Bando MASE 2025: 262 milioni per impianti fotovoltaici nel Mezzogiorno
10 Novembre 2025 | Incentivi
Un’iniziativa strategica per sostenere imprese e territori del Sud nella transizione energetica e nella produzione autonoma da fonti rinnovabili.
Nel panorama energetico italiano, il Mezzogiorno rappresenta una delle aree con il maggior potenziale solare in Europa, ma anche una delle meno efficienti dal punto di vista dell’autonomia energetica.
Nonostante l’abbondanza di irraggiamento solare, molte imprese del Sud continuano a dipendere da fonti tradizionali, affrontando costi più elevati e infrastrutture meno moderne rispetto al resto del Paese.
Questo divario non è solo ambientale: è anche una questione di competitività economica e di coesione territoriale. Per ridurlo, negli ultimi anni il Governo ha introdotto diverse misure a sostegno dell’autoproduzione e dell’efficienza energetica, promuovendo un modello di crescita più sostenibile.
Tra le più recenti, spicca l’avviso pubblico del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), che stanzia 262 milioni di euro per la realizzazione di impianti fotovoltaici e termofotovoltaici nelle regioni del Mezzogiorno.
Un intervento che mira alla produzione di energia pulita, ma anche a trasformare il tessuto industriale del Sud in un protagonista della transizione ecologica, riducendo i costi energetici e rafforzando la competitività delle imprese.
In questo articolo scopriamo cosa prevede il bando, chi può accedere ai fondi e come presentare domanda per cogliere questa opportunità di crescita sostenibile.
Buona lettura!
Di cosa tratta il bando e chi può partecipare
Il bando MASE 2025 mette a disposizione 262 milioni di euro per sostenere la realizzazione di impianti fotovoltaici e termofotovoltaici destinati all’autoconsumo nelle regioni del Mezzogiorno.
L’obiettivo è ridurre le emissioni di CO₂ e rafforzare l’autonomia energetica delle imprese, favorendo una crescita produttiva più efficiente e sostenibile.
L’iniziativa rientra nel Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività (PN RIC) 2021–2027, cofinanziato con risorse europee, e punta a modernizzare il sistema energetico del Sud, valorizzandone il potenziale naturale e tecnologico.
Il bando è rivolto a imprese di qualsiasi dimensione, incluse reti d’impresa con personalità giuridica, con sede operativa nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
I progetti dovranno essere realizzati in aree industriali, produttive o artigianali di comuni con più di 5.000 abitanti, con la finalità principale di autoprodurre e autoconsumare energia rinnovabile.
Le agevolazioni possono finanziare, tra gli altri:
- Impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica da fonte solare;
- Impianti termofotovoltaici, che combinano tecnologia solare termica e fotovoltaica per un rendimento maggiore;
- Sistemi di accumulo elettrochimico per aumentare l’autoconsumo e migliorare la gestione energetica;
- Opere accessorie e infrastrutture di connessione necessarie alla sicurezza e al corretto funzionamento degli impianti.
Le risorse saranno distribuite in modo equilibrato: il 60% dei fondi è riservato alle piccole e medie imprese (PMI), e almeno un quarto di questa quota andrà a micro e piccole imprese, favorendo così una partecipazione diffusa.
Attraverso questo incentivo, il MASE intende stimolare l’innovazione tecnologica, promuovere nuova occupazione qualificata e ridurre in modo strutturale i costi energetici delle imprese.
Nel lungo periodo, i vantaggi comprendono maggiore efficienza produttiva, valorizzazione degli immobili industriali e migliore posizionamento competitivo sui mercati europei orientati alla sostenibilità.
Come accedere al contributo
Le domande di partecipazione potranno essere presentate dal 3 dicembre 2025 al 3 marzo 2026, esclusivamente online tramite la piattaforma del Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Il processo sarà interamente digitale e prevede una valutazione basata su criteri di:
- innovazione tecnologica,
- sostenibilità ambientale,
- impatto economico e occupazionale sul territorio.
I progetti ammessi riceveranno contributi in conto capitale, proporzionati all’entità e alla qualità dell’investimento.
Il sostegno potrà coprire una quota rilevante dei costi di progettazione, installazione e collaudo, rendendo l’investimento accessibile anche alle PMI.
Ma il valore di questa misura va oltre l’aspetto economico: investire nell’autoproduzione significa rafforzare la competitività delle imprese del Sud, riducendo la dipendenza dalle fluttuazioni dei prezzi dell’energia e dalle crisi geopolitiche.
Sfruttare il bando MASE significa anche contribuire attivamente alla transizione ecologica nazionale, valorizzando in modo concreto il potenziale energetico del Mezzogiorno.
È un’occasione storica per unire sviluppo, innovazione e sostenibilità, trasformando il sole del Sud in un motore reale di crescita economica e ambientale.
Conclusioni
Con i suoi 262 milioni di euro, il bando MASE per il Mezzogiorno si configura come una vera politica industriale verde, capace di mettere al centro le imprese, il territorio e la sostenibilità.
Sostenendo la produzione di energia rinnovabile e promuovendo l’autonomia energetica locale, questa misura apre la strada a nuove opportunità di sviluppo, trasformando il Sud in un laboratorio d’eccellenza per la transizione energetica.
Il sole, da sempre simbolo del Mezzogiorno, può finalmente diventare la risorsa strategica su cui costruire un futuro più efficiente, competitivo e pulito per l’intero Paese.
Se desideri cogliere questa opportunità, sappi che RiESCo è una Energy Service Company (ESCo) certificata UNI CEI 11352:2014 e ISO 9001, specializzata in progetti di efficientamento e autoproduzione energetica.
Come ESCo, RiESCo accompagna le imprese nella progettazione e realizzazione di interventi finanziati da misure pubbliche come questo nuovo bando MASE per impianti fotovoltaici, occupandosi della gestione tecnica e amministrativa e sollevando il cliente da ogni onere operativo.
Crediamo che strumenti come questo incentivo rappresentino un passo decisivo verso un’economia più verde e competitiva, dove la sostenibilità diventa non solo una scelta ambientale, ma una leva strategica di crescita e innovazione per le imprese del Sud e dell’intero Paese.
