Conto Termico 3.0: cosa cambia dal 25 dicembre
6 Ottobre 2025 | Incentivi
Il Conto Termico 3.0 entra in vigore a fine anno. Un passaggio decisivo per chi deve pianificare interventi e pratiche.
Proprio nelle ultime settimane, il settore dell’efficienza energetica ha ricevuto conferme decisive: il Conto Termico 3.0 non è più soltanto un’ipotesi né una bozza in discussione, ma una realtà normativa. Il 26 settembre 2025 il decreto ministeriale del 7 agosto 2025 è stato ufficialmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sancendo l’avvio formale del nuovo regime di incentivi.
Da quel momento, si attiva il “countdown” per il decollo effettivo del sistema: il meccanismo entrerà in vigore il 25 dicembre 2025, novantesimo giorno dalla pubblicazione, e da quel giorno verranno applicate tutte le nuove regole del Conto Termico 3.0.
Questa fase di transizione non è puramente formale: è un momento strategico per gli attori coinvolti (cittadini, imprese, PA, professionisti) per prepararsi ai cambiamenti, verificare progetti già in corso, adeguare le pratiche tecniche e amministrative, orientarsi tra le novità in arrivo.
Nei paragrafi seguenti esploreremo come e quando avverrà la transizione, quali sono le novità introdotte, gli impatti attesi e le prospettive future che questa svolta normativa apre.
Buona lettura!
Indice
Entrata in vigore e periodo transitorio
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 26 settembre 2025 ha ufficializzato il Conto Termico 3.0, con entrata in vigore il 25 dicembre 2025. Da quella data tutte le nuove richieste ricadranno sotto il nuovo regime, segnando la fine del Conto Termico 2.0.
Per garantire continuità è previsto un periodo transitorio:
- le domande presentate fino al 24 dicembre seguiranno le regole del 2.0;
- gli interventi già avviati potranno concludersi con la vecchia disciplina;
- dal 25 dicembre in poi si applicheranno solo le nuove disposizioni.
Il GSE avrà 60 giorni di tempo, quindi entro febbraio 2026, per aggiornare il portale con regole applicative, modulistica e manuali. Per i beneficiari resta l’obbligo di presentare la domanda entro 60 giorni dalla fine lavori, con controlli più stringenti.
Questo periodo di tre mesi funziona da ponte: da un lato tutela i progetti in corso, dall’altro offre a cittadini, imprese e PA il tempo necessario per decidere se concludere gli iter con il vecchio schema o attendere il 3.0 per sfruttarne i vantaggi.
Le principali novità portate dal Conto Termico 3.0
Il salto dal Conto Termico 2.0 al 3.0 non è un semplice aggiornamento tecnico: il nuovo schema amplia la platea dei beneficiari, introduce nuove tipologie di interventi e rivede i meccanismi di incentivo. L’obiettivo è rafforzare il ruolo di questo strumento come leva per la transizione energetica, rendendolo più accessibile ed efficace.
Ampliamento dei beneficiari
Oltre a privati e Pubbliche Amministrazioni, il Conto Termico 3.0 include nuove realtà:
- Enti del Terzo Settore, equiparati alle PA per condizioni di accesso;
- Comunità energetiche rinnovabili e sistemi di autoconsumo collettivo;
- Possibilità estese per edifici non residenziali.
Restano esclusi alcuni soggetti, come le imprese in difficoltà e specifiche categorie catastali.
Tipologie di intervento ammesse
Le linee di azione principali sono due:
- Efficienza energetica: isolamento termico, sostituzione di infissi, sistemi di domotica e automazione, schermature solari, illuminazione efficiente;
- Rinnovabili termiche: pompe di calore, solare termico, caldaie e stufe a biomassa certificata.
Una novità importante riguarda il fotovoltaico con accumulo, ammesso solo se abbinato alla sostituzione del sistema termico, per favorire un approccio integrato tra elettrificazione e riscaldamento.
Spese riconosciute
Oltre ai materiali e all’installazione, il 3.0 copre anche progettazione, diagnosi energetiche, certificazioni e spese accessorie, incentivando la qualità e la professionalità degli interventi.
Meccanismi di incentivo
Il nuovo schema rende il sostegno economico più consistente e flessibile:
- Plafond annuale: 900 milioni di euro (400 per PA e Terzo Settore, 500 per privati);
- Percentuali di contributo: fino al 65%, con punte al 100% per scuole, ospedali e piccoli comuni;
- Modalità di erogazione: unica soluzione per importi ridotti, rate pluriennali per investimenti più consistenti.
Queste regole rendono il Conto Termico 3.0 non solo più inclusivo, ma anche più capace di sostenere interventi su larga scala, senza trascurare famiglie e piccoli proprietari.
Impatti e prospettive
Il Conto Termico 3.0 è un meccanismo che, per dimensioni e caratteristiche, avrà un impatto significativo sul sistema energetico nazionale. Gli effetti si vedranno a diversi livelli: per i cittadini, per le Pubbliche Amministrazioni e per l’intero settore dell’efficienza e delle rinnovabili.
Il nuovo schema offre incentivi più consistenti e inclusivi per privati e famiglie, che renderanno più accessibili interventi prima percepiti come onerosi: pompe di calore, solare termico, sistemi di isolamento avanzati. Il vantaggio diretto è la riduzione dei consumi energetici e, nel medio periodo, bollette più leggere.
Rimangono però alcune sfide: procedure burocratiche da rispettare (domanda entro 60 giorni dalla fine lavori), vincoli tecnologici (es. fotovoltaico con accumulo solo abbinato a sostituzione termica) e il rischio che le risorse si esauriscano rapidamente in caso di domanda elevata.
Per la pubblica amministrazione e il Terzo Settore la possibilità di ottenere incentivi fino al 100% delle spese rappresenta un’opportunità senza precedenti. Scuole, ospedali, edifici comunali e strutture del non profit potranno avviare progetti di riqualificazione senza pesare sui bilanci interni.
Il meccanismo della prenotazione dell’incentivo garantisce inoltre sicurezza finanziaria, permettendo agli enti di pianificare gli interventi senza il timore di fondi insufficienti a lavori avviati. La prospettiva è quella di una riqualificazione diffusa del patrimonio pubblico, con benefici non solo ambientali ma anche sociali.
Il mercato dell’efficienza energetica e delle rinnovabili riceverà un impulso importante anche per quanto concerne operatori, progettisti e imprese. Si aprono nuove opportunità di lavoro e specializzazione per progettisti, installatori e aziende del settore, che dovranno però adeguarsi a standard tecnici più elevati e a controlli più stringenti.
L’ampliamento delle tipologie di interventi e dei beneficiari porterà a una domanda più diversificata, ma anche a una maggiore concorrenza e necessità di competenze trasversali: dalla progettazione integrata alle certificazioni energetiche.
Il Conto Termico 3.0 non è pensato come punto d’arrivo, ma come tappa intermedia di una strategia nazionale di decarbonizzazione. Nei prossimi anni, l’efficacia del meccanismo dipenderà da:
- capacità del GSE di gestire le richieste senza rallentamenti;
- disponibilità costante delle risorse (900 milioni annui potrebbero rivelarsi limitati in caso di forte domanda);
- coordinamento con altri incentivi, come ecobonus, PNRR e misure europee per comunità energetiche.
Se ben gestito, il 3.0 può diventare un volano di crescita sostenibile, riducendo le emissioni e stimolando innovazione tecnologica, oltre a generare occupazione qualificata.
Conclusioni
Il Conto Termico 3.0, in vigore dal 25 dicembre 2025, segna il superamento del vecchio schema e l’avvio di un sistema di incentivi più moderno e inclusivo. Per cittadini e famiglie sarà un’occasione per ridurre consumi e bollette, per PA e Terzo Settore un’opportunità di riqualificare il patrimonio pubblico con coperture fino al 100%, per imprese e professionisti una spinta a innovare e crescere.
La vera sfida sarà integrare questo strumento con gli altri incentivi già attivi, evitando sovrapposizioni e rallentamenti. I mesi di transizione serviranno a prepararsi: i beneficiari per pianificare gli interventi, e il GSE per rendere pienamente operativo il nuovo portale.
Più che un incentivo, il Conto Termico 3.0 è una leva per la transizione energetica, capace di accelerare l’innovazione e portare benefici concreti all’intero sistema Paese.
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Noi di RiESCo crediamo molto nella potenzialità del Conto Termico, ritenendolo uno degli incentivi più efficaci soprattutto nell’ambito della Pubblica Amministrazione.
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