Decreto Requisiti Minimi 2025: cosa cambia in ambito energetico

15 Settembre 2025 | Efficienza Energetica

L’aggiornamento del decreto introduce criteri più moderni per la progettazione e il calcolo energetico, con l’obiettivo di rendere gli edifici più efficienti, confortevoli e sostenibili.

Se lavori nell’edilizia, nella progettazione o nell’efficienza energetica, sai quanto le norme incidano sul lavoro di ogni giorno: capitolati, computi, diagnosi energetiche, pratiche edilizie e verifiche APE passano tutti da requisiti chiari e misurabili. Ogni intervento — dalla nuova costruzione alla ristrutturazione profonda fino alla sostituzione degli impianti — deve confrontarsi con standard precisi. In questo quadro, il nuovo Decreto Requisiti Minimi 2025, approvato a luglio in Conferenza Unificata, segna una tappa decisiva: non solo aggiorna e supera il DM 26 giugno 2015, ma introduce un vero cambio di passo nella progettazione e nella verifica delle prestazioni.

L’obiettivo è chiaro: allineare l’Italia agli standard europei, accelerare la transizione verso edifici a basse emissioni e rendere più semplice, trasparente e accurata la valutazione energetica. Il decreto non si limita a ritocchi marginali: adotta un impianto metodologico più moderno che guarda oltre i consumi, includendo comfort termo-igrometrico, sicurezza e una maggiore predisposizione tecnologica (automazione, integrazione delle rinnovabili, infrastrutture per la ricarica elettrica) per edifici davvero pronti al futuro.

Per chi opera nel settore questo significa ricalibrare procedure, documentazione e calcoli -dagli allegati tecnici alla relazione ex “legge 10” – ma anche cogliere nuove opportunità: tecnologie rinnovabili più performanti, sistemi intelligenti di controllo, componenti più efficienti dell’involucro e impianti meglio integrati. Proseguendo nell’articolo troverai un’analisi dettagliata delle novità introdotte dal nuovo decreto.

Buona lettura!

Cosa riguardano i Requisiti Minimi

I Requisiti Minimi rappresentano, il cuore della normativa energetica in edilizia: sono l’insieme di criteri e valori limite che ogni edificio deve rispettare per garantire un livello adeguato di efficienza e sostenibilità. Non si tratta quindi di semplici numeri da inserire in un calcolo, ma di un quadro di riferimento che guida tutte le fasi, dalla progettazione fino alla realizzazione e alla certificazione finale.

Il campo di applicazione è molto ampio. I requisiti si applicano a nuove costruzioni, ristrutturazioni importanti di primo e secondo livello, ma anche a riqualificazioni energetiche parziali e alla sostituzione di impianti come caldaie, pompe di calore o sistemi di climatizzazione. Ogni intervento deve dimostrare di rispettare soglie di prestazione minime, così da garantire un miglioramento concreto dell’edificio.

Con il DM 2025 l’ambito resta lo stesso, ma il decreto introduce criteri più chiari e strumenti di calcolo più precisi. Una delle innovazioni centrali è l’adozione di un nuovo edificio di riferimento, aggiornato secondo le tecnologie e i materiali oggi disponibili. Questo modello virtuale serve come termine di paragone per verificare la qualità energetica dell’edificio reale. A differenza del passato, tiene conto in modo più accurato dei ponti termici (serramenti, balconi, pilastri, davanzali), cioè quei punti critici dell’involucro che possono diventare fonte di dispersione di calore.

L’effetto di questa revisione è duplice: da un lato i calcoli diventano più realistici e vicini alle condizioni effettive di cantiere, dall’altro si riduce il rischio di sottovalutare perdite e inefficienze che in passato potevano passare inosservate.

Infine, sono state aggiornate le regole per la verifica dei fabbisogni energetici complessivi: riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria, ventilazione e, per gli edifici non residenziali, anche l’illuminazione artificiale e i sistemi di trasporto verticale come ascensori e scale mobili. In questo modo i Requisiti Minimi diventano uno strumento ancora più completo, che permette di valutare l’edificio nella sua interezza.

Le principali novità del 2025

Il DM 2025 rappresenta un passo evolutivo importante nella normativa sull’efficienza energetica, perché introduce aggiornamenti che incidono in modo concreto sul modo di progettare e verificare gli edifici.

Tra le principali novità troviamo:

  • Norme tecniche aggiornate: riferimento diretto alle nuove UNI/TS 11300 e alla UNI EN 15193 per l’illuminazione;
  • Automazione e controllo: negli edifici non residenziali diventa obbligatorio introdurre sistemi di building automation di classe B, capaci di monitorare, regolare e ottimizzare i consumi in tempo reale.
  • Sicurezza e comfort: nell’efficienza entrano in gioco anche la qualità dell’aria interna, il comfort termo-igrometrico, la sicurezza antincendio e la resilienza sismica.
  • Infrastrutture per la mobilità elettrica: per gli edifici non residenziali è prevista l’installazione di colonnine di ricarica, mentre per i residenziali è obbligatoria almeno la predisposizione delle canalizzazioni nei parcheggi.

Queste novità segnano il passaggio da un approccio centrato solo sull’energia a una visione più completa dell’edificio, dove efficienza, benessere delle persone e rispetto dell’ambiente fanno parte della stessa strategia di progettazione.

Quali tecnologie entrano in campo

Le tecnologie al centro delle nuove regole sono quelle che favoriscono efficienza e decarbonizzazione, puntando a edifici sempre più moderni e sostenibili.

  • Pompe di calore – Sempre più centrali, diventano l’alternativa alle caldaie tradizionali. Coprono riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria, con parametri di rendimento stagionale più severi.
  • Fonti rinnovabili – Fotovoltaico, solare termico e biomasse vengono meglio valorizzati. Il decreto chiarisce come calcolare il loro contributo al fabbisogno energetico e favorisce l’autoconsumo.
  • Illuminazione efficiente – Negli edifici non residenziali, LED e sistemi di regolazione automatica (sensori di presenza, daylight harvesting) diventano la regola per tagliare i consumi e migliorare il comfort visivo.
  • Sistemi di controllo e automazione – Obbligatori negli edifici non residenziali, i sistemi di building automation di classe B permettono di monitorare e ottimizzare i consumi in tempo reale.

Con queste tecnologie integrate, il DM 2025 spinge verso edifici sempre più vicini agli nZEB, con consumi minimi e larga parte dell’energia coperta da fonti rinnovabili.

Quando entrerà in vigore

Il percorso del decreto non si è concluso con l’approvazione in Conferenza Unificata il 30 luglio 2025. Per diventare operativo a tutti gli effetti serve, infatti, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, a partire dalla quale scatteranno i 180 giorni di transizione previsti dal testo. Questo significa che i nuovi Requisiti Minimi entreranno in vigore nel 2026, lasciando a professionisti e imprese alcuni mesi di tempo per aggiornarsi e riorganizzarsi.

Il periodo transitorio ha un ruolo strategico. Da un lato consente ai progettisti di familiarizzare con i nuovi metodi di calcolo, aggiornare i software tecnici e adeguare le relazioni energetiche (come la relazione ex Legge 10 e l’APE). Dall’altro offre alle imprese e ai fornitori il tempo necessario per rivedere capitolati, listini e soluzioni costruttive in linea con i nuovi standard. Anche gli enti di controllo e certificazione potranno così predisporre linee guida e chiarimenti operativi per ridurre al minimo dubbi o interpretazioni contrastanti.

Parallelamente, si attende l’attivazione del Conto Termico 3.0, lo strumento di incentivazione che dovrebbe rendere più accessibili economicamente gli interventi previsti. L’allineamento tra decreto e incentivi sarà fondamentale per garantire la reale diffusione delle nuove tecnologie e per sostenere il mercato in questa fase di transizione.

L’entrata in vigore del DM 2025 non va vista come un adempimento improvviso, ma come un percorso graduale che accompagna il settore verso un modello di edilizia più efficiente, sicura e sostenibile.

Come sempre, RiESCo continuerà ad aggiornare, attraverso il proprio blog, i lettori circa tutte le novità in merito.

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