all’erogazione di contributi o sovvenzioni pubbliche;
– essere in condizioni di regolarità contributiva, attestata dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC);
– non essere sottoposti a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione coattiva o volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo (a eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale) o in qualsiasi altra situazione equivalente, secondo la normativa vigente;
– non essere destinatari di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno, ed essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Mipaaf;
– non essere stati destinatari, nei tre anni precedenti alla domanda, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni concesse dal Mipaaf, a eccezione di quelli derivanti da rinunce; – non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà, così come definita all’articolo 2, punto 18, del Regolamento GBER.
Come funziona la procedura?
La domanda per accedere al bando Parco Agrisolare, disposta all’art. 7 del Decreto, deve avvenire esclusivamente tramite il Portale del GSE SpA.
Al Soggetto Beneficiario (ovvero colui che presenta la domanda) viene chiesto di caricare una copiosa documentazione, secondo le modalità e le specifiche previste dal regolamento operativo.
Dopo aver inviato la domanda, il Soggetto Beneficiario, riceverà il provvedimento di accoglimento (se la pratica avrà esito positivo). Da 30 gg dall’inizio dei lavori, è tenuto ad iniziare la comunicazione al GSE SpA e se lo desidera, potrà richiedere l’anticipazione del contributo.
La rendicontazione e il collaudo degli interventi devono avvenire entro 18 mesi e in ogni caso devono essere garantiti entro il 26 giugno 2026.
L’erogazione del contributo avviene sul codice IBAN indicato dal soggetto beneficiario.
Quanto dura l’incentivo?
Come definito dall’Avviso, le proposte, redatte in conformità alle istruzioni del Regolamento Operativo, dovranno essere presentate, pena l’irricevibilità, esclusivamente tramite l’apposito portale, a decorrere dalle ore 12:00:00 del giorno 27 settembre 2022 e fino alle ore 12:00:00 del giorno 27 ottobre 2022
Parco Agrisolare: a chi affidarsi?
La progettazione necessaria per questo tipo d’intervento è molto complessa, così come la pratica per accedere al Bando Parco Agrisolare.
Dunque, per avere la certezza dei risultati (in termini di risparmio e di prestazioni), approfittando della misura Parco Agrisolare, serve affidarsi a degli specialisti.
RiESCo è la Energy Service Company (società che effettuano interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica, assumendo su di sé il rischio dell’iniziativa e liberando il cliente finale da ogni onere organizzativo e di investimento) certificata UNI CEI 11352:2014 e ISO 9001.
Crediamo fortemente nel modello di azienda innovativa e sostenibile (per le proprie tasche e per l’ambiente). Guidiamo le imprese verso un uso efficiente ed efficace dell’energia, così da restare competitive nel medio lungo-periodo, con tutte le ricadute positive che ne possono derivare.
Per questo realizziamo e finanziamo, totalmente o solo in parte, progetti di efficienza energetica supportati dagli incentivi dedicati, di cui possiamo vantare il 100% di esiti positivi delle pratiche.
Garantendo l’accesso agli incentivi, come quello de Parco Agrisolare, l’imprenditore ha la certezza ti rientrare nell’investimento in tempi rapidi (mediamente 4-6 anni).
Se sei stanco di vedere i tuoi guadagni erodersi a causa degli sprechi energetici e della dipendenza dalle fonti fossili e vuoi fare qualcosa per stravolgere questa situazione, noi ci siamo.